Categorie
Finanza - Economia

Finché c’è crisi c’è speranza (per Berlusconi&Figli).

di R.Pol.-ilmessaggero.it

Gli affanni della crisi economica, in tutta evidenza, non toccano la famiglia di Silvio Berlusconi, che ha incassato a fine gennaio un dividendo di 174,5 milioni di euro dalle società che controllano il 100% di Fininvest. Si tratta in questo caso di ricavi personali, o meglio ripartiti tra il premier e i suoi figli. In particolare Silvio Berlusconi ha incamerato quasi tutto l’utile delle holding Prima, Seconda, Terza e Ottava (a lui intestate): si tratta di 127,5 milioni sui 129 risultanti dal bilancio annuale al 30 settembre 2010. Tuttavia in ragione di alcuni intrecci azionari tra queste holding l’assegno che materialmente il Cavaliere ha messo in tasca ammonta a 118 milioni di euro, in lieve calo rispetto allo scorso anno.

Le holding che controllano Fininvest sono in tutto sette. Le altre tre sono intestate ai figli. Marina Berlusconi è titolare della holding Quarta e ha incassato un dividendo di 12 milioni. Di Piersilvio è la holding Quinta, che ha deciso di ritirare «solo» 5 milioni accantonando oltre 11 milioni di profitti residui nelle riserve straordinarie. Ai tre figli di Veronica Lario – Barbara, Eleonora e Luigi – appartiene infine holding Quattordicesima e per loro è stato staccato un assegno di circa 10 milioni a testa.

Fin qui il denaro ”in contante” che il Cavaliere e i figli si sono distribuiti. Ma le holding sono un cassaforte molto capiente, che contiene un tesoro accumulato negli anni. Basti pensare che le quattro società personali di Silvio Berlusconi dispongono, secondo i dati certificati, di 544 milioni di euro tra titoli e liquidità. Come per i figli Marina e Piersilvio, le attività in conto titoli del presidente del Consiglio sono gestite in prevalenza dalla banca svizzera Arner. Mentre invece la liquidità è depositata presso conti del Monte Paschi di Siena ed è legermente calata nell’ultimo anno da 152,3 a 144,7 milioni. Il patrimonio netto delle quattro holding del capofamiglia ammonta a 679 milioni, anch’esso in flessione rispetto ai 686 milioni del 2009.

La holding Quattordicesima, partecipata dai figli più giovani del Cavaliere, è stata nel 2010 la più dinamica nel settore degli investimenti, avendo acquistato partecipazioni anche in una società specializzata nei software dedicati ai sistemi fieristici. Ovviamente l’asset principale della holding resta la Fininvest, che ha consentito un utile di 42 milioni per il 2010. La Quattordicesima ha messo insieme negli anni 339 milioni tra liquidità e riserve. Ma tra i figli di Berlusconi chi ha accantonato più riserve, almeno attraverso le holding di famiglia, è Piersilvio che vanta oggi un portafoglio di 213 milioni. (Beh, buona giornata).

Share
Categorie
Attualità Popoli e politiche

Gheddafi si crede di essere Berlusconi.

Gheddafi ancora una volta in tv: «Non lascio, morirò da martire»-corriere.it

Nuovo discorso dopo la fugace apparizione della notte: «Non sono un presidente, ma un leader rivoluzionario»

La situazione in Libia è critica. Il bilancio dei bombardamenti sulla folla di manifestanti si aggrava e Muammar Gheddafi torna in tv, dopo la brevissima apparizione, appena 22 secondi, della scorsa notte. Questa volta è un lungo messaggio quello che il raìs rivolge alla nazione, per dire, soprattutto, che non ha alcuna intenzione di lasciare la guida del Paese. «Non sono un presidente e non posso dimettermi» ha detto il Colonnello, sottolineando di essere invece il leader della rivoluzione e di voler rimanere, «fino all’eternità un combattente, un mujihid». «Resterò a capo della rivoluzione fino alla morte, morirà come un martire, come mio nonno» ha aggiunto il raìs, lanciando una sorta di guanto di sfida al popolo che da una settimana contesta il suo potere e che ne chiede le dimissioni dopo più di 40 anni. «Io – ha ricordato – sono un rivoluzionario. Ho portato la vittoria in passato di questa vittoria si è potuto godere per generazioni».

ACCUSE A ITALIA E USA – Gheddafi ha assicurato che il suo Paese non è in guerra e ha aggiunto di aver lasciato sempre il potere al popolo. «Voi avete deciso che il petrolio sia gestito dallo Stato, lo hanno deciso i comitati popolari» ha sottolineato. Riferendosi ai fatti di Tripoli, il Colonnello ha negato di aver fatto ricorso all’uso della forza. «Ma lo faremo» ha promesso pure, dedicando gran parte del suo intervento proprio ai giovani scesi in piazza a manifestare. «Hanno dato le armi ai ragazzini, li hanno drogati. Andate ad attaccare questi ratti. Le famiglie dovrebbero raccogliere i propri figli dalle strade» ha spiegato Gheddafi, accusando anche gli Stati Uniti e l’Italia di aver «distribuito ai ragazzi a Bengasi» razzi rpg. L’invito al popolo libico è quello di «uscire dalle case » e di «attaccare i manifestanti». Alla polizia e all’esercito il Colonnello ha chiesto invece di «schiacciare la rivolta».

IL DISCORSO DALLA CASA BOMBARDATA – Occhiali, turbante color cammello e casacca con mantella tono su tono. È apparso così il leader libico nel discorso alla tv di Stato libica. Gheddafi ha parlato, in piedi, con toni accalorati da guerriero beduino e spesso gesticolando con le mani. Il leader libico ha parlato dalla propria abitazione nel centro di Tripoli che fu bombardata da aerei Usa nel 1986 e poi trasformata in un una sorta di monumento nazionale. Dopo una quindicina di minuti dall’inizio del discorso, al raìs è stato portato un bicchier d’acqua.

«SONO A TRIPOLI» – La notte scorsa, al termine di una giornata di caos con morti e feriti nelle maggiori città del Paese, il Colonnello ha fatto una breve apparizione in diretta sulla tv libica dalla sua residenza di Bab al Azizia, a Tripoli. «Sono qui e non in Venezuela», le sue prime parole, riprese da Al Arabiya. «Non dovete credere ai canali televisivi che appartengono ai cani randagi. Volevo dire qualcosa ai giovani di Piazza Verde e stare con loro fino a tardi ma poi è cominciato a piovere. Grazie a Dio, questa è una buona cosa». La brevissima apparizione tv aveva lo scopo di smentire le voci diffusesi lunedì di una fuga del raìs in Venezuela. «Vado ad incontrare i giovani nella Piazza Verde. È giusto che vada per dimostrare che sono a Tripoli e non in Venezuela», ha specificato il Colonnello. Proprio nella piazza della capitale libica citata da Gheddafi si erano svolte in precedenza, secondo la tv di Stato, manifestazioni pro governo. Sempre la tv libica, annunciando il discorso del raìs, aveva anticipato le parole con le quali il leader avrebbe confutato «le malevole insinuazioni che sono state diffuse dai media». Le principali emittenti arabe avevano rilanciato per tutta la giornata la notizia di raid aerei sui civili a Tripoli, oltre alle voci su una possibile fuga di Gheddafi.

CAPPELLO DI PELLICCIA E OMBRELLO – Quello che era stato annunciato come un discorso alla nazione in realtà si è risolto in una brevissima apparizione. La immagini diffuse dalla tv libica mostravano Gheddafi sporgersi da un veicolo con un ombrello in mano e uno strano cappello di pelliccia nero. Affidabili fonti libiche hanno spiegato che il leader parlava dalla sua residenza-caserma di Bab Al Azizia. Il complesso che ospita la residenza e gli uffici di Gheddafi a Tripoli, fu uno degli obiettivi fatti bombardare dal presidente americano Ronald Reagan nel 1986. In quel momento il dittatore e la sua famiglia dormivano nell’edificio e riuscirono a scappare fuori pochi attimi prima del massiccio attacco, avvertiti dal presidente del Consiglio italiano, Bettino Craxi; Hanna, tuttavia, la figlia adottiva 15enne del Colonnello, fu ferita a morte.

BALLETTO IN COSTUME – «Vado ad incontrare i giovani nella piazza Verde. È giusto che vada per dimostrare che sono a Tripoli e non in Venezuela: non credete a quelle televisioni che dipendono da cani randagi». Dopo aver pronunciato queste poche parole, Gheddafi ha salutato, ha chiuso l’ombrello ed è rientrato nel veicolo senza aggiungere altro. Prima di trasmettere le immagini del leader, la tv libica aveva mandato in onda un balletto in costume. Dopo, ha mostrato invece immagini patriottiche di soldati in marcia con musica araba come colonna sonora. Quella della scorsa notte è stata la prima apparizione televisiva del raìs da quando la rivolta contro il suo regime è scoppiata, una settimana fa. Suo figlio Seif al Islam, domenica notte, ha invece parlato in diretta per 45 minuti, promettendo riforme, denunciando un complotto internazionale contro la Libia e ammonendo che il regime intende resistere «fino all’ultimo uomo e all’ultima donna». (Beh, buona giornata).

Share
Categorie
Attualità democrazia Finanza - Economia Popoli e politiche

Chi fornisce gli aerei militari all’aviazione di Gheddafi?

“Dall’alto caccia militari dell’aviazione libica avrebbero eseguito dei raid contro i manifestanti”. Finmeccanica colpisce ancora. Beh, buona giornata.

Share
Categorie
Attualità democrazia Popoli e politiche

Qualcosa che nessuno mai dovrebbe dimenticare di dire ogni giorno a se stesso.

http://tv.repubblica.it/dossier/sanremo-2011/luca-e-paolo-leggono-gramsci/62408?video

Share
Categorie
Attualità democrazia

Berlusconi, ultimo atto.

L’allarme è stato innalzato: siamo a codice rosso. Non c’è più tempo per le riunioni segrete: alla luce del sole, Ferrara, Sallusti e Brachino varcano il portone di Palazzo Grazioli, l’ufficiale residenza romana di Silvio Berlusconi.

Un vero e proprio gabinetto di guerra mediatica: si pianifica il contrattacco. Il primo assalto arriva con l’artiglieria pesante: Ferrara invade il Tg Uno del direttore-fantoccio Minzolini,
monologa per sei lunghissimi minuti. Vogliono la testa del Re, dice
Ferrara. Viva il Re, sostiene Ferrara. Guai a chi tocca il Re, minaccia Ferrara.

Covava da tempo, si pianificava da mesi, ma ora ci siamo: è scoppiata la guerra totale, senza quartiere per la strenua difesa di Berlusconi e del berlusconismo. E’ una guerra civile, che sarà aspra, senza regole, feroce: contro la magistratura, contro gli editori della carta stampata, contro gli intellettuali, contro le opposizioni parlamentari.

Si cerca lo scontro finale e non c’è tempo di rispettare le regole democratiche. Niente a che
vedere con l’intervista di Ruby alla trasmissione Kalispera sumCanale 5, nella quale la ragazza marocchina ritratta tutto ciò che aveva detto nelle intercettazioni e nelle comunicazioni rese ai pm di Milano. Niente a che vedere neppure con la discesa in campo
delle “ministre” a difesa del Cavaliere: la Gelmini a Porta a Porta, la Carfagna a Matrix e la
Santanché ad Annozero.

Quello che si sta scatenando è, se possibile, molto più in profondità della valanga di videomessaggi auto-assolutori e intimidatori dello stesso premier alle tv.

Qui siamo allo schieramento tattico dell’elite militar-mediatica, l’estrema difesa personale del presidente del Consiglio fa quadrato, minacciosa e armata fino ai denti: la Guardia che non si arrende, che combatte fino all’ultimo uomo. Ferrara arringa e sventola mutande da un teatro milanese; una manifestazione anti-giudici davanti al Tribunale di Milano, ad uso e consumo delle tv; Il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi pubblica le foto di Neomi Letizia ad Arcore, per disinnescarne l’uso e dimostrare l’innocenza delle serate bunga-bunga

Ma tutto questo sferragliare di truppe, paradossalmente dimostra debolezza. Berlusconi si
sente accerchiato perché si è auto-accerchiato: sta facendo tutto da solo la sua personale Waterloo. Sta distruggendo tutto come a Stalingrado. Ma sente forte l’alito cattivo della sconfitta. Reagisce come una bestia ferita, e per questo è pericoloso. Ma nonci sono dubbi che le ferite inferte alla sua reputazione di uomo politico, di capo di governo sono ferite
profonde, sono ferite mortali. Non tanto e non solo per i reati ascrittigli, per i quali si rifiuta ostinatamente di rispondere davanti ai giudici. Ma soprattutto perché si rifiuta ciecamente di
cercare una via d’uscita politica.

In questo modo dichiara chiaramente, addirittura ingenuamente di non avere alternative.
La guerra, anche quella mediatica è la continuazione della politica, con altri mezzi. Berlusconi
i mezzi ce li ha. E’ la politica che gli manca. E’ questo, in ultima analisi il problema dei problemi,
che né Ferrara, né Sallusti o Branchino potranno risolvere.

Non ci sono alternative: sarà una guerra mediatica all’insegna della disperazione di perdere
tutto. Beh, buona giornata.

Share
Categorie
Attualità democrazia

“Quel vecchio dal sedere floscio che ci faceva eleggere a cariche pubbliche per farci pagare dai contribuenti”.

Il sultanato e i suoi danni, di GIORGIO BOCCA-repubblica.it

Che cosa è stato per l’Italia il periodo che va sotto il nome di berlusconismo? Certamente un periodo di perdita della pubblica educazione, della correttezza dei rapporti civili. Di una delle sue allieve predilette, la signora Minetti, Berlusconi ha detto: “Una donna intelligente, laureata, che è diventata per suoi meriti consigliere regionale”.

Ma nelle intercettazioni di questa signora viene fuori un altro personaggio, una donna di una volgarità è di un’avidità notevoli, che di Berlusconi dice: “Quel vecchio dal sedere floscio che ci faceva eleggere a cariche pubbliche per farci pagare dai contribuenti”. Nessuna vivandiera di lanzichenecchi sarebbe stata più feroce.
Il berlusconismo è anche una riduzione della lotta politica a livello infimo, in questa politica il ministro degli Esteri della Repubblica italiana, invece di occuparsi delle bufere sociali in corso in Egitto o in Tunisia, legge alla Camera una comunicazione di un ministro di Santa Lucia, repubblica delle banane caraibica, la rivelazione storica che Gianfranco Fini, co-fondatore del partito di governo, ha un cognato di nome Tulliani che è proprietario di una casa Montecarlo. In altre parole il ministro degli Esteri di una grande nazione europea si presta a diffamare il presidente della Camera diventato nemico politico del sultano.

Il berlusconismo è un periodo nero della storia politica e civile italiana anche per altri aspetti, a cominciare dai rapporti fra il presidente del Consiglio e l’informazione,
fra il signore di Arcore e la libertà di stampa. Criticato da giornalisti e da politologi il premier si comporta come un sultano vendicativo e minaccioso, viola tutte le regole della pubblica informazione, irrompe nelle trasmissioni televisive e radiofoniche per insultare i suoi critici usando parole da trivio come “la sua trasmissione è un postribolo” e “infami menzogne”. Offrendosi alla giusta reazione degli accusati di cui dice: “di lei mi vergogno”, “la sua trasmissione è infame”. Un’impressionante riedizione del Nerone di Petrolini, del despota feroce e ridicolo che abusa del suo potere e si fa applaudire dalle sue vittime.

Con il Cavaliere di Arcore ecco il danno maggiore: la giovane e fragile democrazia italiana si riduce a un pettegolezzo volgare, a un gossip che tutto occupa e soffoca, che rischia di mascherare tutti i problemi del governo, tutti i doveri di educazione e di stile, il paese intero, sotto una nube ronzante di menzogne e abuso di potere. Perché comunque si consideri l’uomo di Arcore, egli è la gente che frequenta, che ama, che protegge, che innalza o abbassa a suo piacere, questa corte maleducata e supponente che grazie a lui vive di bassi servizi. Tutti, anche i migliori, che ritengono normale avere dalla res publica non solo un lauto stipendio ma anche le amanti.

Il berlusconismo come un tempo di corruzione e di servitù, esentato dalla ferocia solo dal controllo internazionale e dall’indole del sultano che vuole non solo l’obbedienza ma anche la gratitudine del popolo. E il disagio, la stanchezza di vivere in un paese senza morale, senza regole del gioco rispettate da tutti, senza disciplina, ci fa rimpiangere quelle società che ti mettono alla prova di educazione e di ragione, non quelle dove tutto è permesso a patto che tutto decada verso il peggio. Purtroppo per molti italiani il laisser faire è preferibile ai doveri. (Beh, buona giornata).

Share
Categorie
Attualità democrazia

Le mutande di Ferrara e quello che si è messo in testa Berlusconi.

l falso teorema del golpe morale, di GIUSEPPE D’AVANZO-la Repubblica

Il presidente del Consiglio, settantacinque anni, si tiene accanto in villa – a pagamento – una prostituta minorenne per un paio di mesi, nel 2010. Questo è il fatto, assai ostinato nonostante la nebbia e le censure. Nasce una domanda processuale (Berlusconi ha commesso un reato?) e sortisce qualche effetto politico. Lasciamo in un canto la questione giudiziaria, per il momento.

Elenchiamo qualcuno degli esiti politici sotto forma di domanda.| Quell’uomo, già sorpreso in altri anni in compagnia di minorenni, ha il pieno controllo della sua vita?

Le sue condotte lo hanno reso vulnerabile ai ricatti o minacce della sua ospite, delle sue ospiti?

Quanto la vita caotica di quell’uomo danneggia il Paese che governa?

A quel discredito, domestico e internazionale, può egli stesso porre rimedio?
I suoi comportamenti possono essere, una buona volta, appropriati ai doveri pubblici che liberamente ha voluto assumere?

Come si vede, ognuno di questi interrogativi è concreto, factual perché rinvia all’interesse nazionale e al nostro destino collettivo. Per questa ragione pretende un’assunzione pubblica di responsabilità e reclama con urgenza un giudizio politico, prima che morale e giudiziario.

Se fossimo in un Paese dove il discorso pubblico si nutre di buonafede, disinteresse, civismo, si ritroverebbero (e si affronterebbero) nel perimetro di quelle domande le ragioni della crisi istituzionale che minaccia di precipitare il Paese in
una guerra civile o in un ineluttabile
declino.

Purtroppo il discorso pubblico nazionale è alimentato soltanto dalla manipolazione, dal falso indiscutibile organizzato a tavolino, da uno spettacolo che conserva la comunità nell’incoscienza dissolvendone ogni senso critico. “Confondere e non convincere” è la regola. Non è altra l’intenzione della manovra chiamata “in mutande ma vivi” lanciata da Giuliano Ferrara, oggi unico canovaccio politico-informativo a disposizione del premier. È il tentativo manifesto di accantonare la questione politica per trasformarla in questione morale. Il trucco offre l’opportunità di mettere su un’artefatta baruffa contro l'”ipocrisia moralistica” che liquida ogni responsabilità e rifiuta ogni giudizio.

Lontano dalle sue responsabilità e protetto da ogni giudizio, il Re Nudo può salvarsi ancora una volta. E il Paese? Che si fotta, il Paese!

Viene in mente Molière, Tartuffe ou l’Imposteur. Il sermone di Giuliano Ferrara contro la “Repubblica delle virtù (il grand guignol va in scena oggi in un teatro di Milano) e dovrebbe, vuole essere – mutande a parte – terribilmente serio ma vi spira soltanto un’aria burlesca tanto lo spettacolo è un’impostura. Se si sfiora la questione da un’angolazione qualsiasi, o se ne vaglia un qualunque argomento o ragione, la ciarlataneria affiora ovunque, con qualche sprazzo comico. Induce al riso Berlusconi disegnato da Andrea Fortina con le fattezze di Giustiniano. È farsesco leggere, nell’intervista pubblicata dal “Foglio”, Berlusconi che parla come Ferrara, che è Ferrara, pasticheur in pose da cardinal Mazarino, e mai Berlusconi, animale da preda con un Io ipertrofico. È buffonesca l’autorappresentazione di Berlusconi, degradato a ventriloquo di Ferrara (ma fino a quando?), come campione di “un sistema fondato sulla libertà, sulla tolleranza, su una vera coscienza morale pubblica e privata”.

In Italia la memoria ha strepitose paralisi e tuttavia sentire quelle parole e formule – libertà, tolleranza, coscienza pubblica, coscienza privata – arrotarsi tra i denti da lupo del capo del governo fa venire il freddo alle ossa. Quale tolleranza, se ancora oggi ricordiamo gli ordini ai prefetti di prendere le impronte ai bambini nei campi Rom o di ricacciare in mare donne incinte, neonati e migranti in cerca di asilo politico. Quale libertà se nelle biblioteche del Nordest ha libero corso una lista di proscrizione dei libri non graditi e quindi vietati.

Dov’erano i liberali che oggi in pose servili difendono il diritto delle donne a prostituirsi quando il governo chiedeva per i clienti delle prostitute la galera. Dove s’erano appisolati questi quaresimalisti, quando ministri proponevano la tortura per scacciare il fantasma del terrorismo o uomini di governo sollecitavano l’omofobia o la discriminazione per una pelle diversa, una diversa fede, un altro luogo di nascita, fosse anche dentro i confini nazionali, ma troppo a sud. Come quelle bocche possano dire “libertà, tolleranza” quando hanno in animo di decidere per legge dello Stato delle nostra vita e della nostra morte, delle nostre cure mediche e di quanto dolore possiamo sopportare. E, a proposito di vita, di quale dionisiaca vita parlano gli “immutandati” – nicciani d’occasione – se ad ogni piè sospinto, ci ricordano che la vita non è il bene più alto per i mortali perché c’è sempre qualcosa di diverso in gioco nella vita, oltre la procreazione, oltre il sostentamento dell’organismo vivente, magari la salvezza dell’anima in questa vita o nell’aldilà.

Sotto l’aspetto sintattico, direbbe Franco Cordero, la prosa degli “immutandati” “è pastone o brodaglia”. Nel lessico della Crusca, “pappolata”; in piemontese, “supa””. È una schifezza indigeribile che ha il solo pregio di mostrarci in trasparenza come il consenso che chiede Berlusconi sia soltanto obbedienza.

I bambini obbediscono, gli adulti acconsentono, ma a che cosa dovrebbero acconsentire gli adulti “in mutande ma vivi”? Berlusconi non propone loro un’idea, un programma, neppure un sogno.

Offre soltanto se stesso, la sua inadeguatezza, la propria sopravvivenza, la sua impunità. Ci si può sentire davvero “vivi” nell’obbedienza a un capo privo di un pensiero diverso dal suo personale tornaconto? (Beh, buona giornata).

Share
Categorie
Attualità democrazia

Tutti gli appuntamenti del 13 febbraio.

Saranno più di 100 le piazze che vedranno le donne rivendicare la propria dignità, la propria forza, il proprio orgoglio, il proprio disappunto verso le note vicende di cui si è reso protagonista il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
L’organizzazione è in continuo fermento.

La mobilitazione delle donne (aperta comunque anche agli “uomini amici delle donne”) interesserà decine di città italiane e sconfinerà nel resto d’Europa e persino oltre oceano.

Ecco l’elenco, ancora provvisorio, di tutte le città così come pubblicato sul sito ufficiale della manifestazione.

ACQUI TERMI (AL) – 13 febbraio, ore 16.00, Corso Italia Piazzetta ex Procura, per info: acquisnonoraquando@libero.it

ADRIA (Rovigo) – 13 febbraio, ore 17.00, Ridotto del Teatro Comunale (Piazza Cavour)

AGRIGENTO – 12 febbraio, ore 17.00, Piazzale Aldo Moro davanti alla Prefettura

ALBA (CN) – 13 febbraio, ore 15.30, piazza Savona

ALESSANDRIA – 13 febbraio, ore 16.30, Piazzetta della Lega

ALGHERO – 13 febbraio, ore 17.00, Piazza Sulis/Piazza Civica, incontro organizzativo giovedì 10sala parrocchiale della chiesa del Santissimo Nome alle ore 19,30, info: senonoraquandoalguer@gmail.com

ALTAMURA (BA) – l’Associazione AltRamura ha organizzato un FLASH MOB per il 13 febbraio, ore 12.30 in piazza Duomo. Per info e adesioni: altramura@gmail.com e pagina Facebook http://www.facebook.com/event.php?eid=185262418160794#!/event.php?eid=185262418160794

AMSTERDAM – 13 febbraio, ore 14,30, Sint Jansstraat 37, proiezione de “il corpo delle donne”

ANCONA – 13 febbraio, ore 16.00 Piazza della Repubblica manifestazione

ANDRIA (BT) – 13 febbraio, ore 18.30 Viale Crispi, mobilitazione per la manifestazione nazionale SE NON ORA QUANDO…Tutte/i coloro che parteciperanno portino con sè un fiore da offrire alla dignità di questo Paese calpestata più e più volte…

AOSTA – 12 febbraio, ore 15,00-18.00, piazza Chanoux, info: senonoraquandovda@gmail.com

ARCORE – 13 febbraio, ore 16.00, Largo Vela (Villa Borromeo)

AREZZO – 13 febbraio, ore 16.30 ritrovo in Piazza Guido Monaco, ore 17.00 partenza del corteo e arrivo in Piazza San Francesco. Info: arezzo.senonoraquando@gmail.com

ASCOLI PICENO – 13 febbraio, ore 11.00, raduno in Piazza Arringo

ASSISI – 13 febbraio, ore 16.20, Flashmob in piazza del Comune

ATENE – 13 febbraio, ore 12.00, Piazza Sintagma

ATRIPALDA (AV) – ore 10.30-12.30, Piazza principale del paese

AUGUSTA (SR)- 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Duomo

AVETRANA – 13 febbraio, ore 14.00, sit.in piazza V.Veneto (organizza associazione Grande Salento)

AVEZZANO (AQ) – 13 febbraio, ore 09.00, Piazza Risorgimento

BARCELLONA – 13 febbraio, ore 12.00, Plaça Sant Jaume, manifestazione promossa dal gruppo dello Sbarco, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=187553247941743&notif_t=event_wall#wall_posts

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) – 13 febbraio, ore 18:00, partenza in contemporanea di 4 cortei da 4 luoghi diversi della città (Tribunale, San Giovanni, Stazione Vecchia, Duomo di S.Assunta) per confluire a Piazza San Sebastiano, info: www.facebook.com/#!/event.php?eid=149222521800486

BARI – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Prefettura, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=198444400165874

BASSANO DEL GRAPPA – 13 febbraio, ore 10.30 – 12,30, Piazza Libertà info: http://sites.google.com/site/bassanosenonoraquando/

BELLUNO – 13 febbraio, ore 11.00 Piazza dei Martiri

BENEVENTO – 13 febbraio, ore 17.00, Piazza Federico Torre (Largo Chiesa San Bartolomeo)

BERGAMO – 13 febbraio, ore 10.00 -12.00, Via XX Settembre (Colonne di Prato)

BERLINO – 11 febbraio, ore 18.00-21.00, Postdamer Platz, info: http://www.facebook.com/?ref=home#!/event.php?eid=192031160824713

BIELLA – 13 febbraio, ore 14.30, davanti ai giardini Zumaglini

BISCEGLIE (BT) – 13 febbraio, ore 10.oo, piazza Vittorio Emanuele

BOLOGNA – 13 febbraio, ore 14,30, P.zza XX settembre, nei pressi della stazione ferroviaria

BOLZANO/BOZEN – 13 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17.00, Ponte Talvera – Lato Theiner – Incrocio Via Museo-Via Rosmini. Organizza l’Associazione/Verein ProPolis – Pillole di Democrazia

BOSTON – 13 febbraio, ore 10.30, Copley Square, info: http://www.facebook.com/pages/Se-Non-Ora-Quando-Boston/162734057111631

BRESCIA – 12 febbraio ore 15.00-18.00, Corso Zanardelli (cinema Crocera) presidio. 13 febbraio, ore 15.00-18.00, Largo Formentone/ Piazza Rovetta

BRINDISI – 13 febbraio, ore 10.00-13.00, corteo Piazza Crispi/Piazza Vittoria, info: http://www.facebook.com/#!/pages/Se-non-ora-quando-Comitato-spontaneo-della-provincia-di-Brindisi/123246811082588

BRUXELLES – 13 febbraio, ore 12.00, Place de la Bourse, per info http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=153673901353375

CAGLIARI – 13 febbraio, ore 11.00, piazza Amendola – sit in con letture in piazza, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=139273696137148

CALATABIANO (CT) – 13 febbraio, ore 11.00, piazza Vittorio Emanuele

CALTAGIRONE (CT) – 13 febbraio, ore 10.30, in Piazza Municipio

CAMPOBASSO – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza Municipio,

CARBONIA – 13 febbraio, ore 10:30 piazza Roma

CAROSINO (TA) – 13 febbraio, ore 19.30, Piazza Vittorio Emanuele III

CASERTA – ore 10.30 a Piazza Dante

CASTELFRANCO VENETO (TV) – 13 febbraio,ore 10.30, Piazza Giorgione

CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) – 13 febbraio, ore 10.30, Villa Comunale (presso Cassa Armonica)

CATANIA – 13 febbraio, ore 10.30, via Etnea davanti alla Villa Comunale Bellini

CATANZARO – 13 febbraio, ore 17.00, Piazza della prefettura. Prima del sit-in pomeridiano: alle 10,30, presso la sede dell’Associazione Il Campo-via Iannoni n.43 – per condividere le ragioni della giornata di mobilitazione

CAVA DE’ TIRRENI – 13 febbraio, ore 18.30, Piazza Lentini

CERIGNOLA(FG) -13 febbraio, ore 11, Piazza della Repubblica

CESENA (FC)- 13 febbraio, ore 16.00, Piazza San Giovanni XXIII (Duomo)

CHIAVENNA – 13 febbraio, ore 16.30, Piazza Pestalozzi

CHIETI – 13 febbraio, 0re 10.30, Piazza G. B. Vico

CHIOGGIA (VE) – 13 febbraio, ore 16.00-18.00, Corso del Popolo (Sant’Andrea), info: http://www.facebook.com/event.php?eid=166852810029238

CINISELLO BALSAMO (MI)- 13 febbraio, ore 10, piazza Gramsci

CITTA’ DI CASTELLO (PG) – 13 febbraio, ore 16.00, Piazza Gabriotti (Piazza di sotto)

COMO – 13 febbraio, ore 10.30-12.30, Via Magistri Cumacini (accanto al Duomo)

CORMONS (Gorizia) – 13 febbraio, ore 9.30-12.30, Piazza Libertà

COSENZA – 13 febbraio, ore 10.00, Corteo da Piazza Fera a piazza XI settembre

CREMA – 13 febbraio, ore 15.30, piazza Duomo

CREMONA – 13 febbraio, ore 15.00-18.00, giardini pubblici di Piazza Roma, info: donnepunto@gmail.com

CUNEO – 13 febbraio, ore 15,00, piazza Europa

DONORATICO (Comune di Castagneto Carducci- LI) – 13 febbraio, Piazza della Stazione

EBOLI (SA) – 13 febbraio, piazza della Repubblica

EMPOLI – 13 febbraio, ore 16.30, piazza della Vittoria. Per info: http://www.facebook.com/pages/Se-non-ora-quando-Empoli/171495832886879

FANO – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza XX Settembre Gazebo, ore 12.30, Via da Serravalle 16

FARA IN SABINA (RT) – 13 febbraio, ore 15.00, piazza della Libertà a Passo Corese

FERMO – 13 febbraio, ore 15.oo, piazza del Popolo

FERRARA – 13 febbraio, ore 15.30, “Donne insieme” piazza Savonarola con letture, musica, performance

FIORENZUOLA D’ARDA (PC) – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza San Francesco, atrio del Teatro Verdi

FIRENZE – 13 febbraio, ore 14.00, piazza dei Giudici (corteo che proseguirà fino a piazza della Repubblica), info: http://www.facebook.com/profile.php?id=1196886795#!/event.php?eid=182821248424901

FOGGIA – 13 febbraio, ore 17.00, piazza Cesare Battisti

FOLLINA (TV) – 13 febbraio, ore 1o.oo, piazza del Municipio per info: follina13febbraio@gmail.com

FORIO (ISOLA D’ISCHIA) – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza Matteotti,

FOSSANO (CN) – 13 febbraio, ore 10.30, piazza manfredi

FORLI’ – 13 febbraio, ore 14,30, Piazza Saffi

GAVOI (NUORO) – 13febbraio, ore 10.00, Giardini comunali poi alle 13.00 corteo verso Piazza Serra

GENOVA – 13 febbraio, ore 15, da Piazza Caricamento a Piazza De Ferrari – con strumenti musicali, fischietti e tutto quanto possa fare rumore – indossare una sciarpa bianca

GIARDINI DI NAXOS (ME) – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza san Pancrazio

GIOIA DEL COLLE (BA) – 13 febbraio, ore 12.00, Piazza Plebiscito, per info: senonoraquando@virgilio.it

GROSSETO – 13 febbraio, ore 15.45, Piazza Rosselli/Piazza Dante

GUARDIAGRELE – 13 febbraio, ore 11.00 raduno Piazza Garibaldi

IGLESIAS – 13 febbraio, ore 15.30 Piazza Sella

IMOLA – 13 febbraio, ore 10.00 Piazza Matteotti, per info: comitato13febbraioimola@gmail.com

IMPERIA – 13 febbraio, ore 11 in P.zza De Amicis (Porto d’Oneglia)

ISERNIA – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza della stazione

LANCIANO (CH) – 13 febbraio, ore 18.00 Viale delle Rose

LAVELLO (PZ) – 13 febbraio, ore 18:30 Via Roma davanti alla Banca di Credito Cooperativo per info: www.labuonacreanza.com

LA SPEZIA – 13 febbraio, ore 15:30 Piazza del Bastione

LECCE – 13 febbraio, ore 18:00 in Piazza Sant’Oronzo, per info senonoraquandolecce@gmail.com

LECCO – 13 febbraio, ore 14.30, piazza Cermenati. Per contribuire all’organizzazione scrivere a: 13febbraiolecco@gmail.com

LICATA (AG) – 13 febbraio, ore 18.00, Piazza Elena

LIONE – 13 febbraio, ore 16.00, Place Bellecour 69002, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=189157334441937

LIVORNO – 13 febbraio, ore 10.00, Gazebo Terrazza Mascagni

LONDRA – 13 febbraio, ore 14.00, Downing Street (corteo fino all’Ambasciata Italiana), info: http://www.facebook.com/event.php?eid=197100533648801

LUCCA – 13 febbraio, ore 15.30, corteo da Piazza S. Maria a Piazza Napoleone, per info: luccacittadelledonne@yahoo.it

LUSSEMBURGO – 13 febbraio, ore 15.00, Place d’Armes

MACERATA – Iniziativa di mobilitazione delle donne di Macerata e provincia, 13 febbraio, ore 15.30, piazza Vittorio Veneto (nota come P.zza San Giovanni)”SE NON ORA QUANDO?” per info: mobilitazione.donne. macerata@gmail.com

MADRID – 13 febbraio, ore 17.00-18.00, Plaza Puerta del Sol, info: http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=142751459118915

MAGLIE (LE) – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Aldo Moro

MANTOVA – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Mantegna

MARINA DI MASSA (MS)- 13 febbraio, ore 14.00, Pontile di Marina di Massa, info: http://www.facebook.com/profile.php?id=1182197848#!/event.php?eid=125890494147618

MARSCIANO (PG) – 12 FEBBARIO, ore 17.00 CENTRO COMMERCIALE LE FORNACI Flash Mob

MASSA – 13 febbraio, ore 10.00, P.zza Aranci (davanti a Palazzo Ducale) Presidio

MASSAFRA – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Vittorio Emanuele

MASSA MARITTIMA (GR) – 13 febbraio, 10.00-13.00, Piazza Garibaldi

MERANO/ MERAN (BZ) – 13 febbraio, ore 9.00-13.00, Piazza del Grano

MESSINA – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Cairoli

MILANO – 13 febbraio, ore 14.30 Piazza Castello. Per chi desidera contribuire all’organizzazione contattare dinuovo.milano@gmail.com oppure milano13febbraio@gmail.com

MILAZZO – 13 febbraio, ore 16.00, Via G. Medici, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=107817702629360

MODENA – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Matteotti

MODICA (RG) – 13 febbraio, ore 11.00 – 13.00, Piazza Matteotti

MOGLIANO VENETO (TV) – 13 febbraio, dalle 10.00 alle 12.00 ci saremo anche noi. Leggeremo, in tanti, gli interventi di tutte le donne e tutti gli uomini che troveremo pubblicati su stampa e web in relazione alla situazione che stiamo vivendo rispetto alla realtà femminile

MOLFETTA – 13 febbraio, ore 18.00, Piazza Aldo Moro (stazione), info: http://www.facebook.com/pages/Molfetta-per-la-dignita-delle-Donne/165941720119705?v=wall&filter=1

MONDOVI’ (CN) – 13 febbraio, ore 15.00 Piazza Martiri della libertà (di fronte a Municipio)

MONFALCONE – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza della Repubblica

MONTEBELLUNA – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Sedese (Piazza Marconi)

MORBEGNO – 13 febbraio, ore 14.30, Piazza Mattei

MORCIANO DI ROMAGNA (RN) – 13 febbraio, ore 14.30, Piazza del Popolo

NAPOLI – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Matteotti/Piazza Dante

NOLA – 12 febbraio, ore 17.30, Piazza Duomo

NOVARA – 13 febbraio, ore 15.00 piazza delle Erbe

NOTO (SR)- 13 febbraio, ore 11.00, Piazza XVI Maggio

NUORO – 13 febbraio, ore 15.30, Giardini di Piazza Vittorio Emanuele

OLBIA – 13 febbraio, ore 16.00, Piazza Mercato

ORBETELLO (GR) – 13 febbraio, ore 16.30, corteo e musica in piazza

ORISTANO – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza Eleonora

ORVIETO – orario e luogo da stabilire

OZIERI (SS) – 13 febbraio, 10.30, Piazza Carlo Alberto

PAGANI (SA) – 13 febbraio ore 11.00 flash-mob all’ingresso della Villa Comunale (Corso Padovano) e sottoscrizione appello “Se non ora, quando”. Ore 18.30 incontro alla libreria Otium con Mara Fortuna.

PADOVA – 13 febbraio, ore 14.00 due cortei in contemporanea che partiranno dallla Stazione FFSS e in Prato della Valle, angolo Via Umberto I°, ore 15,00, Piazza dei Signori

PALERMO – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Croci, corteo fino a Piazza Verdi, dalle 11.00 davanti al Teatro Massimo free-session di donne.

PARMA – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Garibaldi

PASSO CORESE / FARA IN SABINA (RI) – 13 febbraio, ore 15.00, P.zza della Libertà

PAVIA – 13 febbraio, ore 15.00, presidio in Piazza della Vittoria

PERUGIA – 13 febbraio, ore 16.30, flash mob in piazza della Repubblica

PERUGIA – 12 febbraio, ore 17.00, Piazza della Repubblica

PESCARA . 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Sacro Cuore

PESARO – 13 febbraio, ore 11.00, piazza del Popolo

PIACENZA – 12 febbraio, ore 16.00 volantinaggio in centro per pubblicizzare la mobilitazione

PIEDIMONTE MATESE (CE) – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza Carmine Gazebo, ore 18.00, Biblioteca Comunale Dibattito

PIEVE DI CADORE (BL) – 13 febbraio, ore 11.15, Piazza Tiziano

PIOMBINO (LI) – 13 febbraio, ore 16.00, Piazza Cappelletti

PISA – 13 febbraio, ore 14,30, piazza S.Antonio, corteo per Corso Italia, Ponte di mezzo, Lungarno Pacinotti, Via S. Maria, Piazza dei Miracoli

PISOGNE – 13 febbraio, ore 14.30-18.00, Piazza San Costanzo

PISTOIA – 13 febbraio, ore 15,30, Piazza Gavinana

PORDENONE – 12 febbraio, ore 10.00, mercato piazza XX Settembre

POTENZA – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Mario Pagano

PRAGA – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza Staroměstské náměstí, info: http://www.facebook.com/group.php?gid=46621576683

PRATO – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza del Comune, info: http://www.facebook.com/home.php#!/event.php?eid=189091984454284

RAGUSA – 13 febbraio, ore 16.00, Via Mario Rapisardi 124 (Prefettura)

RAVENNA – 13 febbraio, ore 15.00, presidio a Piazza del Popolo

REGGIO CALABRIA – 13 febbraio, ore 17.00, Piazza Biagio Camagna

REGGIO EMILIA – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Martiri del 7 luglio

RIETI – 13 febbraio, ore 16.00, Piazza Vittorio Emanuele II. Per info: 0746-270203

RIGNANO FLAMINIO (RM) – 13 febbraio, ore 14.00, piazza del popolo

RIMINI – 13 febbraio, ore 14.30, piazza Cavour domenica

RIPOSTO (CT) – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza San Pietro

ROCCELLA JONICA – 13 febbraio, ore 10.30, piazza San Vittorio/Convento dei Minimi – alle ore 19.00 spettacolo Libere, atto unico di Cristina Comencini, con Anna Carabetta e Maria Marino, regia Dora Ricca presso l’ex Convento Dei Minimi

ROMA – 13 febbraio, ore 14.00 a Piazza del Popolo. Per chi vuole partecipare al flash mob l’appuntamento è sempre alle ore 14.00 alla terrazza del Pincio.

ROVERETO – 13 febbraio, ore 17.00, Piazza della Posta

TERRITORIO DEL RUBICONE (ADERISCONO SAVIGNANO SUL RUBICONE, GATTEO, SAN MAURO PASCOLI, GAMBETTOLA, SOGLIANO AL RUBICONE, LONGIANO, BORGHI, RONCOFREDDO): 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Borghesi a Savignano sul Rubicone (FC)

SALERNO – 13 febbraio, ore 10.30 – 13.00, Piazza Ferrovia/Piazza Cavour

SALSOMAGGIORE TERME (PR) – 13 febbraio, ore 16.00, Largo Roma

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) – ore 10.30, viale De Gasperi (Statua della Sibilla)/Viale Secondo Moretti

SAN MINIATO (PI) – 13 febbraio, ore 10.00, sit in manifestazione nella piazza del Bastione

SASSARI – 13 febbraio, ore 11.00, Piazza Italia

SAVONA – 13 febbraio, ore 11.oo, Piazza Sisto IV per info: http://www.facebook.com/home.php#!/event.php?eid=188423581179113

SCIACCA (AG) – 13 febbraio, ore 18, Piazza Scandaliato

SCICLI (RG) – martedì 8, alle ore 19.00 a si terrà presso la sede della FED (luogo scelto per motivi logistici e non politici) di via celestre n. 8 una riuonione per organizzare la manifestazione del 13. Tutte le ragusane e i ragusani sono invitati a partecipare

SENIGALLIA (AN) – 13 febbraio, ore 16.00-18.00, Piazza Roma

SIENA – 13 febbraio, ore 15.30, Piazza Salimbeni

SIRACUSA – 13 febbraio, ore 10.00, Largo XXV Luglio Teatro di Apollo, info: comitato100donnesr@gmail.com

SONDRIO – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Garibaldi.

SPILAMBERTO – 13 febbraio, ore 10.00, Corso Umberto

STRASBURGO – 13 febbraio, ore 15.00, luogo in via di definizione, info: http://www.facebook.com/?ref=logo#!/pages/Se-non-ora-quando-Strasburgo/187483787939903

TARANTO – 13 febbraio, ore 18.00, Piazza della Vittoria. Mercoledì 9 è in programma un incontro presso la locale sede dell’auser per stabilire le modalità

TERMOLI – 13 febbraio, ore 11.00-13.00, Piazza Monumento

TERNI – 13 febbraio, ore 16, appuntamento davanti a Palazzo Spada piazza Ridolfi, poi corteo fino a corso Tacito, info: morena.fiorani@tin.it

TIVOLI (RM) – 13 febbraio, ore 16.00, Piazza Garibaldi (davanti alle Scuderie Estensi), info: ampensa@libero.it

TOLMEZZO (UD) – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza XX Settembre volantinaggio

TOKYO – 13 febbraio, ore 14.00 (ora locale) Istituto Italiano di Cultura,

http://www.facebook.com/event.php?eid=188717687815768

TORINO – 13 febbraio, ore 14.30, Piazza san Carlo/Piazza Vittorio

TORRE ANNUNZIATA (NA), 12 febbraio, ore 10.00-13.00, Corso Umberto (Banco di Napoli)

TORRE PELLICE (TO) – 13 febbraio, dalle 10.00 alle 12.00 alla Sala Consiliare del Comune momento di riflessione e testimonianza delle donne prima di recarsi a Torino per la manifestazione

TRAPANI – 13 febbraio, 0re 18.00, Piazzetta Saturno

TRENTO – 13 febbraio, ore 16.30, Corso 3 Novembre (davanti al commissariato di Governo)/Piazza Cesare Battisti, per info: senonoraquandotrento@gmail.com

TREVISO – 13 febbraio, ore 10.00, Piazzetta Aldo Moro/Piazza dei Signori

TRICASE (LE) – 13 febbraio, ore 17.00, Piazzetta dell’Abate

TRIESTE – 13 febbraio, ore 11, Piazza Unità d’Italia, davanti alla Prefettura

TRINITAPOLI (BAT)- 13 febbraio, ore 17.00-20.00, Teatro dell’Assunta

UDINE – 13 febbraio, ore 14.00, Piazza Matteotti, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=196925826990625#!/event.php?eid=196925826990625

URBINO – 13 febbraio, ore 16.00-19.00, Piazza della Repubblica

VARESE – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Monte Grappa, http://www.facebook.com/event.php?eid=198901246791586, per info: manifestazione13febbraiovarese@gmail.com

VENEZIA – 13 febbraio, ore 10.30-ore 12.30 Campo San Barnaba (vicino a Campo Santa Margherita) : letture, interventi teatrali, musica : per informazioni e adesioni http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/42845)

VERBANIA – 13 febbraio, ore 10.00-13.00, Piazza Ranzoni

VERCELLI – 13 febbraio, ore 15.30, Piazza Cavour, “Stendiamo i nostri pensieri”

VERONA – 13 febbraio, ore 14.00, Piazza Isolo. Per info: senonoraquandodonneverona@gmail.com

VIAREGGIO (LU) – 13 febbraio, ore 14.30-19.00, Piazza Margherita

VIBO VALENTIA – 13 febbraio, ore 16.00-20.00, interno del Vibo Center

VICENZA – 13 febbraio, ore 14, piazzale De Gasperi – corteo fino a piazza Matteotti (ore 15)

VILLARICCA (NA), 13 febbraio ore 10.00-14.00, Corso Italia (Villa Comunale)

VITERBO – 13 febbraio, ore 15.00 piazza degli Almadiani

Share
Categorie
democrazia Popoli e politiche

“Silvio Berlusconi mostra di non comprendere la differenza che intercorre tra il tornaconto personale e il dovere nei confronti del pubblico. Egli abusa la sua carica politica per i suoi fini e sfida chiunque a fermarlo: è da tempo passato il momento in cui questa farsa avvilente e distruttiva arrivi a una fine”.

di ENRICO FRANCESCHINI-la Repubblica

Times: “Abuso di potere, deve finire” Sondaggio Wsj: l’80% per le dimissioni

“Il processo che promette di imbarazzare perfino il primo ministro italiano”. Cioè un uomo che fino ad ora non è sembrato in imbarazzo davanti a nessuna delle accuse e delle critiche che gli sono state mosse, dalla corruzione al conflitto di interessi, dall’inefficienza del suo governo ai festini con escort, minorenni e vallette. Così l’Economist racconta l’ultimo capitolo nella storia di Silvio Berlusconi, lasciando intendere che potrebbe diventare l’ultimo per davvero: ossia un problema insuperabile per la sua sopravvivenza politica. E l’impressione che la richiesta dei magistrati milanesi di rinviare a giudizio il leader del Pdl sia la goccia che fa traboccare il vaso è condivisa oggi dalla maggioranza dei media internazionali.

I maggiori giornali stranieri, così come le più importanti reti televisive, dalla Bbc a Sky alla Cnn, dedicano lunghi servizi agli sviluppi della vicenda.

Il Wall Street Journal, maggior quotidiano finanziario americano, ha una pagina sulla richiesta di processare Berlusconi: un lungo articolo nota che, se il premier sarà incriminato, si tratterà del quarto procedimento giudiziario in cui si ritroverebbe imputato nei prossimi mesi, e aggiunge che il processo per concussione e induzione di un minore alla prostituzione può in ogni caso “destabilizzare” la sua fragile maggioranza di governo. Il Wall Street Journal pubblica sul proprio sito anche un sondaggio: l’80,3 per cento dei rispondenti dicono che Berlusconi dovrebbe dimettersi, il 19,7 per cento dicono che deve restare al suo posto.

“Silvio Berlusconi mostra di non comprendere la differenza che intercorre tra il tornaconto personale e il dovere nei confronti del pubblico. Egli abusa la sua carica politica per i suoi fini e sfida chiunque a fermarlo: è da tempo passato il momento in cui questa farsa avvilente e distruttiva arrivi a una fine”. E’ la conclusione di un durissimo editoriale del Times di Londra – titolo: ‘Abuso di potere’ – dedicato alle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio italiano. “La volgarità – prosegue il quotidiano conservatore – è sempre stata una componente distintiva della sua avventura politica, ma un procedimento penale è un’aggiunta che oltrepassa l’ordinario squallore. Dovrebbe essere superfluo affermarlo, ma Berlusconi è distante dalla consapevolezza quanto lo è dal decoro, quindi ribadiremo l’ovvio: la sua condotta è incompatibile alla carica istituzionale che ricopre quindi dovrebbe dimettersi immediatamente”. Per il Times, poi, l’incompatibilità di Berlusconi non deriva solo da questioni di affari interni, per i quali “gli amici dell’Italia dovrebbero restare in silenzio”. “Berlusconi, oltre a degradare la politica nazionale, ha infatti ricoperto di vergogna la diplomazia”.

Segue un lungo elenco di ‘gaffe’ dall’Obama abbronzato a il gesto del mitragliatore alla giornalista russa che incalzava Putin con domande taglienti. “La tentazione di definire il primo ministro italiano come un buffone le cui azioni sono dettate da vanità e venalità è alta. Purtroppo la verità è peggiore”. Il Times dedica poi una pagina intera al caso, scrivendo che il settimanale Oggi avrebbe ricevuto l’offerta di foto e video: “Una foto del capodanno 2008 in cui il premier è con Noemi Letizia e miss Oronzo, entrambe 17enni all’epoca” e due video ripresi a Villa Certosa e quattro a Palazzo Grazioli, in uno dei quali Noemi “fa una danza sensuale su un palcoscenico”. Berlusconi è sopravvissuto a molti scandali, osserva il Times, ma questa è “la minaccia legale più gravde da quando salì per la prima volta al potere nel 1994”. E il quotidiano di Rupert Murdoch pubblica anche una vignetta, nella pagina degli editoriali, in cui Berlusconi appare in difficoltà mentre alle sue spalle la Torre di Pisa si piega verso il suolo come un fiore appassito.

“Sta per finire in galera?” titola senza mezzi termini l’Independent di Londra, in un’analisi dettagliata di tutti i nuovi capi di imputazione contro il premier. L’Independent chiede il parere di James Watson, docente di scienze politiche all’American University di Roma, che afferma: “E’ chiaro a questo punto che Berlusconi non si libererà delle minacce legali. L’unico dubbio è se le combatterà da Roma o dall’esilio in Antigua”.

L’Economist, il settimanale globale che vende un milione e mezzo di copie in tutto il mondo, scrive: “Il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, è stato raramemente fuori dai problemi nei suoi 18 anni di carriera politica, ma le ultime accuse mosse contro di lui dagli inquirenti milanesi sembrano il problema peggiore che ha mai avuto fino a questo punto”. In una corrispondenza da Roma, il settimanale nota che le 800 pagine di imputazioni descrivono Berlusconi come “uno che passa il tempo libero come se fosse uno dei più sordidi imperatori romani”. L’Economist giudica “probabile” che il processo per il Rubygate si farà e richiama l’attenzione sul “linguaggio pericoloso” usato dal premier e dalla Lega Nord quando parlano di prepararsi a una “guerra totale”.

Anche il quotidiano progressista britannico Guardian mette l’accento sulla minaccia di “guerra totale” pronunciata dagli alleati di Berlusconi all’indirizzo di giudici, media, opposizione, mentre il conservatore Telegraph riferisce anche dell’altra vicenda emersa di recente, i presunti rapporti a pagamento tra il primo ministro e Sara Tommasi, “che prima lo chiamava ‘amore’ e poi lo ha accusato di abuso di potere”. Il Financial Times online, accanto all’articolo di cronaca, pubblica una mappa interattiva dal titolo “La politica e gli scandali di Berlusconi” dove si ripercorrono, dal 1994 ad oggi, le vicende del Cavaliere “perseguitato da una sequenza di casi giudiziari”.

In Spagna la vicenda è tornata sui principali quotidiani. El Pais si sofferma sulla reazione del premier e titola “Berlusconi: ‘i giudici sono uno schifo e infangano l’Italia'”. In Francia, la notizia è ripresa da Le Figaro che si chiede “se il premier affronterà i giudici”. Mentre per France Soir l’interrogativo è: “Berlusconi sarà presto giudicato?”.

Oltreoceano, la Cnn online ricorda che “l’accusa” per il caso Ruby “non è l’unica questione legale che sta affrontando Berlusconi” e osserva che, nonostante “il premier abbia superato due voti di fiducia negli ultimi mesi e il suo partito goda di un vasto supporto in Italia, gli scandali, uno stile di vita da playboy e una serie di gaffe ben pubblicizzate hanno esposto il premier al ridicolo. E ci sono segnali che gli italiani siano stanchi del costante focalizzarsi sulle sue faccende personali”. Il Boston Globe, in un editoriale dal titolo “Crimini, non giochi”, osserva che gli italiani non “hanno bisogno di essere puritani per decidere che Berlusconi non è adatto a governare”.

Nel resto del mondo, la notizia è in evidenza sul canale di news australiano Abc, sul sito della tv del Qatar Al Jazeera ed è riportata anche dall’agenzia ufficiale cinese Xinhua. Mentre in Sud America i principali quotidiani, dal Perù all’Argentina, si soffermano sul caso e in Brasile diversi media riferiscono che anche “il nome di Ronaldinho è coinvolto negli scandali di Berlusconi”. (Beh, buona giornata).

Share
Categorie
democrazia

Lo zio della nipote di Mubarak non se ne vuole andare e si auto-intervista al TG 1: che Ruby cuori!

http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-al-tg1-scossa-all-economia/61233?video=&ref=HREA-1

Share
Follow

Get every new post delivered to your Inbox

Join other followers: