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Lavoro Leggi e diritto

Quello che succede quando si manda al governo la destra: “Atto autoritario e illegittimo del ministro Matteoli impedisce lo sciopero del 4 marzo del trasporto aereo.”

(riceviamo e pubblichiamo)

Atto autoritario ed illegittimo del Ministro Matteoli mpedisce lo sciopero del 4 marzo del trasporto aereo

Dichiarazione di Fabrizio Tomaselli
Coordinatore nazionale SdL intercategoriale

Il 4 marzo i dipendenti Alitalia volevano e potevano scioperare perché non sono minimamente
soddisfatti per come stanno andando le cose nella nuova azienda. Buste paga incomprensibili, orari di lavoro
lasciati alla più completa discrezionalità aziendale, migliaia di colleghi in cassa integrazione o fuori
dall’attività perché precari, tutti senza alcuna certezza di lavoro.

Il contratto di lavoro sottoscritto da sindacati “compiacenti” è del tutto simile a quello di una società lowcost
con pochissimi aerei, nessuna chiarezza nei criteri delle assunzioni, una pervicace ed insolente
indisponibilità a tener conto di qualsiasi elemento che possa migliorare le condizioni di lavoro, anche quando
ciò non comporterebbe alcun costo aggiuntivo per l’azienda, l’insistente ed evidente violazione della dignità
individuale e collettiva di migliaia di lavoratori: questo è ciò che misurano i dipendenti della “nuova” Alitalia.

Il Ministro Matteoli, dopo una inutile e formale incontro tra le parti avvenuto nella serata di ieri, ha
emanato una ordinanza che vieta lo sciopero. Non esisteva alcun rilievo della commissione di garanzia e
quindi lo sciopero era assolutamente regolare.
Nonostante ciò il Ministro, forse per anticipare il disegno di legge del suo Governo che vorrebbe
impedire quasi del tutto lo sciopero nei trasporti, ha compiuto un atto che consideriamo
gravissimo, dal punto di vista formale, giuridico e politico.

Impedire uno sciopero regolare vuol dire infatti schierarsi apertamente dalla parte delle aziende e non
tener in alcun conto il punto di vista del lavoratore.
Un diritto sancito dalla costituzione viene così subordinato al voler di un Ministro che lo vieta
attraverso una semplice ordinanza. Un diritto costituzionale viene messo in soffitta perché il Governo ha
deciso che esso non ha più valore.

Se questo è il livello di libertà e di democrazia nel nostro Paese, allora abbiamo probabilmente
più di qualche problema e l’intero popolo italiano dovrebbe cominciare a preoccuparsi
seriamente per il proprio futuro.(Beh, buona giornata).
Roma, 30 Marzo 2009

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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