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Il “piano casa” potrebbe aiutare l’economia o la campagna elettorale del premier?

ROMA, 17 marzo (Reuters) – Il progetto di un piano casa annunciato dal governo potrebbe essere di stimolo all’economia ma la portata è incerta ferma restando l’esigenza che il provvedimento rispetti l’ambiente e i piani urbanistici.

Lo ha detto oggi il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nel corso di una audizione parlamentare.

Il governatore ha poi sollecitato la messa a punto di una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali pur prendendo atto dei interventi finora realizzati.

“Il governo ha anche annunciato di avere allo studio provvedimenti per facilitare l’ampliamento degli edifici residenziali e ridurre i contributi di costruzione. Modalità, contenuti e tempi di eventuali interventi non sono ancora noti. Una semplificazione degli adempimenti e una riduzione degli oneri potrebbe avere effetti di stimolo. La complessità della materia, la presenza di competenze concorrenti fra Stato e regioni, la necessità di congegnare l’intervento in modo da preservare ambiente naturale ed equilibrio urbanistico ne rendono però incerta la portata da un punto di vista congiunturale”, si legge nel testo pronunciato dal governatore.

Il governo porterà al prossimo consiglio dei ministri un pacchetto di misure sull’edilizia che dovrebbero prevedere anche un decreto legge. La possibilità di intervenire con decretazione d’urgenza sarà anche discussa oggi dal governo in un prenzo con il presidente della Repubblica.

Silvio Berlusconi ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di varare una legge quadro che consentirà di ampliare le abitazioni del 20% di cubatura e di abbattere, per ricostruire con un ampliamento fino al 30%, gli edifici vecchi. Il premier ha detto esplicitamente che preferirebbe agire per decreto. Il piano ingloba anche lo stanziamento di 550 milioni per l’edilizia popolare.

Secondo il presidente del Consiglio i lavori edilizi da slobbcare con il piano ammontano a circa 60 miliardi.

Sugli interventi a favore di chi perde o sospende il lavoro a causa della crisi in corso, Draghi ha detto: “Il governo ha esteso temporaneamente a gran parte delle tipologie di lavoratori atipici la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali; ulteriori miglioramenti sono stati definiti la scorsa settimana. Il finanziamento di questi interventi è stato di recente ampliato grazie all’intesa tra Stato e Regioni. Questi provvedimenti sono opportuni. Resta però l’esigenza di impostare fin da ora una riforma complessiva”.

Il governo grazie all’accordo con le Regioni ha stanziato 9 miliardi per gli ammortizzatori sociali per il biennio 2009-2010. (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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