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Che casino.

Pare che l’ex campione di boxe dei pesi massimi, Mike Tyson lavorerà in un bordello nel Nevada, lo stato americano che ospita Las Vegas, la città del gioco d’azzardo legalizzato. Sembra un barzelletta, ma la notizia viene data per vera. Morsicatore professionale di orecchie sul ring, ex detenuto ed ex vincente, indebitato fino al collo […]

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Pare che l’ex campione di boxe dei pesi massimi, Mike Tyson lavorerà in un bordello nel Nevada, lo stato americano che ospita Las Vegas, la città del gioco d’azzardo legalizzato.

Sembra un barzelletta, ma la notizia viene data per vera. Morsicatore professionale di orecchie sul ring, ex detenuto ed ex vincente, indebitato fino al collo (e che collo!), Tyson nel 2003 dichiara bancarotta, non essendo più in grado di far fronte ai debiti, che ammontano a 38 milioni di dollari, dopo aver dilapidato, pare, i 400 milioni guadagnati durante la sua carriera. Come dire che il sogno americano si è trasformato in un incubo da cui è difficile svegliarsi. Farà causa a Don King, il patron del pugilato americano per 100 milioni di dollari, ottenendo solo 14 milioni di risarcimento.

Tyson ci ha abituato negli ultimi tempi a stupire, ma sarebbe meglio dire infastidirci con le sue storie di sesso violento, a volte anche fasulle: un paio d’anni fa successe anche durante una sua visita in Italia. Ma questa volta l’ha fatta davvero grossa, accettando un lavoro in un bordello.

Forse è nei casini, dopo aver accantonato definitivamente l’idea di un ritorno alla grande sulla scena pugilistica mondiale. Fatto sta che Tyson avrebbe accettato la proposta di lavorare in un bordello di lusso della altrettanto famosa Heidi Fleiss, la cosiddetta “Madam Hollywood”, specializzata nel procurare prostitute d’alta classe a clienti miliardari per poi ricattarli minacciandoli di rendere pubblici i loro sfizi segreti. Pubblicò anche un libro sull’argomento.

Quello che non si capisce è con quale incarico è stato ingaggiato Iron Mike o forse si capisce: quello del midnight cowboy. Come dire, una carriera andata a puttane.

Tutto sommato è una storia triste: liberatosi dal suo protettore, Don King oggi si ritrova nelle grinfie di una mezzana. Non sapendo come farsi pubblicità, Heidi Fleiss ha scelto un testimonial, come succede molto spesso anche da noi quando nella pubblicità non si sa come accontentare i clienti.

Che casino: tutto il mondo è paese. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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