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Veltroni, sindaco tour operetor.

A Roma nel 2006 si è registrato un boom per il turismo con 23.620.813 presenze: ad annunciarlo e’ stato il sindaco Walter Veltroni. Sono 18.262.339 i visitatori che hanno alloggiato negli alberghi e 5.358.474 quelli che si sono fermati nelle strutture extra-alberghiere come bed and breakfast o ostelli. Veltroni ha sottolineato che si e’ passati […]

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A Roma nel 2006 si è registrato un boom per il turismo con 23.620.813 presenze: ad annunciarlo e’ stato il sindaco Walter Veltroni. Sono 18.262.339 i visitatori che hanno alloggiato negli alberghi e 5.358.474 quelli che si sono fermati nelle strutture extra-alberghiere come bed and breakfast o ostelli. Veltroni ha sottolineato che si e’ passati dai 13.476.205 di presenze negli alberghi del ’97 ai 18.262.339 del 2006 e l’obiettivo e’ “arrivare entro la fine del mandato a 20 mln”.

Il numero dei visitatori di una città è il termometro della sua vitalità. L’aumento della capacità di accoglienza è stata una delle felici intuizioni del Campidoglio.

L’ offerta di cultura e di intrattenimento è uno degli obiettivi strategici che il Comune di Roma ha saputo cogliere. E’ stata una politica che ha saputo offrire ospitalità turistica modulandola in diverse fasce di prezzo, dunque di età.

Lo slogan di una città della cultura e dell’accoglienze ha avuto la sua realizzazione. Con il vantaggio di aver spostato l’attenzione dei cittadini, e dunque degli elettori, al netto degli schieramenti partitici, dai mali cronici della città, verso un crescente orgoglio di appartenenza alla Capitale, capace di essere attrattiva di nuove energie. Non è stata solo un’operazione di facciata, le cifre parlano chiaro. Di questa politica ne ha beneficiato anche la qualità della vita dei romani.

C’è da augurarsi che questo circuito virtuoso contagi anche il modo di produrre e lavorare negli altri settori economici della Capitale. E che Roma, oltre che di turismo, possa presto essere meta preferita di capitali, di persone, di idee e di creatività, nell’impresa ma anche nelle idee.

Le nostre città devono, e certamente possono diventare luoghi effervescenti di cultura, di stimoli, di voglia di fare e di pensare. I dati resi noti dal Sindaco di Roma sono una importante buona notizia, dicono che il declino del Paese può essere arrestato e può svilupparsi l’idea stessa di una vigorosa controtendenza.

E’ un vantaggio competitivo che altri non hanno, neppure in Europa. Non sarebbe male imitare la Capitale, da parte delle altre città italiane, prima che lo facciano le altre città europee. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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