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Dichiarazioni stupefacenti.

Il ministro degli Interni propone l’antidoping agli studenti. I ragazzi potrebbero dover sottoporsi alle analisi “ad, esempio, dopo le interrogazioni”. Forse in caso di prestazioni “sospette”. E se lo studente dovesse risultare positivo, spiega Amato, dovrebbe scontarne le conseguenze. “Perderebbe punti. E chiaramente l’interrogazione non sarebbe valida”. Questo lo stupefacente ragionamento del ministro: “Noi oggi […]

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Il ministro degli Interni propone l’antidoping agli studenti. I ragazzi potrebbero dover sottoporsi alle analisi “ad, esempio, dopo le interrogazioni”. Forse in caso di prestazioni “sospette”. E se lo studente dovesse risultare positivo, spiega Amato, dovrebbe scontarne le conseguenze. “Perderebbe punti. E chiaramente l’interrogazione non sarebbe valida”.

Questo lo stupefacente ragionamento del ministro: “Noi oggi facciamo l’antidoping solo agli atleti. Perché non prevedere un uso più ampio di questo controllo e renderlo più sistematico, ad esempio all’uscita delle discoteche e a scuola?”.
Al convegno dell’Anci (l’associazione dei comuni) della Toscana sulla sicurezza, il ministro degli Interni Giuliano Amato lancia una nuova idea per combattere la droga: effettuare anche sugli studenti i controlli sull’assunzione di stupefacenti. Controlli finora riservati, appunto, esclusivamente agli atleti in gara. E’ una proposta che farà discutere, come sottolinea lo stesso ministro. “Bisogna pensare anche a cose del genere, anche se può apparire una cosa un po’ idiota”.

Una provocazione, ammette subito dopo. “Cose del genere, però, meritano di essere prese in considerazione. E poi, magari – spiega Amato – sostituite da altre”.

Ci pare molto “fumo” e niente arrosto. Un trip ultraproibizionista che porta solo al ridicolo. Su un problema serio.

Di questo passo, dovremmo fare l’antidoping ad ogni consiglio dei ministri, consiglio comunale, ad ogni riunione di partito, ai ogni convention aziendale, a ogni consiglio di amministrazione. E perché no, ad ogni esternazione nei talk- show. Ad ogni sentenza di tribunale, a ogni celebrazione di un matrimonio, ad ogni comizio, ad ogni cameriere quando ti presenta il conto, ad ogni barbiere (qui un emendamento dovrebbe prevedere l’antidoping prima del rasoio).

Cara, ti amo. Antidoping. Mamma ho fame. Antidoping. Vorrei un caffè. Faccia lo scontrino alla cassa e l’antidoping nel cesso.

Il ministro dice di essere stato molto impressionato da una inchiesta della tv: “Io spero che milioni di italiani – ha infatti concluso, commentando le immagini trasmesse dal TG1 l’altra sera – si siano raggelati davanti al servizio del telegiornale di Gianni Riotta.”

Scusi, signor ministro: quando ha visto il servizio delle Jene davanti al Parlamento, che facevano la prova “sudo-coca” che ha pensato? Ah, ci scusi: quello lo hanno censurato. A proposito, questo fatto non le è sembrato stupefacente? Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

2 risposte su “Dichiarazioni stupefacenti.”

Hai proprio ragione: non si accenna mai alla “classe” adulta. Quando si parla di disagio è sempre dei giovani e questi sono devianti, sregolati e drogati. Non si dice mai dell’enorme abuso di psicofarmaci – anche senza prescrizione medica – che fanno quelli in età 40-55.

E’ il medesimo atteggiamento del padre ladro, corrotto, ubriacone, violento, ecc, che pretenda virtù e rettitudine dal figlio …

Tornando quindi ( necesse est ) a quanto si diceva nell’ ultimo commento sulla televisione: perchè una TV che lancia continuamente “imput” sull’ eticità della violenza ( in tutti i serial, telefilm, ecc ) che “debilita” la logica e la critica costruttive ( in ogni notiziario, talk-show, ecc ), che inneggia al facile successo ( calciatori, veline, programmi mediaset in genere, ) e mi fermo…

Perchè ???
A chi conviene ???
C’è chi pensa che un tale condizionamento di massa sia progettuale e finalizzato, da una sorta di società sempre più “da grande fratello” di Orwelliana ispirazione…

Solo superficialità, solo decadentismo, o un vero e proprio progetto ben definito e ben studiato ???

Non so, sto valutando meglio le fonti, sono perplesso… un tale presupposto abbatterebbe anche l’ ultima, ancor minima fiducia nel genere umano ….

E però… però in questo discorso c’è una coerenza…
e ci sono dei riscontri…
una logica che non c’è in tutto il baillamme sociale e mediatico… dove sembra regnare sovrana l’ incoerenza e la destabilizzazione…

A meno che, appunto, non sia progettuale !
Cosa ne pensi, sinceramente ?

Bruno

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