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La quarta crisi colpisce anche Google: 300 posizioni eliminate, tagli del 40%.

(Fonte: Affari e Finanza-Repubblica)

Google, nonostante il fatturato sia calato per la prima volta nella sua storia del 3% rispetto all’ultimo trimestre, continua a investire nell’innovazione come riportato su Affari & Finanza di Repubblica del 27 aprile. Google Ventures, la nuova società di venture capital fondata dal colosso del motore di ricerca per scovare e finanziare aziende appena nate ma dal grande potenziale, ha messo a disposizione delle startup tecnologiche un fondo di 100 milioni di dollari. Tra i primi investimenti di Google Ventures c’è Pixazza, promotrice di una nuova tecnologia che permette di inserire pubblicità contestuali nelle immagini digitali.

Il fatturato globale di Google è calato rispetto allo scorso trimestre, dopo tre anni di crescita ininterrotta, ma il fatto è dovuto all’andamento economico generale e non a una debolezza specifica del business di Google: il reddito dell’azienda dipende dall’andamento della pubblicità online che risente a sua volta della contrazione generale dei consumi. Il settore della pubblicità on-line è in forte crisi e risente della situazione mondiale, anche colossi del calibro di Google incominciano ad avere problemi.

Se i risultati del primo trimestre 2009 sono comunque positivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+6%), confrontati con quelli dell’ultimo trimestre del 2008 mostrano un calo del 3%. E’ il secondo trimestre consecutivo in cui le entrate diminuiscono rispetto al precedente, una cosa mai successa a Google, che sta già riducendo il personale, con 300 posizioni eliminate. Anche le spese sono state ridotte del 40% e si sono attestate sui 263 milioni di dollari.

Le vendite pubblicitarie online, core business del motore di ricerca, si sono ridotte del 5%: detratte le commissioni dovute ai suoi partner web, nel primo trimestre Google ha totalizzato 4,07 miliardi di dollari di raccolta pubblicitaria, in linea con le aspettative degli analisti e con il trend negativo che caratterizza ultimante il settore dell’advertising.

Quello che preoccupa maggiormente è la diminuzione del valore ‘per click’ degli ads venduti da Google. Il motore di ricerca utilizza un sistema pubblicitario che paga i siti che espongono le pubblicità per ogni click che viene effettuato sui banner.

E sebbene i dati di Google mostrino che il numero di click da parte degli utenti sia addirittura aumentato rispetto allo scorso anno (+17%), a essere cambiato è il rapporto fra click e vendite. ‘Le persone cercano e cliccano sulle pubblicità come prima’ spiega Jeffrey Lindsay, senior analyst della Sanford Bernstein ‘ma se prima bastavano tra i 10 e i 15 click perché comprassero qualcosa, adesso sono tutti più cauti: e di click, prima di acquistare, ne servono in media 20.’

Come risultato, i prezzi per click degli ads di Google sono calati del 13% rispetto all’ultimo trimestre del 2008. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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