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Lavoro Leggi e diritto

Crepa, operaio crepa. Nell’Italia del 2009 morire sul lavoro è solo una semplice fatalità. Non un crimine.

Sono morti in tre nella grande raffineria Saras a Sarroch vicino a Cagliari. Il primo è caduto nel serbatoio intossicato dall’azoto; gli altri due hanno perso la vita perché volevano salvare il compagno. Dovevano pulire un serbatoio dell’impianto di desolforazione. I vapori letali non hanno lasciato scampo. Alla squadra apparteneva un quarto collega, Gianluca Fazio, intossicato anche lui, ma sopravvissuto: “Il primo ad entrare nella cisterna è stato Pierluigi Solinas, Gigi come lo chiamavamo tutti. Doveva controllare quali strumenti portare per iniziare il lavoro. Si è sentito subito male ed è cascato dentro la cisterna. Ho tirato la corda che lo legava ma non riuscivo ad estrarlo. Un operaio lì vicino ha chiamato gli altri due. Bruno – Bruno Muntoni – non ci ha pensato su ed è entrato ma i vapori hanno ucciso anche lui. Allora è toccato a Daniele Melis che ha indossato una maschera antigas e si calato nel serbatoio, ma è successo qualcosa e anche lui è morto”. Beh, buona giornata. (www.youtube.com/watch?v=e6-2ZyIiABk)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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