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Società e costume

La creatività salva la vita.

Quante volte avete visto filmati in tv che ritraggono motociclisti senza casco? Quante volte avete li avete visti sfrecciare davanti alla polizia municipale, senza che quelli manco se ne accorgono. Succede quasi tutti i giorni: nei servizi giornalistici che ritraggono scene di vita a Napoli, quello che colpisce è che si va in giro senza casco, senza problemi.

La legalità è fatta di cose piccole, infatti quando le cose piccole non vengono rispettate, né perseguite è il segnale che neppure le cose grandi vengono fatte rispettare. Questa è la storia di un napoletano che ha inventato un rimedio all’incuria e alla noncuranza: ha inventato un congegno che non fa partire il motorino se chi lo guida non ha il casco.
L’idea, geniale, si chiama Simotronic ed è grande come un pacchetto di sigarette. Una volta montato sul ciclomotore è impossibile mettere in moto il mezzo senza avere prima infilato il casco.

Il sistema di funzionamento è semplice: una volta indossato il casco, un sensore trasmette un segnale radio a una ricevente montata sul ciclomotore, che riconosciuto il codice consente l’accensione del motore.

“Il congegno – spiega Patrizio Loffredo, l’inventore – può essere utilizzato su qualsiasi mezzo a due ruote. Indirettamente serve anche da antifurto, dal momento che senza il casco del proprietario non è possibile avviare il motore”.

E’ una bella idea, perché è intelligente e socialmente utile. Adesso bisognerebbe si trovasse un sensore che quando un ragazzino viaggia senza casco fa licenziare il vigile che non lo ferma, e fa passare un brutto quarto d’ora ai genitori che non gli impediscono di avere comportamenti rischiosi per sé e per gli altri. Forse sarebbe meglio che poi piangere sul latte versato, strappandosi i capelli per il dolore di un figlio sul letto d’ospedale. Per non dire peggio.

La creatività è un bene prezioso. Se ne ricordino quelli che tanto la sottostimano, la sottopagano, la sottovalutano. E poi piangono sul latte versato dei loro insuccessi.

Forse bisognerebbe installare il dispositivo elettronico inventato da Patrizio Loffredo anche alle Agenzie di pubblicità: quando un cliente non si mette in testa che ci vuole una buona campagna, l’azienda si spegne. E non riparte fino a che non ammette che l’idea era buona. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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