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Il caso delle foto che il premier ha chiesto di bloccare: “Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell’aeronautica militare, tra di essi c’è il cantante Apicella.”

Dopo la denuncia dell’avvocato del premier Ghedini, il fotografo Antonello Zappadu è indagato
L’autore degli scatti: “In alcune ragazze forse minorenni. In altre in topless”
Alcune scattate all’aeroporto. Senatori Pd: “Cosa ci faceva Apicella sull’aereo di Stato?”
di GIOVANNI GAGLIARDI-repubblica.it

Sono in mano ai carabinieri di Cagliari le foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa organizzata da Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. A consegnarle spontaneamente ai militari nel pomeriggio è stato lo stesso fotografo Antonello Zappadu. Lo ha detto il fratello Tore, il quale ha riferito anche di una perquisizione dei carabinieri nella casa di Olbia dove Antonello Zappadu spesso risiede.

La decisione della Procura “fa seguito ad una esplicita richiesta che noi avevamo avanzato – dice il parlamentare del Pdl e legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini – e dovrebbe chiudere la vicenda, anche se naturalmente la decisione spetterà all’autorità giudiziaria”. Le foto (che non riguarderebbero solo la festa di Capodanno, ma anche altre in tempi diversi) sarebbero state scattate da una terrazza e non autorizzate secondo la procura di Roma. Un esposto è stato presentato da Berlusconi anche al Garante della Privacy.

Intanto il premier è tornato ad attaccare la stampa. “Tutti i giornali della sinistra fanno da scendiletto al Pd – ha detto nel corso di un intervento telefonico ad una iniziativa elettorale e Vicenza – siamo stati attaccati dall’opposizione con una campagna elettorale che ancora una volta si è basata sull’insulto, sull’aggressione personale, sulla giustizia ad orologeria, sulle calunnie volgari”.

Quanto alle foto, il sequestro è stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati, per violazione della privacy e tentata truffa, il fotografo Antonello Zappadu, autore delle immagini. Secondo quanto si è appreso, a denunciare Zappadu è stato Ghedini.

Il fotografo, mentre si recava al comando provinciale dei carabinieri di Cagliari ha spiegato che “le foto sono 200-300 e non 700, che è invece il numero più o meno degli scatti, molti dei quali poi cancellati”. Le immagini, ha detto, si possono dividere in tre serie e ha sottolineato che in quelle per le quali il Pm ipotizza la violazione della privacy, i volti dei soggetti sono stati alterati per renderli irriconoscibili.

“La prima serie, su cui mi sembra di capire si accentra l’inchiesta, riguarda una festa a Villa Certosa e i volti di tutte le persone, tranne quella del premier, sono stati alterati da pixel. Tra queste immagini vi sono alcune che ritraggono presenze che, a me, sono parse di minorenni. E a maggior ragione le ho rese irriconoscibili proprio per rispettare le norme sulla privacy e il codice di tutela dei minori”, ha detto Antonello Zappadu.

“La seconda serie – ha proseguito il fotografo – attiene a immagini scattate all’aeroporto Costa Smeralda, cioè in luogo pubblico e quindi senza alcuna violazione delle privacy. Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell’aeronautica militare, tra di essi c’è il cantante Apicella. Si tratta di arrivi, negli ultimi due anni, quasi settimanali, con sbarco il venerdì sera o sabato mattina e partenza lunedì”.

“L’ultima serie riguarda foto scattate nella zona di un residence, il Country di Porto Rotondo, e ritrae – ha concluso Zappadu – diverse ospiti di Berlusconi, alcune in bikini e topless. Anche in questo caso sono ricorso al pixel per cancellare i visi e renderle irriconoscibili”.

Poi, più tardi, il fratello e portavoce Tore, rettifica di non avere idea se le ragazze nelle foto fossero minorenni o meno. “Sono anche miope, come faccio a dirlo”, afferma con una battuta. “Ma se, come dicono i diretti interessati, in quelle immagini non c’è nulla, perché allora tanto clamore”, si chiede ancora Tore Zappadu.

In precedenza al Corriere della sera, il fotografo aveva detto che alcuni scatti erano stati fatti durante la vacanza dell’allora primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek e dalla sua delegazione, a Villa Certosa, nel 2008; altre che invece documentano eventi mondani che si sono svolti nella tenuta di Porto Rotondo. All’attenzione dei magistrati, una mail nella quale Zappadu, proponendo l’acquisto delle foto a Panorama per un milione e mezzo di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c’era un’altra proposta di acquistare il servizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e che motiva l’accusa di tentata truffa.

Ghedini: “Parole senza fondamento”. “Le dichiarazioni del fotografo Zappadu sono destituite di ogni fondamento”, dice Nicolò Ghedini, avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che preannuncia “iniziative giudiziarie”. “Le immagini fotografiche – afferma – ritraggono situazioni di assoluta normalità e non vi erano affatto minorenni, salvo che non si vogliano ricomprendere fra questi i giovanissimi figli del primo ministro Ceco, Topolanek e del suo seguito”.

Il Pd all’attacco. “Quali sono le leggi che regolano
l’utilizzo dei voli di stato? Esistono norme che ne dispongono l’utilizzo per spostamenti privati?”, chiedono i senatori del Pd Francesco Sanna e Paolo Nerozzi annunciando la presentazione di un’interrogazione al presidente del Consiglio “sull’utilizzo, testimoniato da alcune delle foto sequestrate dalla procura di Roma, – dicono i senatori – di un volo della Presidenza del Consiglio da parte del cantante Apicella per raggiungere villa Certosa”.

“Sulla base di quali leggi e di quali norme la Procura di Roma ha deciso di effettuare il sequestro anche delle fotografie fatte in luoghi pubblici dal fotografo Antonello Zappadu?”, incalzano altri due senatori del Pd, Albertina Soliani e Roberto Di Giovan Paolo, annunciando una interrogazione parlamentare al governo sulla vicenda del sequestro delle immagini. Rincara la dose Paolo Gentiloni: “Da sempre si cerca di trovare un equilibrio tra diritto di cronaca e tutela della privacy. In questo caso, tuttavia, nei confronti di un cronista sembra essersi scatenata una vera e propria caccia all’uomo. “Più che assistere ad un caso di tutela della privacy pare di trovarsi piuttosto di fronte all’introduzione del delitto di lesa maestà”. (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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