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La cultura fa più del calcio e della tv.

La situazione della cultura in Italia è stata fotografata dal quarto rapporto Federculture. I dati analizzati, quelli che riguardano il 2006, restituiscono l’immagine di un Paese ricco di stimoli culturali che tuttavia fatica a sostenere gli investimenti e a gestirli. Secondo il rapporto di Federculture, rispetto al 1998, le grandi città hanno ridotto in media […]

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La situazione della cultura in Italia è stata fotografata dal quarto rapporto Federculture. I dati analizzati, quelli che riguardano il 2006, restituiscono l’immagine di un Paese ricco di stimoli culturali che tuttavia fatica a sostenere gli investimenti e a gestirli. Secondo il rapporto di Federculture, rispetto al 1998, le grandi città hanno ridotto in media la spesa culturale del 61 per cento, mentre in Finanziaria è stato destinato al ministero dei Beni culturali lo 0,29 per cento del bilancio statale (nel 2002 era lo 0,35 per cento).

La cosa è totale in controtendenza, invece ,con la propensione alla spesa culturale delle famiglie: nel primo semestre del 2006, mentre i consumi in generale aumentavano dell’1,4 per cento, la voce cultura del bilancio familiare faceva un balzo avanti del 6,5 per cento. Su questo versante, straordinari i risultati del teatro: 14,5 per cento di presenze in più, con un aumento di spesa pari a un più 29,1 per cento. Non solo: le attività teatrali hanno superato quelle sportive. Sia per presenze (13.462.370 contro 12.695.538) sia per la spesa (più di 174 milioni di euro per il teatro contro più di 147 milioni per il calcio). Cresce anche il cinema (14,2 per cento), mentre sono in flessione concerti e balletti (rispettivamente -5,4 e -5,8 per cento).

I giovani tra i 14 e i 29 anni non solo fruitori, ma anche “creatori” di cultura. Secondo il rapporto di Federcultura, i ragazzi fanno incetta di mostre come di danza, di cinema, teatro o concerti. Ma si lamentano dei prezzi: secondo l’86,7 per cento una diminuzione del prezzo di biglietti sarebbe salutata con un’ulteriore crescita.

Nel 2006, periodo preso in esame dal Rapporto, si è registrato un incremento del turismo culturale: 22 milioni di stranieri hanno visitato l’Italia, con un aumento del 7 per cento rispetto all’anno precedente. “Regina” delle città d’arte resta Roma, che si aggiudica un primato da 18 milioni di visitatori e batte, per esempio la Berlino dei Mondiali.

Infine, la classifica degli eventi culturali che nel 2006 sono stati più apprezzati e seguiti: le Olimpiadi della Cultura di Torino (10-19 marzo) che hanno registrato quasi mezzo milione di presenze, la Fiera internazionale del libro con 300mila visitatori (sempre all’ombra della Mole, 4-8 maggio), il Festival della scienza di Genova e la Festa del cinema di Roma. Sul podio delle mostre più amate, “Gauguin e Van Gogh” a Brescia, “Antonello da Messina” a Roma, “Caravaggio e l’Europa” a Milano.

Sono brutte notizie per chi ha sempre creduto che agli italiani interessassero solo calcio e tv. Ne dovrebbero tener conto tutti: giornali, tv, politici. E forse anche chi fa la pubblicità. Magari, si potrebbero evitare figure da somari al Festival di Cannes. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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