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Finanza - Economia Media e tecnologia Pubblicità e mass media

Ecco una fotografia aggiornata della quarta crisi, la crisi dell’editoria che si aggiunge alla crisi energetica, alla crisi ambientale, alla crisi economica.

In Italia l’evoluzione recessiva ha determinato una contrazione significativa degli investimenti pubblicitari (-16,4% nei primi otto mesi del 2009) che ha interessato, seppur con differente intensità, praticamente tutti i mezzi.
La stampa, con un calo del 23,9%, è tra i settori più colpiti: i quotidiani a pagamento hanno registrato una flessione leggermente più contenuta (-20,2%), mentre più accentuata è risultata quella dei periodici (-28,8%) e dei quotidiani free press (-27,4%).
Anche la radio ha mostrato una diminuzione significativa (-15,8%), seppur meno grave di quella della stampa, mentre la performance resta positiva per internet la cui raccolta cresce del 6,2%.
In termini di tendenza, il calo degli investimenti pubblicitari rispetto all’esercizio 2008 si sta attenuando in corso d’anno; tuttavia tale evoluzione è dovuta al progressivo indebolimento degli investimenti registratosi nel corso del 2008 e non ad una ripresa del mercato.
Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato un andamento negativo, con una diminuzione del 6,5% per i quotidiani, del 7,2% per i settimanali e del 9% per i mensili (fonte ADS a giugno). Beh buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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