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Berlusconi e il bene del Paese.

“Andrò avanti per il bene del Paese”, lo dice da sempre il Presidente del consiglio. Lo dice ancora di più dopo la brutta avventura di piazza del Duomo.

Che cos’è il bene del Paese lo dicono i futuri progetti che sembra proparare: smontare la Costituzione e adeguarla alla Costituzione materiale; cambiare il sistema di elezione del Csm e quello della Corte costituzionale; riformare la giustizia separando le carriere dei magistrati inquirenti da quelle dei giudicanti; concentrare nella figura del premier tutti i poteri dell’Esecutivo e sancire che tutti gli altri poteri siano tenuti a collaborare lealmente con lui perché lui solo è l’eletto del popolo e quindi investito della sovranità che dal popolo emana.

Dunque, il bene del Paese non è uscire dalla crisi, il bene del Paese è tutto il potere nella mani di un uomo solo: Berlusconi.

Questo è quanto ci aspetta nel 2010. Democrazia avvisata, mezza salvata. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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