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Mentre il capo della Protezione Civile va in tv, e il capo del Governo lo benedice, oltre duemila persone stanno abbandonando le loro case nel centro in provincia di Vibo Valentia. Che frana!

(da corriere.it)
«Vado avanti e voglio ristabilire la verità. Ho fiducia nei giudici». Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ospite di Ballarò, poche ore dopo l’audizione alla commissione Ambiente della Camera. «Le dimissioni le ho annunciate cinque minuti dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, ma il governo le ha respinte e, fino a quando non saranno accettate, andrò avanti per svolgere il mio lavoro», ha specificato Bertolaso, che in precedenza aveva ottenuto anche il via libera da Silvio Berlusconi in un incontro nel pomeriggio: «Vai avanti, stai tranquillo e non preoccuparti», ha detto il premier secondo quanto si apprende da fonti governative. «Continua a lavorare» avrebbe aggiunto il premier, sottolinieando che il capo della Protezione civile potrà contare sull’appoggio dell’intero governo.

(da repubblica.it)
Oltre duemila persone stanno abbandonando le loro case nel centro in provincia di Vibo Valentia
dopo che ieri un intero costone della montagna che si trova a ridosso del centro è venuto giù
Calabria, evacuazione di massa a Maierato
Il sindaco: “La frana minaccia il paese”

MAIERATO (Vibo Valentia) – Sono stati evacuati tutti gli abitanti di Maierato, paese di 2.300 persone in provincia di Vibo Valentia, dopo che ieri un intero costone della montagna che si trova a ridosso del centro è franato mettendo in pericolo numerose abitazioni. La decisione è stata presa a scopo precauzionale dal sindaco, Sergio Rizzo, che ha definito lo scenario “apocalittico”. “La frana – ha detto il sindaco – minaccia una parte importante del paese e vista l’incertezza delle condizioni meteo abbiamo deciso di non rischiare”.

Le prime 300 persone sono state allontanate dalle loro abitazioni già ieri sera, ma da stamani è cominciato lo sgombero di tutto il paese. Gli sfollati saranno sistemati nella scuola di polizia e nel palazzetto dello sport di Vibo Valentia. Inoltre sono stati allestiti punti di raccolta in varie scuole dei paesi della provincia. “E’ impressionante – ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco- quello che abbiamo potuto vedere dall’elicottero. Adesso, però, bisogna capire la natura della frana e la sua evoluzione”.

E’ emergenza, comunque, in tutta la Calabria dopo giorni di pioggia incessante che ha provocato danni ingenti. Hanno dovuto lasciare le loro case, per la minaccia di smottamenti alcune famiglie a Mendicino (Cosenza) e a Gimigliano (Catanzaro), mentre proprio alle porte del capoluogo di regione, a Germaneto, i tecnici del comune e della Protezione civile stanno valutando la necessità di procedere allo sgombero di altre 30 famiglie da alcune abitazioni minacciate da un nuovo fronte franoso che ha già reso impraticabile una strada. Ad Acri e Castiglione Cosentino, in provincia di Cosenza, i vigili del fuoco hanno raggiunto alcune abitazioni isolate a causa di smottamenti che hanno ostruito le strade, mentre a Bisignano è in pericolo il Santuario dedicato a Sant’Umile la cui chiesa è stata dichiarata inagibile. Il bilancio degli smottamenti si aggiorna di ora in ora.

Nella sola provincia di Cosenza se ne contano ormai 180 con l’interessamento di 27 arterie tra provinciali ed ex statali completamente “off-limits”. A pagare lo scotto maggiore è la fascia che va da Aiello Calabro a Roggiano Gravina. Difficoltà anche per il Basso Ionio con interruzioni a Campana, Pietrapaola, Paludi. Nell’hinterland cosentino il discorso non cambia a Castiglione Cosentino, Zumpano, Rovito e San Pietro in Guarano.

Nel catanzarese, transito è bloccato sulle provinciali a Tiriolo, Gimigliano per i problemi di stabilità del ponte sul fiume Corace, Soveria Simeri e Guardavalle nella zona ionica del soveratese. Tempi lunghi si prospettano, invece, per il ripristino della strada Janò-Magisano che dal capoluogo conduce nella zona della Presila, chiusa ormai da quasi venti giorni per un vasto movimento franoso che minaccia due quartieri di Catanzaro.

Rubinetti a secco da ieri per diverse decine di migliaia di persone a Catanzaro e nell’hinterland costiero per la rottura della condotta idrica che alimenta per almeno due terzi l’acquedotto cittadino, dovuta alla piena del fiume Alli. Gli ospedali e le cliniche del capoluogo sono riforniti di acqua dalle autobotti della Protezione civile regionale. Anche a Cosenza una frana ha investito una condotta provocando disagi per la riduzione della portata nel centro cittadino. In Sila la neve ha raggiunto i tre metri di altezza.

I parlamentari Gentile e Pittelli, del Pdl, hanno chiesto la dichiarazione dello stato di calamità e l’intervento del governo. Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha convocato, per oggi, una riunione straordinaria dell’esecutivo sulle conseguenze del maltempo. In Prefettura è stata costituita un’unità di crisi che segue l’evolversi della situazione. (Beh, buona giornata),.

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