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Media e tecnologia Pubblicità e mass media

La quarta crisi: come dimostra il Gruppo Espresso, continuano le difficoltà degli editori italiani.

I ricavi netti consolidati del Gruppo Espresso ammontano a 886,6 milioni di euro, registrando una flessione del 13,5% rispetto all’esercizio precedente (1.025,5 milioni di euro). I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a 274,2 milioni di euro, mostrando una buona tenuta (-0,8% rispetto all’anno precedente), in un contesto di mercato in flessione.

In particolare, i ricavi diffusionali de la Repubblica mostrano un’evoluzione positiva (+1,4%), grazie al buon andamento delle vendite in edicola; la diffusione totale del quotidiano presenta,
invece, una flessione, interamente dovuta all’eliminazione o riduzione delle iniziative di distribuzione ad alto contenuto promozionale, il cui contributo ai ricavi era marginale.

I ricavi diffusionali dei quotidiani locali, così come la diffusione in numero di copie, sono in linea con quelli registrati nel 2008, riflettendo la buona tenuta del portafoglio di testate del Gruppo.
Infine, i periodici, che rappresentano meno del 10% dei ricavi diffusionali del Gruppo, mostrano una flessione del 7,4%, in linea con le tendenze di mercato.

I ricavi pubblicitari, pari a 496,9 milioni di euro, hanno registrato una riduzione del 18,3% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo fondamentalmente l’evoluzione generale dei mercati in cui
opera il Gruppo.

Nel settore principale per il Gruppo, quello della stampa quotidiana, la raccolta ha mostrato una flessione (-14,9%) sensibilmente inferiore a quella del mercato di riferimento; le quote di mercato del Gruppo, sia per i quotidiani locali che per la Repubblica, sono aumentate, riflettendo il progressivo miglioramento della performance della concessionaria. Da segnalare ugualmente la tenuta, in rapporto al mercato, della raccolta pubblicitaria su Radio Deejay (-6,7%) nonché la sostenuta crescita su Repubblica.it (+9,0%).

Infine, i ricavi dei prodotti opzionali sono scesi del 12,4% a 100,6 milioni di euro, andamento da considerarsi comunque positivo in quanto conseguito in un contesto di mercato che continua a registrare un trend significativamente negativo.

I costi operativi sono stati ridotti dell’11,9% rispetto all’esercizio 2008, avendo realizzato già nel 2009 risparmi per 97,6 milioni di euro grazie al piano di riorganizzazione aziendale che a regime prevede un decremento pari a 140 milioni di euro. Da notare che gli oneri straordinari legati alla realizzazione del piano sono stati interamente spesati nell’esercizio (31,7milioni di euro).

Il margine operativo lordo consolidato è pari a 106,7 milioni di euro, in flessione del 25,2% rispetto ai 142,5 milioni del 2008. L’impatto della drastica riduzione della raccolta pubblicitaria è stato compensato in misura significativa dalla riduzione dei costi.

Il risultato operativo consolidato è pari a 63,9 milioni (95,3 milioni nel 2008) e il risultato netto consolidato, scontando accantonamenti straordinari di natura tributaria per 11,4 milioni, ammonta a 5,8 milioni di euro (20,6 milioni nell’esercizio precedente).

L’indebitamente finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2009 è sceso a 208,2 milioni, dai 278,9 milioni di fine 2008; il saldo finanziario dell’esercizio è stato positivo per 70,8 milioni. L’organico del Gruppo a fine dicembre 2009, inclusi i contratti a termine, ammonta a 3.116 dipendenti, con una riduzione di 228 unità (-6,8%) rispetto alla chiusura del 2008 che riflette, anche
se ancora parzialmente, gli effetti dei piani di riorganizzazione avviati.

Il fatturato della Capogruppo è stato pari a 494,2 milioni di euro, -13,9% rispetto ai 575,4 milioni del 2008. Sul risultato operativo, che si è attestato a 22,1 milioni, in diminuzione rispetto ai 37,9 milioni nel 2008, ha influito la flessione dei ricavi pubblicitari solo in parte compensata dalle misure di contenimento costi adottate. Il risultato netto è stato pari a 30,4 milioni (49,5 milioni di euro nel 2008).

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione
Non si rilevano eventi significativi successivi alla chiusura dell’esercizio. L’evoluzione del quadro macro-economico nel corso del 2010 resta caratterizzata da scarsa visibilità; in tutti i casi, le aspettative di debole crescita dell’economia italiana, e perciò dei consumi interni, non consentono di prevedere una netta ripresa degli investimenti pubblicitari.

Pertanto, malgrado la tendenza positiva registrata dalla raccolta pubblicitaria del Gruppo nel corso dei primi mesi del 2010, le prospettive sull’anno restano incerte. In questo contesto, comunque, il Gruppo raccoglierà ulteriori e significativi effetti positivi dal piano di riduzione dei costi nonché dal nuovo impulso dato all’attività della concessionaria, che sta
consentendo di registrare un recupero di competitività nel mercato pubblicitario.

Infine, il Gruppo è impegnato nella realizzazione di un intenso piano di sviluppo editoriale sui nuovi media, che comporterà una sempre maggiore distribuzione dei propri contenuti attraverso tutte le nuove piattaforme.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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