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Attualità

Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasato.

 

Pare che una dose di cocaina costi 10 euro al dettaglio. Ci spiegano che è la legge della domanda e dell’offerta. L’offerta è aumentata in misura logaritmica per via della sopraproduzione della materia prima, prodotta in Afghanistan. Dunque, i prezzi al consumo sono crollati. Ve lo ricordate l’Afghanistan?  Bisognava  togliere il burka alle donne, catturare bin Laden, portare in tribunale il mullah Omar. In definitiva, bisognava esportarvi la democrazia. Invece importiamo cocaina a buon mercato. Complimenti a quegli invasati dei neo-cons made in Usa e le loro teorie sugli stati canaglia. Bel colpo.

L’altro giorno un pensionato incensurato è stato freddato a colpi di pistola alle nove di mattina per strada, in una delle città del sud d’Italia nella quale giorni prima erano stati inviati cinquecento poliziotti in più e quattrocento militari. Pare fosse un lontano parente di un collaboratore di giustizia, che aveva fatto i nomi di una famiglia camorristica. Ottimo esempio di come si è pensato di affrontare il problema della sicurezza nelle città italiane.

Pare che un vigile urbano di Parma, coinvolto nell’inchiesta per il pestaggio di uno studente ganese, abbia detto ai giornalisti che il cazzotto che avrebbe colpito all’occhio il giovane Emanuel sia partito “accidentalmente”. Cose che succedono quando si toglie la sicura ai pugni.

Un ragazzotto, abitante della borgata romana nella quale è stato pestato un cittadino cinese inerme, ha detto di fronte alla telecamera di una emittente televisiva che lui non è razzista, sono loro che puzzano e ci rubano il lavoro. Figuriamoci se fosse stato razzista. Per fortuna il ministro degli Interni ci ha rassicurato: sono episodi isolati: uno a Genova, uno a Roma, uno a Ciampino, uno a Parma, un paio a Milano………….

Il movimento del ’68 ebbe la sua causa scatenante nelle università italiane, grazie alle circolari dell’allora ministro Guy. Anche il ’77 esplose negli atenei e nei licei per via di una certa circolare firmata dall’allora ministro Malfatti. L’attuale ministro dell’istruzione ha superato i suoi predecessori: è riuscita a fare incazzate d’un colpo solo studenti, genitori, professori e bidelli. Pare che trecentomila manifestanti siano sfilati a Roma, dietro uno striscione su cui era scritto “non è che l’inizio”. Cominciamo bene!

E’ stato trasmesso in tv uno spot  contro la violenza negli stadi a firma del ministero degli Interni. Il plot si svolge mettendo in sequenza scene di gioco e episodi di violenza. Alla fine c’è scritto che i tifosi violenti sono dei vigliacchi, testualmente. Ma che si fa così? Si insultano i destinatari del messaggio? Mah. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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