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Quei fantastici ragazzi del 14 dicembre che hanno riportato l’Italia in Europa.

Nel giorno in cui la politica ha tradito il Paese, migliaia di ragazzi hanno attraversato la Capitale, si sono scontrati con la Polizia, hanno segnato la distanza con la Politica.

La Capitale, la Politica, la Polizia: gli sconfitti del 14 dicembre 2010 a Roma, ma anche a Milano, a Palermo, a Bari, ovunque in Italia.

Uomini della Guardia di Finanza che a Roma sono stati mandati allo sbaraglio contro i manifestanti, invece che contro gli evasori fiscali: una metafora dell’Italia in metastasi berlusconista. Il nemico era nei Palazzi che dovevate proteggere.

Uomini del Corpo forestale dello Stato, che invece di catturare gli inquinatori, sono stati mandati contro gli inquinati dalla crisi economica è stato un ossimoro della propaganda berlusconista. Il nemico era nelle persone che avevano appena terminato la pantomina della fiducia al governo.

Uomini delle Forze dell’Ordine, poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco traditi dal loro ministro di riferimento, mandati allo sbaraglio contro ragazzi e ragazze che urlavano la verità: voi menate noi che vi diciamo che è il governo che ha menato voi. E poliziotti e carabinieri lo sanno, lo sanno chi ha tagliato i fondi alla “sicurezza”.

La Politica ha tradito i cittadini: le sue alchimie, i soldi del patron, la mediocrità umana e politica degli eletti col sistema elettorale tanto caro al CEO ( chef executive officer) del Governo hanno fatto flop. Che il CEO salvi il culo, e a culo tutto il resto.

La Capitale, teatro della protesta degli studenti, dei metalmeccanici, dei terremotati de l’Aquila, delle donne “vulcaniche” di Napoli ha vissuto il fallimento della Politica: chi credeva a una via di uscita artificiale dallo scontro sociale è stato sconfitto.

Chi ha pensato “ghe pensi mì” non ha ancora capito quello che lo aspetta. Fini e Berlusconi sono risultati meno comici dei fratelli De Rege, più grotteschi dei gemelli dei loro rispettivi polsini.
Roma è stata come Atene, come Parigi, come Londra.

Quei fantastici ragazzi del 14 dicembre hanno riportato l’Italia in Europa.

Berlusconi, Fini, Casini, Bossi, Rutelli, e purtroppo Bersani e Vendola abitano in un altro secolo.

Non capiscono che se la Politica non è in grado di fornire una guarnizione alle tensione sociali, non è Politica. E solo semplicemente, tristemente rendita di posizione di potere.
Quei fantastici ragazzi del 14 dicembre a Roma hanno rimesso a posto le lancette della Storia.
E’ il momento di sincronizzare gli orologi. Beh, buona giornata.

p.s.: In un bar del centro di Roma, entra verso le 19 una ragazza, che conosce la cassiera e che evidentemente è una commessa di un negozio vicino. Dice la cassiera: ammazza che casino oggi. Dice la commessa: aho, hanno fatto un casino, macchine a fuoco, hanno pure bruciato un mezzo della Guardia di Finanza. Eppoi ‘na banca, l’hanno sporcata di vernice. Pure il bancomat. Dice la cassiera: però non si fa così. Risponde la commessa: chettedevodì, aho, la ggente non ce la fa più.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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