Categorie
Attualità Leggi e diritto

Gli scontri del 14 dicembre e la memoria troppo corta del sindaco Alemanno.

(fonte: repubblica.it)

Non sono solo i magistrati ad essere risentiti: “Evidentemente il sindaco ignora che nel nostro paese esistono principi e garanzie costituzionali, prima fra tutte la presunzione di innocenza, irrinunciabile baluardo del cittadino”, afferma in un comunicato la Camera penale di Roma. In un documento, l’organo di rappresentanza dei penalisti capitolini esprime “sconcerto e preoccupazione” per le dichiarazioni del sindaco. “Il loro contenuto – si legge nell’atto – evidenzia una concezione della Giustizia da stato di polizia, fondata sul principio del capro espiatorio. Chi è stato arrestato deve rimanere in carcere ed essere condannato duramente e subito, anche senza processo”.

“Questa concezione della giustizia penale – prosegue la Camera Penale – non ci appartiene e non appartiene alla nostra Repubblica. La Camera Penale di Roma ha una memoria più lunga e ricorda le tante vicende di cittadini arrestati, processati ed infine assolti; vicende che anche il sindaco Alemanno dovrebbe ben rammentare, considerato che, come scrivono oggi i quotidiani, in un non troppo lontano passato lui stesso si è trovato appunto ad essere arrestato, processato ed assolto per atti di ‘violenza politica’. Sarebbe interessante sapere come la pensava in quelle occasioni…”. (Beh, buona giornata).

Share this nice post:
Share this nice post:
Share and Enjoy:
  • Print
  • Digg
  • StumbleUpon
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Yahoo! Buzz
  • Twitter
  • Google Bookmarks
Share

Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Follow

Get every new post delivered to your Inbox

Join other followers: