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Finanza - Economia

Finché c’è crisi c’è speranza (per Berlusconi&Figli).

di R.Pol.-ilmessaggero.it

Gli affanni della crisi economica, in tutta evidenza, non toccano la famiglia di Silvio Berlusconi, che ha incassato a fine gennaio un dividendo di 174,5 milioni di euro dalle società che controllano il 100% di Fininvest. Si tratta in questo caso di ricavi personali, o meglio ripartiti tra il premier e i suoi figli. In particolare Silvio Berlusconi ha incamerato quasi tutto l’utile delle holding Prima, Seconda, Terza e Ottava (a lui intestate): si tratta di 127,5 milioni sui 129 risultanti dal bilancio annuale al 30 settembre 2010. Tuttavia in ragione di alcuni intrecci azionari tra queste holding l’assegno che materialmente il Cavaliere ha messo in tasca ammonta a 118 milioni di euro, in lieve calo rispetto allo scorso anno.

Le holding che controllano Fininvest sono in tutto sette. Le altre tre sono intestate ai figli. Marina Berlusconi è titolare della holding Quarta e ha incassato un dividendo di 12 milioni. Di Piersilvio è la holding Quinta, che ha deciso di ritirare «solo» 5 milioni accantonando oltre 11 milioni di profitti residui nelle riserve straordinarie. Ai tre figli di Veronica Lario – Barbara, Eleonora e Luigi – appartiene infine holding Quattordicesima e per loro è stato staccato un assegno di circa 10 milioni a testa.

Fin qui il denaro ”in contante” che il Cavaliere e i figli si sono distribuiti. Ma le holding sono un cassaforte molto capiente, che contiene un tesoro accumulato negli anni. Basti pensare che le quattro società personali di Silvio Berlusconi dispongono, secondo i dati certificati, di 544 milioni di euro tra titoli e liquidità. Come per i figli Marina e Piersilvio, le attività in conto titoli del presidente del Consiglio sono gestite in prevalenza dalla banca svizzera Arner. Mentre invece la liquidità è depositata presso conti del Monte Paschi di Siena ed è legermente calata nell’ultimo anno da 152,3 a 144,7 milioni. Il patrimonio netto delle quattro holding del capofamiglia ammonta a 679 milioni, anch’esso in flessione rispetto ai 686 milioni del 2009.

La holding Quattordicesima, partecipata dai figli più giovani del Cavaliere, è stata nel 2010 la più dinamica nel settore degli investimenti, avendo acquistato partecipazioni anche in una società specializzata nei software dedicati ai sistemi fieristici. Ovviamente l’asset principale della holding resta la Fininvest, che ha consentito un utile di 42 milioni per il 2010. La Quattordicesima ha messo insieme negli anni 339 milioni tra liquidità e riserve. Ma tra i figli di Berlusconi chi ha accantonato più riserve, almeno attraverso le holding di famiglia, è Piersilvio che vanta oggi un portafoglio di 213 milioni. (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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