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Attualità Finanza - Economia

Meno stato più mercato? Basta non sia lo Stato del Vaticano.

Marcia laica degli indignados spagnoli contro la Gmg, Giornata Mondiale della Gioventù che si tiene in questi giorni a Madrid, dove e’ atteso l’arrivo del Papa.
La protesta nasce contro le ingenti somme di denaro che verranno investite nell’evento, nonostante la grave crisi economica. 

Si calcola che il costo complessivo sia di oltre 50 milioni di euro, a cui andranno ad aggiungersi le spese riguardanti polizia e servizi di sicurezza.
“Il tuo zainetto lo pago io, mettici i preservativi” ha gridato una indignada a un Papa boy.
” Zero delle mie tasse al Papa” era scritto su un striscione.

Gli indignados giudicano “scandaloso” che il governo “contribuisca con 25 milioni di euro alla visita del Papa e alla celebrazione di un atto confessionale, concedendo esenzioni fiscali alle grandi imprese che si sono impegnate con altri 25 milioni”.

In Italia come e’ noto abbiamo lo stesso problema, ma non abbiamo ancora indignati che lo gridino nelle piazze.
La Chiesa cattolica costa ai contribuenti italiani almeno quanto costa la politica. Oltre quattro miliardi di euro all’anno, tra finanziamenti diretti dello Stato e degli enti locali e mancato gettito fiscale.

Con 4 miliardi di euro all’anno, per i prossimi anni quanti servizi sociali si potrebbero salvare dalle forbici di Tremonti? Quanti precari si potrebbero stabilizzare? Quante pensioni minime si potrebbero innalzare? Quanti stipendi aumentare? Quante ricerca scientifica rifinanziare? Quanta cultura valorizzare?

Sono domande retoriche. Infatti, meno stato più mercato va bene per tutti meno che per lo Stato del Vaticano. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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