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Attualità Popoli e politiche

La protesta dei migranti si salda alla protesta dei cittadini di Lampedusa. Clamoroso fallimento delle politiche sull’immigrazione del governo.

da repubblica.it

Fuga di massa dal centro di prima accoglienza tra gli applausi dei residenti a Lampedusa. Tutti i migranti ospiti del Cpa (Centro di prima accoglienza) poco dopo le 10 hanno forzato i cancelli d’ingresso, sono riusciti ad aggirare i controlli delle forze dell’ordine e sono fuggiti. Oltre mille si sono diretti in corteo verso la piazza del municipio di Lampedusa gridando slogan: “Libertà, aiutateci”. Gli extracomunitari hanno sfilato lungo la strada senza essere bloccati dalla polizia che li ha, invece, affiancati lungo il percorso senza intervenire.

Gli oltre mille immigrati sono arrivati davanti al municipio accolti dagli applausi dei lampedusani. Gli extracomunitari gridano “Libertà” e “Grazie Lampedusa” e chiedono di poter lasciare il centro, di essere trasferiti nei centri di permanenza temporanea (Cpt) di Brindisi e di poter raggiungere le loro famiglie, molte delle quali sono in Francia, in Germania e nel Nord Italia.

Sul palco allestito nella piazza, a dare il benvenuto ai migranti c’è l’ex sindaco Totò Martello, leader del comitato che si oppone alla realizzazione di un nuovo centro nell’isola. Nello stesso momento i residenti avevano infatti cominciato una nuova giornata di protesta con presidio davanti al municipio per consegnare le schede elettorali contro la realizzazione di un nuovo centro di identificazione ed espulsione (Cie) degli immigrati progettato dal ministero dell’Interno.

“Non vogliamo tornare nel cpa. Noi restiamo qui”. Centinaia di migranti fuggiti dal centro, riuniti in piazza insieme ai cittadini, si rifiutano di tornare nella struttura di accoglienza. L’ex sindaco Martello li invita a rientrare. “Siamo insieme a voi – dice – vogliamo che vi trasferiscano negli altri centri italiani, ci batteremo perchè possiate lasciare Lampedusa, ma ora dovete rientrare nel centro”. I migranti, però, continuano a ribadire che non lasceranno la piazza e che la loro protesta sarà pacifica.

La fuga dal Cpa è l’epilogo di giornate di tensione che hanno interessato la struttura dove sono stipate 1.300 persone a fronte di una capienza di 800 posti. Già all’alba si era registrata la fuga di circa 300 immigrati. Polizia e carabinieri avevano immediatamente avviato posti di blocco per rintracciare tutti i fuggitivi. Anche ieri alcuni migranti si erano allontanati dal centro, ma erano stati poi rintracciati dalle forze dell’ordine e fatti rientrare.

Gli immigrati lamentano di essere trattati “in modo poco dignitoso”. “Abbiamo freddo – dice un africano giunto a Lampedusa dalla Tunisia – io ho bisogno dell’insulina, ma non ce n’è. Siamo qui da oltre 30 giorni”.

I residenti protestano invece contro le scelte del Viminale. Dopo il corteo e il sit-in davanti al centro di prima accoglienza organizzati ieri, giornata di sciopero generale, questa mattina i cittadini si sono dati appuntamento davanti al municipio. Ieri sera, durante una seduta straordinaria del consiglio comunale, si era dato vita a un coordinamento per pianificare le ulteriori iniziative di protesta.  (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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