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Popoli e politiche

“Se volete andare in pellegrinaggio nei luoghi dove è nata la Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei lager dove furono sterminati” (Piero Calamandrei). Beh, buon 25 Aprile a tutti i lettori.

(Fonte: Rainews24)
Venticinque aprile, festa della Liberazione. Sessantaquattro anni dopo, l’Italia celebra ancora una volta la storica data che nel 1945 che segnò la fine dell’occupazione nazifascista. Una festa segnata quest’anno dalla tragedia del terremoto che il 6 aprile ha sconvolto l’Abruzzo, provocando quasi 297 morti. Proprio per questo che si svolgerà ad Onna – il paese simbolo del sisma, con 40 morti su 250 abitanti – una delle celebrazioni più significative alla presenza sia del premier Berlusconi sia dei leader dell’opposizione Franceschini e Casini.

Napolitano all’Altare della Patria
Come di consueto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano deporrà una corona d’alloro all’Altare della Patria, dove sarà accompagnato dal presidente del Senato Schifani e da quello della Camera Fini, oltre che dal premier Berlusconi e dal ministro della Difesa La Russa. Nella capitale è in programma anche la tradizionale manifestazione organizzata da Associazione nazionale partigiani, che partirà da Porta San Paolo e si concluderà a piazza Vittorio. Non ci sarà il capo dello Stato che, subito dopo l’omaggio al Milite Ignoto, si recherà al sacrario militare di Monte Lungo, dove sono raccolte le salme di 974 caduti della II Guerra Mondiale, che persero la vita tra il 1943 e il 1945. L’omaggio di Napolitano sarà al sacrificio di tutti coloro che sono morti per la Liberazione, così come il presidente della Repubblica ha spiegato oggi, nel suo discorso durante le celebrazioni ufficiali al Quirinale.

A Milano in piazza la sinistra e Formigoni
Nel capoluogo lombardo è in programma la grande manifestazione nazionale, con un corteo che partirà alle 14,45 dai bastioni di Porta Venezia per concludersi in piazza Duomo. Già annunciate le presenze di Dario Franceschini, Niky Vendola e Roberto Formigoni. Dal palco parleranno invece il segretario della Cgil Guglielmo Epifani e il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Non è escluso che alla manifestazione possa partecipare anche qualche esponente della maggioranza, oltre al presidente della Regione.

Le celebrazioni sui luoghi del terremoto
A Onna, paese simbolo del terremoto alle porte dell’Aquila, l’11 giugno del 1944 17 persone furono trucidate dai nazisti. A ricordarle ci saranno in mattinata, il premier Silvio Berlusconi, il segretario del Pd Dario Franceschini e quello dell’Udc Pier Ferdinando Casini. È prevista anche la partecipazione di alcuni funzionari dell’ambasciata tedesca: dopo il sisma infatti la Germania si è offerta di ricostruire il paese. Sarà la prima volta, da quando è entrato in politica, che Berlusconi scenderà in piazza in occasione della festa della Liberazione

A Marzabotto il corteo per non dimenticare
Due le manifestazioni in Emilia Romagna: quella in programma a Marzabotto, teatro di un’altra strage nazista, dove ci sarà Pierluigi Bersani, e quella a Gattatito, in provincia di Reggio Emilia, dove c’è la casa dei fratelli Cervi. Per il Pd ci sarà Anna Finocchiaro. Beh, buona giornata.

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