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“Mangano eroe? Così Dell’Utri manda messaggi ai boss in carcere”.

Ciancimino Jr: “Mangano eroe? Così Dell’Utri manda messaggi ai boss in carcere”-blitzquotidiano.it
“Mangano eroe? Un messaggio al popolo di Cosa nostra”. Non ha dubbi il pentito Massimo Ciancimino che, in un’intervista al quotidiano La Stampa commenta la sentenza della Corte di Appello di Palermo che ha condannato il senatore Marcello Dell’Utri a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Per il figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, quando Dell’Utri ribadisce che Mangano è un eroe si rivolge ai mafiosi in carcere, come ad esortarli a non mollare. Gli dice, insomma, “siete dei martiri”.

Ciancimino Jr a quel processo avrebbe dovuto testimoniare e raccontare proprio dei rapporti tra Dell’Utri e la mafia, ma la richiesta del Procuratore Gatto di interrogarlo è stata respinta dai giudici. Ciancimino spiega: “La mia deposizione sarebbe stata ininfluente ai fini della decisione finale. Mio padre sapeva dei rapporti di Dell’Utri con la mafia da molto prima del 1992 e di questo ho lasciato documentazione alla Procura di Palermo che ne ha accertato l’autenticità”.

Il senatore, intanto, ha fatto sapere di apprezzare i silenzi di Ciancimino senior. Il figlio, senza scomporsi, risponde: “Io ho voluto denunciare i silenzi di mio padre perché volevo essere un altro esempio per mio figlio”. (Beh, buona giornata)

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Save the Private Silvio: Dell’Utri cerca un diversivo per distogliere l’attenzione dall’amico Silvio, nei guai con la moglie e con il consenso elettorale (soprattutto dei cattolici, duemilioni dei quali potrebbero non più votare il Cavaliere).

“Le veline laureate e preparate politicamente sono di gran lunga più apprezzabili di alcune telegiornaliste che non conoscono l’italiano”. Ma soprattutto Benito Mussolini non fu “un dittatore spietato e sanguinario”, perse la guerra perchè fu “troppo buono”, fu “blando” sulle leggi razziali e, infine, i repubblichini furono “i partigiani di destra”, perché lottarono per un ideale. Sono alcune delle dichiarazioni del senatore del Pdl Marcello dell’Utri, intervistato da Klaus Davi per il programma Klauscondicio. Dell’ Utri cerca un diversivo per distogliere l’attenzione dall’amico Silvio, nei guai con la moglie e con il consenso elettorale. I vecchi trucchi funzioneranno ancora? Riuscirà il Cavaliere a riconquistare la fiducia di un paio di milioni di elettori cattolici, per niente ben disposti ad accettare l’idea di un secondo divorzio dell'”unto del Signore”? Beh, buona giornata.

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