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3DNews/SE IL MAGGIORITARIO VA IN EDICOLA

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di Riccardo Palmieri

Ma la democrazia è uno spreco ? Può essere tagliata per mancanza di fondi ? O è un privilegio che si può esercitare solo con certi numeri ? Sì, forse si. E’ questo quello che sembra dire il governo Monti alle oltre 100 testate e ai 4000 lavoratori che perderanno il posto se saranno confermate le misure previste per azzerare i contributi diretti all’ editoria. La ragione di questa legge, che ricalca un principio vigente in tutta Europa, è semplice : si deve permettere anche a chi ha pochi mezzi di poter esprimere il proprio punto di vista. Nessun privilegio, questo si chiama pluralismo, è uno dei pilastri della democrazia. E siccome la Costituzione dice che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli morali e materiali che impediscono tale esercizio di libertà collettive, ecco che il principio diventa una legge. E poi di questa legge si è fatto un abuso tale, da Lavitola a Ciarrapico, da disgustare molti. Ma ciò non toglie che il principio e la sua applicazione materiale ( finanziare le idee OGGI minoritarie, per consentire di diffondersi ) siano sacrosanti. Che i controlli e le selezioni per gli aventi diritto debbano essere tali da non potersi aggirare più, è ugualmente sacrosanto.

Ma che punti di vista come quello del Manifesto o dei Verdi, o dei giornali cattolici, ma anche dei leghisti o di Storace, debbano essere tagliati finanziariamente per ragioni di bilancio non solo è ingiusto, ma è anche controproducente per il bilancio stesso. Solo per gli ammortizzatori sociali ( cassa integrazione in testa ) che entrerebbero in vigore automaticamente per i prossimi 2 anni, lo Stato spenderebbe più delle poche decine di milioni con cui si può integrare il fondo tagliato e ridare un minimo di prospettiva a tutto il settore.

Perciò, non è un problema di soldi ma di volontà politica. Malinconico , nuovo responsabile del dipartimento, ha questo compito: farci capire se il nuovo governo vuole applicare la ricetta Berlusconi, o invece dare un segnale di cambiamento. Qui non c’entrano i conti, questa è una scelta politica.

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