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Speriamo che piova.

Claudio Scajola è il nuovo presidente del Copaco. E’ stato eletto oggi all’unanimità nel corso della prima riunione del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi segreti. Il diessino Massimo Brutti è stato eletto vicepresidente ed Emanuele Fiano, dell’Ulivo, è stato eletto segretario. Anche Brutti e Fiano sono stati eletti all’unanimità. Scajola vanta una onorevole, breve ma significativa presenza nel governo Berlusconi come Ministro dell’Interno. Può vantare l’operato delle forze dell’ordine durante il G8 di Genova: con l’ausilio di importanti esponenti di An, tra cui la fulgida presenza del vice primo ministro, on. Gianfranco Fini, che andavano e venivano nelle sale operative della Polizia e dei carabinieri, la gestione dell’ordine pubblico fu esemplare. Piazza Alimonda, la caserma Bolzaneto, la scuola Diaz sono i luoghi di un testimonianza imperitura. Claudio Scajola si è ulteriormente distinto in un’affermazione lusinghiera nei confronti di Marco Biagi, ucciso dalle nuove Br a Bologna. A proposito della richiesta ignorata di una scorta per Biagi, Scajola disse che Biagi era niente altro che un “rompicolglioni” ( testuale). Dopo un breve pausa, lo Scajola rientrerà nel governo Berlusconi bis. In un momento, quanto meno “delicato” del rapporto tra i servizi segreti e l’ordinamento democratico del paese, di cui alle recenti inchieste sull’operato del Sismi, in ordine al rapimento di Abu Omar, la nomina di Claudio Scajola a presidente del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi segreti assume un significato di grande rilevanza metereologica: un colpo di caldo della attuale maggioranza, per il momento inspiegabile, come il il colpo di testa di Zidane a Materazzi. Speriamo che piova.

Beh, buona giornata,

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