Categorie
Pubblicità e mass media Società e costume

Milano, Anno XVII dell’Era Videocratica.

(pubblicato su 3DNews-Terra)

Gabriele Paolini e’ uno che farebbe di tutto pur di apparire. La sua tecnica e’, appunto, apparire alle spalle del “nostro inviato” in diretta tv e fare qualcosa che attiri l’attenzione su di se’.

Così facendo, ovviamente, oltre che l’attenzione dei telespettatori, attira le ire degli addetti ai lavori. A chiunque sia capitato di assistere a una performance del Paolini, e’ successo di subire una sensazione da cortocircuito celebrale, come quando l’acqua della doccia diventa fredda, o nel caffè ci sia finito il sale, anziché lo zucchero.

Paolini e’ un guastafeste professionale: ci sbatte in faccia che la tv e’ fasulla. Intendiamoci, noi lo sappiamo che tutto quello che vediamo in tv non e’ sempre vero, giusto, condivisibile.

Fatto sta che Paolini in tv svela il trucco che ognuno di noi e’ disposto a concedere a se stesso, cioè ci fa vedere che quello che sappiamo benissimo: che la tv e’ bugiarda.

Lo accettiamo se si tratta di un telefilm, di un quiz, di un reality. Poi, pero’ ce ne dimentichiamo davanti al tg. E, zac!, arriva Paolini e rompe le uova nel paniere di chi aveva preparato tutto perché tutto sembrasse irresistibilmente vero.

In questi anni la tv ha reso possibile un primo ministro con i tacchi, il cerone e il riporto posticcio alla Mascagni. Vi pare possibile lasciar correre che il Paolini si presenti in tv e dica che il premier usa la pompetta? E che poi osi farsi fotografare mentre da’ fuoco a una gigantografia fotografica di Berlusconi?

Il Prefetto di Milano ha comminato al Paolini la sanzione del foglio di via. Qualcuno ha detto che e’ una misura punitiva che ricorda il Ventennio. Ma va la: nell’ Anno XVII dell’ Era Videocratica al Paolini e’ andata di lusso. Beh, buona giornata.

Share
Follow

Get every new post delivered to your Inbox

Join other followers: