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Il NO-B-DAY del Financial Times.

da blitzquotidiano.it
Duro attacco del Financial Times a Silvio Berlusconi. «Berlusconi braccato: assediato dalle corti, non può governare l’Italia».

Titolo e sottotitolo: l’editoriale del Financial Times non lascia adito a dubbi. Ormai, dice il quotidiano, il governo italiano è più preso a occuparsi del premier che a guidare il paese, sicchè «nessuna vera decisione sulla riforma delle istituzioni economiche e politiche dell’Italia potrà esser presa fintanto che resterà primo ministro».

Il Financial Times parte dalle cronache degli ultimi giorni per arrivare a una conclusione squisitamente politica. Le cose cambiano, dice il giornale della City, e anche per il «fiammeggiante premier italiano che è sempre sembrato in grado di navigare abilmente al di di sopra delle controversie che episodicamente si sono affollate su di lui», la situazione «potrebbe essersi fatta seria».

I processi di Torino e di Milano, la causa di divorzio con la moglie stanno delineando una situazione nuova: «Berlusconi è stato messo sotto assedio». Il Financial Times argomenta: «anche il suo alleato Gianfranco Fini, un possibile successore che è si è lanciato dal post-fascismo al centro politico, è stato registrato mentre diceva che Berlusconi ‘ha confuso la leadership con la monarchia assoluta».

Inoltre, aggiunge l’editoriale, anche la sua politica estera, «basata con i rapporti personali con leader come Vladimir Putin e Muammad Gheddafi, talvolta sembra mischiare gli interessi dello stato con i suoi affari di imprenditore». Il Financial conclude: «é prematuro dire se quest’uomo abilissimo nel sopravvivere sia davvero spacciato ma quel che è certo è che sta pattinando sul ghiaccio sottile. La sua denuncia di non poter governare costretto com’è a dover far fronte a tutti questi processi contro di lui è certamente giusta. Lui può anche liquidare la cosa parlando di una caccia alle streghe allestita dai magistrati rossi. Ma il suo governo sta ormai cominciando a spendere più tempo nel trattare i problemi personali di Berlusconi che quelli del paese. Nessuna vera decisione sulla riforma delle istituzioni economiche e politiche dell’Italia potrà esser presa fintanto che resterà primo ministro». (Beh, buona giornata).

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Attualità democrazia

NO-B-Day: Berlusconi ha perso i giovani.

Ore 18 (fonte AGI). Cifre in aumento per la partecipazione al no B-day di Roma. Gli organizzatori parlano di “oltre un milione di partecipanti”. Secondo gli organizzatori oltre a piazza San Giovanni colma, ci sarebbero manifestanti in tutta l’area che circonda il luogo finale del corteo. Beh, buona giornata.

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Attualità democrazia Media e tecnologia

No B Day, sale dal web la protesta contro il governo Berlusconi.

Il comitato “No Berlusconi Day”, nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.-nobdaysupporto@gmail.com

ILTESTO DELL’APPELLO
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.

Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.

Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.

Per aderire alla manifestazione, comunicare o proporre iniziative locali e nazionali di sostegno o contattare il comitato potete scrivere all’indirizzo e-mail: nobdaysupporto@gmail.com
(Beh, buona giornata)

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