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“La procura di Roma ha disposto il sequestro di centinaia di foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia.”

2009-05-30 10:34 ANSA
PREMIER: PM ROMA SEQUESTRA FOTO FATTE A VILLA CERTOSA
ROMA – La procura di Roma ha disposto il sequestro di centinaia di foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. Il sequestro, che sarebbe eseguito in queste ore, è stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro indagato per violazione della privacy e tentata truffa il fotografo Antonello Zappadu, autore delle foto e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno del 2008. Secondo quanto si è appreso a denunciare Zappadu è stato l’avvocato del premier Nicolò Ghedini. All’attenzione dei magistrati c’é in particolare una mail nella quale Zappadu, proponendo l’acquisto delle foto a Panorama per oltre un milione di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c’era un’altra proposta di acquistare il fotoservizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e da qui l’accusa di tentata truffa. Le foto sarebbero stati scattate da una terrazza e non autorizzate secondo la procura di Roma. Un esposto è stato presentato da Berlusconi anche al Garante della Privacy.

BERLUSCONI: ESPOSTO A GARANTE
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha presentato un esposto al Garante della Privacy con la richiesta di bloccare la pubblicazione di numerose immagini scattate da un fotografo durante la festa di Capodanno nella residenza sarda di Villa Certosa, alla quale ha partecipato anche Noemi Letizia con altre ragazze. Nel ricorso, del quale danno oggi notizia il Corriere della Sera e la Stampa, Berlusconi precisa che si tratta di “immagini rubate anche in casa. Momenti di intimità del tutto leciti”. Il materiale, composto da circa 700 scatti, era stato offerto al settimanale Panorama per la pubblicazione cui, secondo quanto viene riportato, è stato chiesto un milione e mezzo di euro. Il Corriere pubblica il testo integrale dell’esposto, presentato tre giorni fa e firmato personalmente da Berlusconi, e la replica del fotografo Anntonello Zappadu il quale sostiene che la ricostruzione del premier è inesatta e che “se ci sono scatti vietati non sono miei”. Il quotidiano milanese informa che una denuncia è stata depositata alla procura di Roma. Tra le foto anche quelle della vacanza trascorsa nella villa sarda del premier dall’allora primo ministro della Repubblica ceca Mirek Topolanek.

Nell’esposto presentato al Garante della Privacy il presidente del Consiglio scrive che le foto sono “materiale di illecita provenienza”, frutto di un reato e cita, tra l’altro, l’articolo 615 bis del codice penale concernente le interferenze illecite nella vita privata. “Un consistente gruppo di fotografie – scrive Berlusconi – verosimilmente ritrae nel maggio del 2008 l’allora primo ministro della Repubblica Ceca Topolanek, la sua famiglia, altro ministro del governo ceco, il loro seguito, oltre ad una serie di soggetti che erano stati ufficialmente convocati per le serate d’intrattenimento offerte a Topolanek”. Inoltre, aggiunge il premier, “l’altro gruppo di fotografie verosimilmente ritrae alcuni ospiti in Villa Certosa durante le vacanze natalizie 2008-09. Come è facile osservare dalle fotografie, si tratta di soggetti ripresi in momenti di assoluta intimità del tutto leciti e senza alcun particolare rilievo o connotazione, addirittura mentre si trovavano all’interno delle abitazioni poste a loro disposizione e ritratte mediante potenti ed intrusivi mezzi di riproduzione delle immagini. Appare evidente da quanto esposto che sono stati posti in essere comportamenti penalmente rilevanti. Chiedo pertanto – conclude Berlusconi nel suo esposto – che il Garante voglia adottare tutti i provvedimenti che riterrà opportuni ed in particolare l’inibizione di qualsivoglia utilizzo e o pubblicazione del materiale fotografico sopra indicato”.

Nella controdeduzione inviata al Garante il fotografo Antonello Zappadu definisce “inesatta” la ricostruzione dei fatti offerta da Berlusconi e assicura di non aver fatto “alcuna considerazione ‘politica’ relativa alle fotografie” nel corso delle trattative per la vendita degli scatti. Nello specifico delle foto, Zappadu sottolinea che si tratta di immagini “scattate con tecniche e modalità digitali in diversi luoghi esterni non qualificabili come private dimore”. E aggiunge che non avendo “ricevuto e visionato le fotografie alle quali il dottor Berlusconi può fare riferimento”, possono anche “essere estranee a quelle nella mia disponibilità ” Dalla ricostruzione fatta dai giornali risulta che le foto sono state offerte anche al settimanale Gente ed al gruppo editoriale di Rupert Murdoch. Il fotografo avrebbe inoltre precisato che fra gli ospiti di Villa Certosa a Natale c’erano anche “tantissime minorenni” e Noemi Letizia.

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Se il dopo-terremoto in Abruzzo procede come i Mondiali di nuoto 2009, gli abruzzesi stanno freschi.

(fonte: l’Espresso)
Guido Bertolaso promette entro ottobre 3 mila appartamenti per L’Aquila. Le esperienze passate con i Mondiali di nuoto del 2009 non sono confortanti.

Nel dicembre 2005 Bertolaso chiede e ottiene da Berlusconi i poteri straordinari, promettendo di costruire per luglio 2009 le strutture. Dopo tre anni e mezzo la struttura commissariale guidata prima da Angelo Balducci e poi da Claudio Rinaldi, ha fallito. Nonostante gli appalti assegnati con urgenza per ben 110 milioni di euro, gli uomini di Bertolaso non hanno concluso nemmeno una nuova opera. Il museo dello Sport (21 milioni), il polo di Ostia (15 milioni), le piscine di San Paolo (13 milioni) e il palazzetto del Foro Italico (30 milioni) non saranno pronti. E ora alla figuraccia si aggiungono le indagini.

La Procura di Roma ha acquisito le carte su un circolo sportivo. Il Salaria Village, come raccontato da “L’espresso” a gennaio, ha potuto ampliare le sue strutture a ridosso del Tevere grazie alle deroghe urbanistiche concesse dalla struttura del commissario Claudio Rinaldi. Ora i pm vogliono vederci chiaro anche perché la società che ha usufruito di queste deroghe (e dei finanziamenti speciali) vantava tra i soci il figlio del precedente commissario dei mondiali, Angelo Balducci, e Diego Anemone, della famiglia omonima, asso pigliatutto degli appalti assegnati con procedure di urgenza sia per il G8 che per i Mondiali. (Beh, buona giornata).

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