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Sky vs Mediaset: se son gossip fioriranno.

da dagospia.com

CHE AFFARE! – 15 MILIONI € IN TASCA A FIORELLO E SKY RICEVE LE SUE PERFOMANCE ’CHIAVI IN MANO’ TUTTO COMPRESO – SKY NON RISCHIA COL ’RISCHIATUTTO’ DI MIKE (SARà PRESENTE SUL PALCO I PRIMI DUE GIORNI DI RECITE ROMANE) – E IL GIOVEDì TV VA IN TILT…

Fiorello1 – 15 MILIONI DI EURO TUTTO COMPRESO A FIORELLO E SKY RICEVE LE SUE PERFOMANCE DA MANDARE IN ONDA – SKY NON RISCHIA COL ‘RISCHIATUTTO’ DI MIKE (SARà PRESENTE SUL PALCO I PRIMI DUE GIORNI DI RECITE ROMANE)
L’indiscrezione di Carlito Rossella, presidente della Medusa berluscona, di un compenso Sky di 15 milioni di euro nelle tasche di Fiorello è vero, verissimo. Si tratta infatti di un ‘chiavi in mano’: per quella sommetta il comico siculo consegna la perfomance a Sky che deve solo mandarla in onda. Un’abile mossa d’affari: perché le recite di Fiorello sono pagate dal pubblico e quindi dei 15 milioni gran parte entreranno nei conti correnti delle sue società. Per ciò che concerne Bongiorno, l’indiscrezione del Corriere della Sera di una rinascita del “Rischiatutto” sulla piattaforma di Murdoch è smentita da Sky. C’è stato un solo abboccamento con la responsabile dei programmi: Mike ha finora trattato con Sky sempre attraverso Fiorello.

2 – TUTTI CONTRO FIORELLO, E IL GIOVEDì TV VA IN TILT…
Marco Molendini per “Il Messaggero”

Fiorello si scalda e Canale 5 prepara i bastoni da mettergli fra le ruote. Spiegazione: Rosario da stasera va in scena a piazzale Clodio. Un riscaldamento con il pubblico pagante (i biglietti sono abbondantemente volati) in vista del debutto ufficiale del primo.

Quanto all’esordio televisivo resta fissato per giovedì 2 alle 21,15 (sembra escluso che ci possa essere Mike Bongiorno come ospite) su Sky Uno con quattro appuntamenti settimanali (giovedì, venerdì, sabato e domenica con un meglio di…), due repliche al giorno sulla stessa rete e una finestra aperta su Sky Tg24.

Quanto all’ammiraglia Mediaset sta affilando i coltelli e così, per rovinare la festa di Sky, ha già varato un raddoppio del Grande fratello che andrà in onda la prossima settimana non solo al lunedì ma anche al giovedì con l’aggiunta di Mai dire Grande fratello della Gialappa’s che dopo aver sbancato su Italia 1 passa alla rete maggiore.

Dunque il varo televisivo di Fiorello (ha raccontato che la puntata dovrebbe durare circa 25 minuti ma con tendenza a dilagare) rende la serata televisiva del giovedì particolarmente densa visto che ci sono anche la fiction Butta la luna su Raiuno e Anno zero su Raidue. Una concentrazione paradossale tenendo conto della segmentazione che caratterizza gli ascolti dei canali satellitari.

Per quanto Fiorello possa andare bene, la sua platea sarà irrisoria rispetto ai milioni di spettatori del Gf. Ricordiamo che quando andava in onda su Raisat extra il record è stato di 280 mila spettatori (che resta il massimo ascolto di quella rete satellitare). Improbabile che Rosario possa fare subito di più (chissà, poi, con l’abitudine).
Insomma, si spara con il bazooka contro uno sciame di mosche, ma si sa che quando le mosche sono tante possono diventare fastidiose. E il clima polemico è indubitabile, come ha ribadito Piersilvio («Sky è un concorrente temibile»), come ha punzecchiato Carlo Rossella in tv (che l’altra sera ha parlato di un compenso di 15 milioni di euro per il buon Fiorello).

La verità è che quello che preoccupa è il progetto, un’alternativa di peso e di qualità alla programmazione dell’intrattenimento visto che Sky Uno punta a mettere in pista oltre a Fiorello (che avrà modo di convocare sul suo palco a piazzale Clodio un bel po’ di illustri ospiti), Panariello, la Cuccarini e chissà che un giorno non possa arrivare anche Celentano rendendo Sky1 una sorta di contraltare generalista satellitare. Per ora comunque il canale continuerà a dare peso alla sua programmazione sfruttando anche le finestre del Gf 9 made in Mediaset.

3 – TV: MIKE BONGIORNO MUOVE I PRIMI PASSI A SKY, REGISTRA UN PROMO PER LA NASCITA DEL NUOVO CANALE…
(Adnkronos) – ‘Come peraltro annunciato gia’ la scorsa settimana, Mike Bongiorno sara’ tra i protagonisti della partenza di Sky Uno, secondo il suo stile inconfondibile’. E’ quanto affermano a Sky riguardo al ‘caso Mike’. Ieri Bongiorno e’ stato negli studi a Santa Giulia non per discutere di un contratto, bensi’ per registrare un promo (intervento) sulla nascita del canale. E’ stata anche una prima occasione per parlare di possibili progetti futuri da realizzare assieme, secondo lo stile innovativo che caratterizza i programmi di Sky e caratterizzera’ quelli di Sky Uno. ‘Sky -si afferma negli ambienti della tv satellitare- sarebbe ovviamente ben lieta di collaborare con un protagonista assoluto della tv quale e’ Mike”. (Beh, buona giornata).

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La guerra continua: Mediaset licenzia Mike, Sky lo assume.

Dopo Fiorello, Lorella Cuccarini e Panariello, anche Mike Bongiorno migra Sky. Il re del quiz, dopo il mancato rinnovamento del suo contratto a Mediaset, sulla scia del suo amico Fiorello ha infatti firmato con Sky per la conduzione di 12 puntate di ‘Rischiatutto’, una delle sue trasmissioni più celebri.

Non senza una venatura di polemica: “Ho proposto a Mediaset una mezza dozzina di programmi, ne ho di idee, se penso che mi fanno fare solo le televendite ci rimango male”, avrebbe infatti affermato Mike.

Putroppo però, a quanto si apprende dalla stampa generalista, nella logica della tv commerciale non ci sarebbe più spazio per l’85enne re del quiz sui canali del Biscione. “E’ fuori target per Canale 5 e Italia 1 e Retequattro non può permettersi un quiz tradizionale, che ha costi troppo elevati”, hanno fatto sapere da Cologno Monzese.

Fatto sta che in attesa di far conoscere al giovane popolo del satellite uno dei programmi che ha contribuito a farlo entrare nella storia della televisione, Mike Bongiorno si è presentato ieri alla sede milanese della tv di Murdoch per registrare uno spot per il lancio del nuovo programma di Fiorello al debutto. Su Sky, naturalmente. (Beh, buona giornata).

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Sky vs Mediaset: licenziato Mike Bongiorno (Mettete un Fiorello nei vostri cannoni).

(da ilmessaggero.it)

E’ ufficiale. Non vedremo più Mike Bongiorno sugli schermi di Mediaset. O meglio: l’azienda non esclude in futuro progetti con il maestro della tv, ma per ora il divorzio è certo. Mediaset non ha rinnovato il contratto al noto conduttore. E spiega: «Vincolare un simile personaggio ad un contratto di esclusiva con una sola azienda senza un progetto di produzione concretamente avviato, sarebbe stato controproducente per lo stesso Mike».

Mike ci tiene a sottolineare: non sono un traditore, semplicemente il contratto non è stato rinnovato. E ora Mike è libero di apparire in altre trasmissioni. Prima X-Factor sulla Rai nella serata in cui su Canale 5 andrà in onda la finale di Amici, e poi, immancabile, su Sky al fianco del partener ultra collaudato Fiorello che il 2 aprile sbarca sulla rete di Murdoch con un mega spettacolo. «Da molte parti leggo che Mike Bongiorno ha tradito Silvio Berlusconì, ma la verità è un’altra Mediaset prima della fine dell’anno scorso – spiega Mike – senza preavviso, non mi ha rinnovato il contratto che mi legava al gruppo fin dalla sua fondazione. Di conseguenza ora non avendo legami sono libero di svolgere il mio lavoro con chiunque».

La coppia Bongiorno-Fiorello è ormai consolidata. Nella lunga serie di spot pubblicitari, ma anche in iniziative “in strada”, come quando Fiorello epr festeggiare il mitico programma VivaRadioDue scese in strada con Bongiorno sotto gli studi Rai di via Asiago in veste di banda a stelle e strisce. In tv il duetto tv risale al novembre 2006, quando Mike, prestato da Mediaset, fu ospite d’onore su Raiuno di uno degli speciali tv di Viva Radiodue. E fece il picco di ascolti, 13 milioni di spettatori. «Questo è un avvenimento straordinario, un po’ come quando ho lasciato la Rai e sono andato a lavorare per Berlusconi a Mediaset», aveva detto Mike con tono profetico nello spot con Fiorello, in onda qualche giorno fa su Sky Sport poco prima di Torino-Juventus.

I rapporti con Mediaset. Qualcuno intanto ricorda che i rapporti fra il re del quiz e Mediaset – che nel 1990 lo nominò vicepresidente ad honorem di Canale 5 – negli ultimi tempi si erano un pò deteriorati: a Mike, per esempio, era dispiaciuto che l’unica a non festeggiare i suoi 80 anni era stata proprio la sua azienda. Mediaset, comunque, non chiude le porte al re del quiz e pensa «a nuovi progetti adeguati alla professionalità di Mike Bongiorno». Giorni fa Maurizio Costanzo aveva criticato la scelta di Mike di promuovere promuovere su Sky il nuovo show di Fiorello. (Beh, buona giornata).

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Una precisazione a proposito della guerra tra Sky e Mediaset.

Ieri Confalonieri e Adreani (ad di Publitalia) hanno dichiarato un calo della raccolta pubblicitaria del -12% nel primo bimestre 2009. Quindi è inesatto dire che tutte le concessionarie calano tranne Publitalia, come ho erroneamente scritto in “Sky contro Auditel. Tom Mockridge ha letto “L’arbitro è il venduto”?

Ringrazio Salvatore Sagone, direttore di advexpress.it per la cortese precisazione di cui mi ha fatto partecipe. Mi scuso con Publitalia per l’inesattezza. E, soprattutto con i lettori di “Beh, buona giornata”, i quali avrebbero potuto avere la sensazione di una posizione predominante sul mercato della pubblicità da parte di Mediaset.

Nonostante le buone intenzioni di chi sta al governo, anche la tv commerciale soffre della “quarta crisi,” quella che sta attraversando i media e la pubblicità. Coraggio, il meglio è passato. Beh, buona giornata.

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Sky contro Auditel. Tom Mockridge ha letto “L’arbitro è il venduto”?

E’ successo giorni fa, durante la seconda giornata del convegno romano sulla pubblicità, intitolato ”Tutto cambia. Cambiamo tutto?”. Se ai più il primo giorno è risultato alquanto noioso, a movimentare le schiene sulle poltrone dell’ Auditorium ci ha pensato l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, che ha attaccato frontalmente l’assetto proprietario di Auditel.

«Non è possibile avere una performance dei programmi televisivi – ha detto l’ad di Sky – finché la società di rilevazione è controllata al 60% da Rai e Mediaset, che ne controllano le decisioni attraverso il Cda: è un assetto, quello di Auditel, che riflette il mercato com’era 15 anni fa. Le emittenti tv, tutte, dovrebbero scendere sotto al 50% del capitale, lasciando la maggioranza ad altri soggetti. Nel Cda potrebbero entrare consiglieri indipendenti, come avviene in altri grandi mercati».

La guerriglia tra Sky e Mediaset è stata scatenata dall’introduzione dell’Iva sugli abbonamenti della tv satellitare, decisa settimane fa dal governo Berlusconi. Le ostilità si sono via via intensificate fino alla costruzione di una nuova piattaforma, nata da una società con Mediaset, Rai e Telecom, che permetterà di non trasmettere più sul satellitare Sky i programmi in chiaro del canale commerciale e di quello pubblico. Lo scopo sembrerebbe sgonfiare la quota di mercato che Sky ha conquistato negli ultimi anni, arrivando a lambire il 10%. Sky ha reagito arruolando star della tv generalista, come la Cuccarini e addirittura Fiorello, il quale, invitato a Palazzo Grazioli si è sentito chiedere da Berlusconi: “Perché vai a lavorare col nemico?”

Gli ultimi dati ufficiali danno una calo di raccolta pubblicitaria da parte di tutte le reti televisive. Tranne che di Publitalia, la concessionaria di Mediaset. Di qui, l’attacco all’Auditel da parte di Sky: Auditel fornisce i dati ufficiali di ascolto che servono a fare il prezzo degli spazi pubblicitari sulla tv. E Sky si sente penalizzata e quindi attacca a testa bassa, alzando il livello dello scontro con le tv di Berlusconi.

E’ singolare che Tom Mockridge, l’ad di Sky, nell’attaccare Auditel usi gli stessi argomenti di un libro intitolato
“L’arbitro è il venduto” di Giulio Gargia (Editori Riuniti, 2005). All’epoca il libro scatenò le ire dei manager di Auditel, e il plauso degli addetti alla televisione e alla comunicazione, nonché di associazioni di intellettual e operatori dell’informazione democratica, tra cui Megachip di Giulietto Chiesa e Articolo 21 di Giuseppe Giulietti.

Oggi “L’arbitro è il venduto” di Gargia sembra essere diventato un cavallo di battaglia nella guerra di ascolti tra Sky e Mediaset. Potenza della concorrenza. Beh, buona giornata.

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