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Taxi, tutto il mondo è paese. Solo che a New York li puniscono, invece a Roma li corteggiano per avere voti.

New York, la grande truffa dei tassisti-Tariffe ritoccate per i turisti-Un business da 8,3 miliardi-lastampa.it

Migliaia di tassisti di New York hanno applicato negli ultimi anni tariffe ritoccate alla clientela, appropriandosi indebitamente di oltre 8,3 milioni di dollari in un totale di 1,8 milioni di corse. È quanto ha calcolato la Commissione di Taxi e Limousine della Grande Mela, secondo quanto riferisce il ’New York Times’. Per stilare il rapporto l’agenzia municipale di controllo ha utilizzato il sistema Gps a bordo delle auto pubbliche confrontando dal 2008 i tragitti e le tariffe applicate che sono risultate in media più alte di 4,45 dollari del dovuto. Le corse prese in esame, 1,8 milioni, sottolinea il quotidiano, rappresentano una quota esigua sul totale di 360 milioni di corse effettuate nei 26 mesi analizzati.

Gli investigatori hanno scoperto che 36mila tassisti hanno gonfiato i prezzi almeno una volta e circa tremila lo hanno fatto più di cento volte. Il “ritocco” maggiore nelle aree di Nassau and Westchester. Secondo la Commissione può essere considerata la più grande truffa nella storia dell’industria dei taxi. Matthew W. Daus della Commissione di Taxi e Limousine dice: «Non abbiamo mai visto nulla di così esteso, è un fatto gravissimo». Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha assicuraato che ” per alcuni potrebbero esserci delle serie conseguenze”.

Applicare una tariffa diversa da quella prevista dal regolamento viola le regole della Commissione. La pena prevista per chi non rispetta le norme è una multa, più il ritiro della licenza, a seconda della gravità dell’infrazione. I tassisti della Grande Mela hanno espresso tutto il loro rammarico per la vicenda. «Ci vergognamo. Ora tutti ci guardano come ladri», commenta il tasissta Bagicha Singh. (Beh, buona giornata)

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