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Siamo mezzo-razzisti.

Secondo uno studio europeo, il Belgio è uno dei Paesi Ue ‘meno impegnati’ nella lotta contro il razzismo. Stando a quanto reso noto dall’ong Enar, il Belgio è agli ultimi posti tra i 17 paesi Ue che hanno dato seguito alle direttive sul tema. Nel Paese, dice lo studio, aumentano episodi di razzismo, c’è tolleranza […]

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Secondo uno studio europeo, il Belgio è uno dei Paesi Ue ‘meno impegnati’ nella lotta contro il razzismo. Stando a quanto reso noto dall’ong Enar, il Belgio è agli ultimi posti tra i 17 paesi Ue che hanno dato seguito alle direttive sul tema.

Nel Paese, dice lo studio, aumentano episodi di razzismo, c’è tolleranza verso le discriminazioni, scricchiola il principio della parità delle razze. Il Paese meno razzista è la Finlandia, seguono Gran Bretagna e Olanda.

L’Italia è nona.

Pessimo piazzamento: il frutto amaro di cinque anni di Governo Berlusconi e dell’asse politico Lega-FI. Anche An fece la sua parte, grazie alla Fini-Bossi. L’Udc di Casini? Stava a guardare e poi votava in Parlamento.

Abbiamo un problema, che dobbiamo risolvere in fretta e in profondità, perché essere al nono posto su 17 paesi presi in considerazione vuol dire che siamo a metà classifica, cioè che l’Italia risulta essere un paese mezzo-razzista.

Dal punto di vista democratico, il bicchiere è mezzo vuoto. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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