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Morti di lavoro 2025: totale 351.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

L’Inail ha diffuso i dati relativi al primo trimestre 2025: all’istituto sono state denunciate 205 morti sul lavoro, mentre noi ne abbiamo contate 56 in più, per un totale al 31 marzo di 261 vittime. Ci torneremo su.

Intanto aggiungiamo altri quattro nomi alla lista delle vite spezzate, che portano il totale dell’anno a 351.

Raffaele Galano, 58enne di Vicenza, moglie e 2 figli, è morto poco dopo le 7 del mattino di lunedì 5 maggio alla Aristoncavi di Brendola (Vicenza).

Capoturno con esperienza ultratrentennale in azienda, stava intervenendo con una scala su un macchinario ed è caduto, finendo risucchiato per un braccio.

I compagni di lavoro sono subito intervenuti per liberarlo ma le ferite riportate ne hanno provocato la morte prima dell’arrivo dei soccorsi.

Stefano Alborino, residente a Orta di Atella (Caserta) con la moglie e i due figli, domenica 4 maggio aveva festeggiato il suo 47° compleanno.

Lunedì 5 maggio è morto in un cantiere di Frattamaggiore (Napoli), precipitando da un’impalcatura mentre era impegnato nel rifacimento della facciata di uno stabile. I soccorritori hanno tentato il trasporto in ospedale, ma il lavoratore è morto lungo il tragitto.

Le indagini si concentrano sulla posizione lavorativa di Alborino, che secondo alcune fonti non sarebbe stato in regola.

Vincenzo Solimando, 47enne di San Nicandro Garganico (Foggia), tecnico per una ditta di Nettuno (Roma), è morto lunedì 5 maggio a Paliano (Frosinone), durante un intervento di manutenzione su un impianto fotovoltaico.

A uccidere il lavoratore una scarica elettrica. Aperta un’indagine sulla dinamica del fatto.

Massimiliano Falco, 49enne gestore di un distributore a Pino Torinese (Torino), è morto sabato 3 maggio colpito da un malore nell’impianto.

Trasportato d’urgenza in ospedale, Falco è spirato poco dopo il ricovero.

#raffaelegalano#stefanoalborino#vincenzosolimando#massimilianofalco#mortidilavoro#Inail

Maggio 2025: 12 morti (sul lavoro 6; in itinere 2; media giorno 2,4)

Anno 2025: 351 morti (sul lavoro 288; in itinere 63; media giorno 2,8)

48 Lombardia (sul lavoro 37, in itinere 11)

40 Veneto (33 – 7)

30 Campania (24 – 6)

28 Sicilia (19 – 9)

27 Puglia (23 – 4); Emilia Romagna (20 – 7)

24 Lazio (21 – 3)

21 Toscana (16 – 5)

20 Abruzzo (18 – 2)

19 Piemonte (18 – 1)

11 Calabria (11 – 0)

10 Liguria (7 – 3)

9 Marche (8 – 1)

8 Umbria (8 – 0)

7 Basilicata (7 – 0)

6 Friuli Venezia Giulia (5 – 1)

5 Trentino, Alto Adige (5 – 0)

4 Trentino (4 – 0)

3 Sardegna (2 – 1)

2 Molise (1 – 1)

1 Valle d’Aosta, Estero (1 – 0)

Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)

Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)

Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)

Aprile 2025: 78 morti (sul lavoro 64; in itinere 14; media giorno 2,6)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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