Riporto un brano dell’intervista per Repubblica di Concetto Vecchio ad Anna Foa, una intellettuale, storica italiana, autrice di importanti studi di storia culturale sugli ebrei in Italia e in Europa. Mi sembra molto utile che si alzino finalmente voci autorevoli di donne e uomini di cultura ebraica contro il massacro dei palestinesi di Gaza.

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Cosa vuole esattamente Netanyahu?
«Non vuole che finisca la guerra, perché sarebbe anche la sua fine. Quindi continua a bombardare. Quelli attorno a lui vogliono la Grande Israele, con pochi palestinesi ridotti in uno stato di apartheid».
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È favorevole a interrompere le relazioni commerciali con Israele?
«Ero contraria fino a quando l’altro giorno la Ue si è detta pronta a rivedere le relazioni. Oggi penso che sia un passo necessario. Mi addolora però, perché non vorrei che ciò portasse a un allentamento dei rapporti con chi si oppone a Netanhayu. Invece queste voci vanno sostenute. Penso all’intervista di David Grossman lo scorso 22 maggio Repubblica: è stata importantissima».
Il governo Meloni si è detto contrario a sanzioni commerciali. Pensa che sia troppo benevolo con Netanyahu?
«Decisamente sì».
Perché Meloni tace?
«Perché è schierata, con qualche oscillazione, con le posizione di Trump».
Che nome dare a quel che Israele sta facendo a Gaza?
«Io la parola genocidio finora non l’ho usata, ma quello che vediamo penso che ci si avvicini molto. Stiamo andando nella direzione di una pulizia etnica».
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