di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Edmond Gjoci aveva 39 anni, veniva dall’Albania e viveva a Tuoro sul Trasimeno (Perugia), con la moglie e la figlia di 5 anni. Faceva il giardiniere e l’operaio agricolo, ma non aveva la patente e nemmeno un mezzo di locomozione.
Per muoversi si affidava ai mezzi pubblici e ai passaggi di amici e conoscenti. Martedì 27 maggio ha preso la corriera per Cortona (Arezzo) ed è sceso nella frazione di Riccio, dove aveva appuntamento con chi lo avrebbe accompagnato a Pergo.
Alle 7,40, mentre attendeva sul bordo della regionale 71, è stato investito e ucciso da una Ypsilon fuori controllo guidata da un neopatentato 19enne che andava a scuola. Gjoci è saltato via come un birillo, mentre la macchina usciva di strada. I
l lavoratore è morto sul colpo. Il ragazzo, incolume, è stato sottoposto ai test, negativi. Probabile una distrazione al volante e per questo gli è stato sequestrato il cellulare.
Nahim Miha di anni ne aveva 35 e veniva dal Bangladesh. Prima di trasferirsi ad Ardea (Roma) con la moglie e i due figli, aveva vissuto e lavorato nella Capitale.
Poi l’occasione di gestire un distributore di carburanti e il cambio di residenza. Martedì 27 maggio intorno alle 12 è arrivato al distributore un motociclista, che ha finto di fare il pieno e poi ha aggredito Miha con un coltello per rapinarlo.
Il 35enne è stato colpito più volte al torace ed è rimasto sull’asfalto, mentre il rapinatore fuggiva. Per un’ora i soccorritori, chiamati dai passanti, hanno provato a rianimarlo, senza risultato.
Agostino Scavo, 71enne pensionato siciliano, da tempo residente nel Ferrarese, è morto martedì 27 maggio al Lido delle Nazioni, località balneare di Comacchio (Ferrara), mentre si trovava nel cantiere per l’ammodernamento di una villetta.
Era su un ponteggio quando è caduto al livello sottostante ed è rimasto esanime. I soccorritori nulla hanno potuto. Aperta un’indagine per capire a che titolo Scavo si trovasse nel cantiere, se fosse eventualmente un lavoratore in regola e se le prescrizioni per la sicurezza fossero state rispettate.
Massimo Baragiano, 49enne agricoltore di Buccino (Salerno), nel pomeriggio di martedì 27 maggio stava tornando con il trattore dal lavoro nei campi, percorrendo la strada regionale 407.
In una galleria a poca distanza da casa è stato investito da un bilico, riportando gravi ferite. È morto poco dopo il ricovero nell’ospedale di Oliveto Citra (Salerno). L’autista del bilico sostiene di non aver visto il trattore perché abbagliato dal sole.
Giovanni Mercatali, 88enne pensionato di Castrocaro (Forlì Cesena), è morto nel tardo pomeriggio di lunedì 26 maggio mentre lavorava con il trattore in un campo di sua proprietà. Il mezzo si è ribaltato per causa da individuare e Mercatali è rimasto schiacciato.
Un 47enne sposato e con figli è morto nella mattinata di martedì 27 maggio mentre era al lavoro in un’azienda di Marmirolo (Mantova). L’uomo si è accasciato improvvisamente e a nulla sono valsi i soccorsi chiamati dai compagni di lavoro. Aperta un’indagine per stabilire le cause.
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Maggio 2025: 74 morti (sul lavoro 60; in itinere 14; media giorno 2,7)

Anno 2025: 413 morti (sul lavoro 338; in itinere 75; media giorno 2,8)
57 Lombardia (sul lavoro 45, in itinere 12)
46 Veneto (39 – 7)
36 Campania (27 – 9)
33 Emilia Romagna (26 – 7), Sicilia (22 – 11)
31 Lazio (25 – 6)
29 Puglia (25 – 4), Toscana (22 – 7)
22 Abruzzo (20 – 2)
21 Piemonte (19 – 2)
12 Calabria (12 – 0); Liguria (9 – 3)
9 Marche (8 – 1); Umbria (9 – 0)
7 Trentino, Basilicata (7 – 0); Friuli Venezia Giulia (6 – 1)
5 Alto Adige (5 – 0); Sardegna (4 – 1)
2 Molise (1 – 1)
1 Valle d’Aosta, Estero (1 – 0)
Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)
Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)
Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)
Aprile 2025: 78 morti (sul lavoro 64; in itinere 14; media giorno 2,6)