di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Sono 121 le vittime nel settore agricolo dall’inizio dell’anno, un quarto delle 489 totali. Le ultime tre a causa delle ustioni provocate da incendi fuori controllo.
Lamberto e Luca Balzi, padre e figlio di Montecatini Terme (Pistoia), 85 e 54 anni, sabato 14 giugno hanno dato fuoco alle erbe incolte di un uliveto acquistato da poco nel confinante comune di Pieve a Nievole.
Hanno perso il controllo delle fiamme quasi subito e in breve sono svenuti intossicati dal fumo. Sono stati i proprietari dei terreni confinanti a rendersi conto dell’accaduto e a lanciare l’allarme, che ha mobilitato una decina di mezzi antincendio.
Una volta recuperati, Lamberto Balzi è stato elitrasportato al Centro grandi ustionati del Bufalini di Cesena, dove è morto nella serata di sabato per le ustioni di secondo e terzo grado al tronco e agli arti superiori; Luca Balzi è stato inviato al Cisanello di Pisa, dove è morto domenica 15 giugno per le gravi ustioni agli arti inferiori.
Pasquale De Angelis, 65enne bracciante di Massa Lubrense (Napoli), lunedì 16 giugno ha chiamato il suo datore di lavoro segnalando un grosso incendio in un campo adiacente a quello in cui stava lavorando, a Sant’Agata sui Due Golfi.
L’allarme è stato girato ai vigili del fuoco, che sono intervenuti in forze e hanno domato le fiamme. A rendersi conto che di De Angelis non si avevano più notizie è stata la moglie, che a incendio spento ha allertato i soccorritori.
Il lavoratore è stato trovato rannicchiato contro un muretto, con ustioni sulle braccia. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia per stabilire cause e modalità del decesso.
Michele Maravita, 55enne di Ivrea (Torino), dipendente di una ditta brianzola impegnata nei lavori per la fibra ottica a Bruino (Torino), è morto lunedì 16 giugno travolto dal camion con il quale era arrivato nel cantiere.
In un tratto in leggera pendenza il veicolo si è mosso, forse perché non era stato inserito il freno, e ha investito Maravita, uccidendolo sul colpo.
Un operaio 55enne di Massafra (Taranto), è morto lunedì 16 giugno all’interno della ditta di autodemolizioni per la quale lavorava. Non sono ancora noti i dettagli dell’accaduto.
Fabio Saleri, 47enne impiegato di Quinzano d’Oglio (Brescia), è morto lunedì 16 giugno intorno alle 9 del mattino, stroncato da un malore.
Erano da poco passate le 9 quando Saleri si è accasciato davanti ai colleghi. Vani i tentativi di rianimazione, compreso l’uso del defibrillatore di una vicina RSA.
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Giugno 2025: 55 morti (sul lavoro 44; in itinere 11 media giorno 3,4)

Anno 2025: 489 morti (sul lavoro 399; in itinere 90; media giorno 2,9)
65 Lombardia (sul lavoro 50, in itinere 15)
52 Veneto (42 – 10)
44 Campania (33 – 11)
42 Emilia Romagna (33 – 9)
38 Toscana (30 – 8 ); Sicilia (27 – 11)
35 Lazio (28 – 7)
32 Puglia (28 – 4)
25 Piemonte, Abruzzo (23 – 2)
14 Calabria (14 – 0); Marche (12 – 2)
12 Liguria (9 – 3)
9 Alto Adige, Umbria (9 – 0); Friuli Venezia Giulia (8 – 1)
8 Trentino, Basilicata (8 – 0)
6 Sardegna (5 – 1)
3 Molise (1 – 2)
2 Estero (2 – 0)
1 Valle d’Aosta (1 – 0)
Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)
Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)
Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)
Aprile 2025: 78 morti (sul lavoro 64; in itinere 14; media giorno 2,6)
Maggio 2025: 95 morti (sul lavoro 77; in itinere 18; media giorno 3)