Categorie
Attualità

Per salvare sé stesso, Netanyahu sta facendo passare gli ebrei come belve sanguinarie e guerrafondaie.

Il padre di Gustav Mahler leggeva i filosofi francesi quando non vendeva liquori; il padre di Karl Popper traduceva Orazio quando non esercitava la professione di avvocato; il nonno di Victor Adler divideva il suo tempo fra l’ebraismo ortodosso e l’illuminismo europeo.

Ma quel che più contava – per loro e per migliaia al pari di loro, così come per la Storia – era di quali padri erano figli.

L’istruzione liberale, diventata la nuova religione ebraica, era molto simile alla vecchia religione ebraica – a parte il fatto che era molto più liberale.

I padri ebrei laicizzati – inflessibili o indulgenti, banchieri (come il padre di Lukács) o merciai (come il padre di Kafka) – fecero del loro meglio per tirare su Uomini liberi, cosmopoliti: uomini senza padri.

Ottennero un notevole successo: veramente, poche generazioni di patriarchi furono altrettanto brave ad allevare parricidi e scavatori di fosse come gli ebrei liberali di prima generazione.

E nessuno lo capì meglio di Sigmund Freud e Karl Marx. (Yuri Slezkine, “Il secolo ebraico”, Neri Pozza.)

Share this nice post:
Share this nice post:
Share and Enjoy:
  • Print
  • Digg
  • StumbleUpon
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Yahoo! Buzz
  • Twitter
  • Google Bookmarks
Share

Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Follow

Get every new post delivered to your Inbox

Join other followers: