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Il capitale distrugge il lavoro.

 “Nel 1970, il settore manifatturiero dava lavoro al 22 per cento sul totale dei lavoratori degli Stati Uniti, percentuale scesa ad appena l’8 per cento nel 2017.

Nello stesso periodo, le percentuali di occupazione nel manifatturiero sono scese dal 23 al 9 per cento in Francia e dal 30 per cento all’8 per cento nel Regno Unito.

Giappone, Germania e Italia hanno vissuto decrescite inferiori ma nondimeno sostanziali: in Giappone dal 25 al 15 per cento, in Germania dal 29 al 17 per cento, e in Italia dal 25 al 15 per cento.

In tutti i casi, le diminuzioni sono state associate alla fine con cali significativi nel numero complessivo delle persone occupate nel settore manifatturiero.

Negli Stati Uniti, in Germania, Italia e Giappone, il numero complessivo dei posti di lavoro nel manifatturiero è diminuito approssimativamente di un terzo rispetto ai picchi postbellici; in Francia è calato del 50 per cento e nel Regno Unito del 67 per cento.40 Di solito, si presume che la deindustrializzazione in questi Paesi ad alto reddito debba essere la conseguenza delle delocalizzazioni offshore degli stabilimenti di produzione.

Di sicuro, la delocalizzazione offshore ha contribuito alla deindustrializzazione negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che vantano i più grandi deficit commerciali del mondo.

Eppure, in nessuno dei Paesi menzionati, compresi Stati Uniti e Regno Unito, la perdita dei posti di lavoro nel manifatturiero è stata associata a cali nei livelli assoluti di produzione del manifatturiero.

Al contrario: tra il 1970 e il 2017 il volume della produzione del manifatturiero, quantificata secondo il valore reale aggiunto, è più che raddoppiata in Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone e Italia. Perfino il Regno Unito, il cui settore manifatturiero è stato il peggiore in assoluto in questo gruppo, nello stesso periodo ha assistito a un aumento del 25 per cento nel valore reale manifatturiero aggiunto.” (da “Automazione: Disuguaglianze, occupazione, povertà e la fine del lavoro come lo conosciamo” di Aaron Benanav) Inizia a leggere: https://amzn.eu/94mUgWY ———-

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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