Quattro vittime del lavoro nel terzo fine settimana di agosto,tutte nel settore agricolo, tre in Puglia.
La quarta è un bracciante indiano di 54 anni, Delvir Singh, una morte che richiama alla mente quella del connazionale Satnam Singh, il 19 giugno.
Lo scenario è lo stesso, l’agro pontino, Borgo Santa Maria per Satnam, Borgo Piave per Delvir. Quest’ultimo, che viveva da solo a Cori (Latina), venerdì 16 agosto era arrivato presto nell’azienda di silvicoltura in cui era regolarmente assunto dal 2020, per irrigare la piantagione di eucalipti; poi si era fermato in un capanno per non rifare in bici i 23 chilometri che lo separavano da casa (da ripetere per tornare al lavoro).
Alla ripresa delle operazioni, intorno alle 17.30, si è sentito male ed è crollato a terra. Così lo ha trovato il datore di lavoro, che ha chiamato i soccorsi, ma per il bracciante non c’era più nulla da fare. Il magistrato ha ordinato l’autopsia.
Giuseppe Russo aveva appena 23 anni e viveva a Collepasso (Lecce), con i genitori e la sorella. Il 13 luglio, lavorando nei campi, aveva lamentato la puntura di una zanzara a una gamba, senza dare peso alla cosa.
Nei giorni successivi però la situazione si era complicata, infezione e necrosi, tanto da farlo ricoverare prima all’ospedale di Tricase, poi nel più attrezzato nosocomio di Lecce e infine al Policlinico di Bari.
In tutti gli ospedali è stato sottoposto a cure e interventi, ma la situazione non è mai migliorata. Il 17 agosto Giuseppe Russo è morto per shock settico. Sui media campeggia la teoria del ragno violino, tutta da dimostrare. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte.
Fernando Cagnazzo aveva 79 anni e viveva a Leverano (Lecce). Sabato 17 agosto ha dato fuoco alle stoppie in un campo di sua proprietà ma qualcosa è andato storto e il suo corpo è stato trovato dai vigili del fuoco, chiamati per l’incendio che era divampato.
L’ipotesi più accreditata è che i fumi inalati abbiano fatto perdere conoscenza all’uomo. Anche qui sarà l’autopsia a stabilire le cause.
A 87 anni Cosimo Leuzzi, di Francavilla Fontana (Brindisi), si occupava ancora dei suoi terreni. Venerdì 16 agosto era sul suo Apecar diretto in campagna quando si è scontrato con un’automobile sulla provinciale per Ceglie Messapica. L’Apecar è stata scaraventata contro un muretto a secco e Leuzzi è morto sul colpo.
#delvirsingh#GiuseppeRusso#fernandocagnazzo#cosimoleuzzi#mortidilavoro
Agosto 2024: 49 morti (sul lavoro 32; in itinere 17; media giorno 2,7)

(Courtesy by Piero Santonastaso/Morti di lavoro).
Anno 2024: 724 morti (sul lavoro 551; in itinere 173; media giorno 3,1)
108 Lombardia (73 sul lavoro – 35 in itinere)
73 Campania (60 -13)
63 Veneto (43 -20)
58 Emilia Romagna (44 -14)
56 Sicilia (41 -15)
55 Lazio (35 – 20)
46 Toscana (39 – 7)
44 Puglia (31 – 13)
43 Piemonte (32 – 11)
26 Sardegna (23 – 3)
23 Abruzzo (19 – 4)
19 Marche (13 – 6), Calabria (16 – 3)
16 Trentino (13 – 3)
13 Liguria (11 – 2), Estero (11 – 2)
11 Alto Adige (10 – 1), Umbria (11 – 0)
10 Friuli V.G. (8 – 2)
8 Basilicata (8 – 0)
5 Valle d’Aosta (5 – 0)
4 Molise (4 – 0).
Luglio 2024: 105 morti (sul lavoro 83; in itinere 22; media giorno 3,3)
Giugno 2024: 104 morti (sul lavoro 71; in itinere 33; media giorno 3,4)
Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)
Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)
Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)
Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)
Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).