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“Berlusconi affonda nella volgarità”-La vicenda sulla stampa internazionale
da Londra ENRICO FRANCESCHINI, da Parigi ANAIS GINORI, da Berlino ANDREA TARQUINI-repubblica.it

DALL’AMERICA all’Europa, i media anglosassoni riportano con ampio rilievo la battuta di Silvio Berlusconi 1 sui gay e le reazioni che ha provocato. Ed è da notare il risalto che la notizia assume anche su giornali di orientamento moderato o conservatore, come la tedesca Frankfurter Allgemeine che le dedica una ampia foto in prima pagina. “Questa volta, lo sberleffo si ritorce su Berlusconi”, è anche il titolo di una corrispondenza dall’Italia del New York Times. “Il successo del premier italiano viene attribuito in larga misura alla sua capacità di connettere con la gente, talvolta raccontando barzellette spinte, ma in questo caso la sua abilità lo ha tradito”, scrive Elisabetta Povoledo. La frase pronunciata dal primo ministro, “meglio guardare belle donne che essere gay”, ha suscitato “un’ondata di sdegno e rinnovate richieste di sue dimissioni”, continua l’articolo, citando in particolare le proteste dell’Arcigay e del governatore “gay” della Puglia, Nichi Vendola. “Berlusconi sta attraversando un periodo particolarmente difficile”, osserva il quotidiano newyorchese. “Ha rotto con uno dei suoi alleati chiave e la sua vita personale è diventata materiale da tabloid”.

Anche il Washington Post dedica spazio al caso, notando che “perfino i commentatori di testate sotto il controllo di Berlusconi hanno criticato” il comportamento del leader del Pdl. Il quotidiano della capitale riporta anche i commenti in difesa del premier da parte del ministro Mara Carfagna, secondo cui Berlusconi “non voleva assolutamente offendere né le donne né gli omosessuali”, e del sottosegretario Daniela Santaché, che dice di “stimare i gay” ma osserva: “Tutte le madri sognano di avere figli eterosessuali”.

In Gran Bretagna praticamente tutti i giornali parlano della gaffe del premier sui gay. “Berlusconi cerca di metterla in ridere”, è il titolo del Financial Times sugli ultimi sviluppi della vicenda, “ma il caso della minorenne marocchina 2 potrebbe risultare uno scandalo di troppo”, commenta il più importante quotidiano finanziario europeo. La battuta “omofobica” su donne e gay, continua la corrispondenza da Roma di Guy Dinmore, sembra diretta non solo ai suoi avversari politici ma anche ai suoi alleati del centro-destra, “che secondo fonti ufficiali e indiscrezioni di stampa hanno concluso in privato che Berlusconi è un handicap per il governo e che dovrebbe dimettersi per permettere una ordinata transizione di potere senza convocare nuove elezioni”. In tale scenario, scrive il quotidiano della City, “Berlusconi nominerebbe come primo ministro Gianni Letta o Giulio Tremonti”. In ogni caso, conclude il Financial Times, “il suo destino non sembra più essere nelle sue mani”, bensì in quelle di Umberto Bossi e Gianfranco Fini, che avrebbero il potere di far cadere la coalizione di governo.

“Berlusconi cerca di mettere lo scandalo in ridere con una battuta sui gay” titola il Times di Londra, commentando che tuttavia il suo umorismo “non ha divertito molto”. Il quotidiano di proprietà di Rupert Murdoch nota le proteste dell’ArciGay e di numerosi esponenti del mondo politico e civile, sottolineando che perfino “alleati politici del premier si sono sentiti imbarazzati”, come il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, che ha ammesso che “certe battute oscurano il buon lavoro fatto dal governo per fare avanzare i diritti degli omosessuali”. Il Times riporta anche la scoperta di nuove indagini “su uso di droga e call-girls a feste nelle residenza private del primo ministro”, alludendo alle rivelazioni di una escort in Sicilia.

In un ampio articolo, illustrato dai poster dell’Italia dei Valori sulla “evoluzione della specie” (“Da Silvio a Papi al Bunga-Bunga”), il Daily Telegraph definisce la battuta di Berlusconi “un insulto anti-omosessuali”. Il Guardian riporta la reazione dell’attrice Julianne Moore, impegnata a presentare al Festival di Roma il suo nuovo film “The kids are all right”, storia di due lesbiche che adottano un bambino, secondo cui la battuta di Berlusconi è “spiacevole, arcaica e scema”. Il Sun, più diffuso tabloid britannico, scrive che la battuta ha messo ulteriormente nei guai il primo ministro, scatenando una vampata di polemiche. E il Daily Express afferma che con le sue parole Berlusconi ha “provocato sdegno” e condanne.

In Germania, dicevamo, al caso è eccezionalmente dedicata prima e l’intera terza pagina della liberalconservatrice Frankfurter Allgemeine, il più influente e autorevole quotidiano di qualità tedesco, dedicate alla “inarrestabile fine dell’èra Berlusconi”. E sulla Sueddeutsche Zeitung, il prestigioso quotidiano di Monaco, un ampio servizio sul Rubygate. Stamane il coverage delle vicende del presidente del Consiglio sui media tedeschi ha fatto un significativo salto di qualità. Segnale apparente del crescente allarme e fastidio dell’establishment della Repubblica federale. La Frankfurter pubblica in prima pagina, con pesante ironia, la foto di una sala con molti monitor. Su tutti appare Berlusconi in diretta. Il quotidiano sottolinea il suo invito a non leggere più i giornali, e ironizza, “peccato, perché la nostra terza pagina di oggi è veramente appassionante”. All’interno un articolo a piena pagina del corrispondente Joerg Bremer. Secondo cui finora Berlusconi si è sempre dimostrato un grande manager delle crisi. “Ora, dicono molti, Berlusconi è stanco”. Possibili sbocchi? Un 8 settembre: una caduta di Berlusconi è possibile se Casini e Fini si alleano con il Pd. Oppure un “24 luglio”, perenne vigilia della crisi. La Sueddeutsche “il premier irrita anche il suo partito con i suoi affaires amorosi e rischia una crisi di governo”. L’articolo mette in evidenza anche la battuta anti-gay, che qui è stata uno shock per il grande pubblico.

In Francia, Libération in prima, a tutta pagina, ha una foto di Berlusconi che ride, con titolo sullo scandalo Ruby. Per Le Parisien quella sugli omosessuali è la frase del giorno. La nuova battuta è tra le notizie più lette sui siti di Le Monde e Nouvel Observateur. Radio Europe 1si chiede: “La fin du regne pour Berlusconi?”. L’olandese De telegraf titola invece “Berlusconi affonda negli scandali e nella volgarità”. Mentre lo spagnolo El Mundo tratta l’argomento raccontando di Julienne Moore, l’attrice che ieri al Festival di Roma ha dato dell’idiota a Berlusconi difendendo la paternità omosessuale. E poi un lungo reportage titolato “Sexo, drogas y dinero en las bunga bunga de Berlusconi”. Il commento sul portoghese Estadao parla di “solita volgarità”, in Belgio il De Morgen dedica a Berlusconi un’intera pagina e pubblica una antologia delle sue boutade più famose. (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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