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Fitch ha tagliato il giudizio sull’Italia da AA+ ad A+ portando la sua previsione per il futuro a “negativo.

Dopo Standard & Poor’s e Moody’s, anche Fitch, la terza agenzia che si occupa di attribuire il merito di credito ai Paesi e alle società ha abbassato il giudizio sul Belpaese.

Fitch ha tagliato il giudizio sull’Italia da AA+ ad A+ portando la sua previsione per il futuro a “negativo” (outlook).
La valutazione di breve termine scende a ‘F1’ da ‘F1+’. Salgono così a dieci gli interventi da parte delle ‘big three’ (Fitch, Moody’s, S&P) in poco meno di 20 anni. L’ultima promozione è sempre di Fitch nel giugno 2002.Il downgrade riflette “l’intensificarsi della crisi della zona euro che costituisce un significativo shock finanziario ed economico che ha indebolito il profilo di rischio sovrano dell’Italia”, spiega Fitch in una nota, sottolineando che “una soluzione credibile e complessiva della crisi è politicamente e tecnicamente complessa e ci vorrà tempo per realizzarla a per guadagnare la fiducia degli investitori”.

L’agenzia ricorda di avere già in precedenza indicato come a livello europeo “una soluzione credibile e generale della crisi sia tecnicamente e politicamente complessa e richieda molto tempo per essere applicata così da guadagnare la fiducia degli investitori”. Quanto all’Italia, si precisa, “l’alto livello di debito pubblico e le esigenze di finanziamento del debito, assieme a un basso livello di crescita potenziale rendono l’Italia particolarmente vulnerabile a choc esterni”.
Per Fitch la recente manovra di bilancio “ha rafforzato in modo sostanziale lo sforzo di consolidamento fiscale”.
Tuttavia, si aggiunge, “l’iniziale risposta esitante del governo al rischio di contagio ha eroso la fiducia del mercato nella sua capacità di condurre in modo efficace l’Italia attraverso la crisi dell’Eurozona”.

Fitch ha declassato anche il rating ella spagna, due gradini in meno da AA+ a AA-. Anche nel suo caso, l’agenzia ha precisato di mantenere prospettive negative, preludio di possibili ulteriori declassamenti di rating. Secondo quanto riferisce una nota dell’agenzia, il declassamento riflette due fattori: l’intensificarsi della crisi nell’area euro e i rischi sulla solidità di bilancio in seguito alle revisioni al ribasso della crescita spagnola di medio termine. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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