Ventidue e ventitré anni: è l’età di due dei cinque lavoratori che hanno perso la vita in Italia venerdì 19 aprile. La settimana in corso conta adesso 22 morti in 5 giorni.
Manuel Cavanna (22 anni, meccanico, residente a Cortona), stava lavorando insieme al suo “principale” intorno a un rimorchio in un’azienda di Montepulciano (Siena), quando è stato colpito al petto da un tubolare metallico sganciatosi dai supporti.
Il colpo è stato talmente violento da provocarne la morte nel giro di poco.
A Cusago (Milano), un 23enne egiziano è stato stritolato da un macchinario compattatrice alla Convertini, azienda che ricicla rifiuti speciali.
Il fatto è avvenuto dopo le 23 e le notizie sono ancora confuse.
Secondo alcune testimonianze, il ragazzo è salito sul bordo del macchinario per liberare un nastro trasportatore bloccato ed è stato risucchiato dalla bocca di aspirazione, cadendo tra gli ingranaggi. Il corpo straziato è stato recuperato dai vigili del fuoco.
Se la ricostruzione corrisponde al vero, è di tutta evidenza che siamo di fronte a clamorose violazioni sul fronte della sicurezza.
Antonio Zulian, 64 anni, è morto a Soraga (Trento), vittima del ribaltamento del merlo e del rimorchio con i quali aveva raccolto legna nei boschi della Val di Fassa.
Il mezzo è rotolato dalla strada forestale lungo un pendio, arrestandosi nel fitto della vegetazione.
Marco Dimita, 48 anni, di Santeramo in Colle (Bari), è morto in uno scontro frontale sulla provinciale 106 a Gioia del Colle, mentre raggiungeva il posto di lavoro in una cava di Castellana Grotte.
Non conosciamo ancora il nome dell’autotrasportatore rimasto stritolato nel tamponamento che ha coinvolto tre tir e una bisarca sull’A1, nel territorio di Caianello (Caserta).
#manuelcavanna#antoniozulian#marcodimita#mortidilavoro
Aprile 2024: 68 morti (sul lavoro 53; in itinere 15; media giorno 3,5)
Anno 2024: 328 morti (sul lavoro 252; in itinere 76; media giorno 2,9)
45 Lombardia (27 sul lavoro – 18 in itinere)
38 Campania (28-10)
34 Emilia Romagna (28-8)
27 Veneto (17-8)
23 Toscana (21-2)
22 Puglia (18-4)
19 Lazio (13-6)
18 Sicilia (13-5)
16 Piemonte (12-4)
14 Abruzzo (11-3)
12 Calabria (10-2)
10 Marche (8-2)
9 Liguria (7-2)
8 Sardegna (7-1), Estero (7-1)
7 Trentino (5-2)
4 Valle d’Aosta (4-0), Alto Adige (4-0), Umbria (4-0)
3 Friuli V.G. (3-0)
2 Basilicata (2-0)
1 Molise (1-0).