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Forse votare i referendum non fermerà la strage, ma almeno romperà il silenzio attorno alle vite spezzate delle vittime. Come le altre quattro di cui ci occupiamo oggi. SÌ, la sicurezza e la dignità sul lavoro possono riprendere la centralità che gli è stata negata da troppo tempo, con troppi morti.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Pasquale Cavallaro, 61enne di Castellammare di Stabia (Napoli), lavorava per Salerno Pulita occupandosi di pulizia delle strade. Giovedì 5 giugno rientrava a casa a fine turno insieme a un collega, che gli aveva ceduto il volante perché “troppo stanco”.

Erano da poco passate le 12 e nei pressi dell’uscita Castellammare della A3 hanno trovato sulla loro strada un cantiere stradale. Cavallaro ha sterzato per evitarlo ma ha perso il controllo dell’auto, una Panda, e si è schiantato contro il guardrail.

È morto sul colpo, mentre il passeggero ha riportato ferite gravi ma non tali da metterne in pericolo la vita.

Andrea Grima, 49enne di Offida (Ascoli Piceno), l’incidente l’ha avuto andando al lavoro in scooter, venerdì 6 giugno poco dopo le 8.

Responsabile della filiale di Ortezzano della Banca di Credito Cooperativo del Piceno, giunto a Carassai (AP) seguendo la provinciale 22, si è scontrato con una vettura che svoltava in una strada laterale ed è morto prima dell’arrivo dei soccorsi.

Un 50enne di Palermo, passeggero su un camion che trasportava bancali di legno, è morto sulla A29 intorno alle 7,30 di venerdì 6 giugno, quando il mezzo ha tamponato un altro veicolo pesante nei pressi dello svincolo Calatafimi-Segesta (Trapani).

Il lavoratore è morto sul colpo, mentre il conducente ha riportato ferite minori.

Maurizio Pasquini, 81enne di Terre Roveresche (Pesaro Urbino), è morto venerdì 6 giugno per il ribaltamento del trattorino sul quale stava lavorando i campi.

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente.

#pasqualecavallaro#andreagrima#mauriziopasquini#mortidilavoro

Giugno 2025: 15 morti (sul lavoro 11; in itinere 4; media giorno 2,5)

Anno 2025: 449 morti (sul lavoro 366; in itinere 83; media giorno 2,8)

61 Lombardia (sul lavoro 47, in itinere 14)

49 Veneto (41 – 8)

40 Campania (29 – 11)

38 Emilia Romagna (30 – 8 ); Sicilia (27 – 11)

33 Toscana (25 – 8 )

31 Lazio (25 – 6)

29 Puglia (25 – 4)

24 Abruzzo (22 – 2); Piemonte (22 – 2)

13 Calabria (13 – 0)

12 Marche (10 – 2); Liguria (9 – 3)

9 Umbria (9 – 0)

8 Friuli Venezia Giulia (7 – 1)

7 Trentino, Alto Adige, Basilicata (7 – 0)

5 Sardegna (4 – 1)

2 Molise (1 – 1)

1 Valle d’Aosta, Estero (1 – 0)

Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)

Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)

Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)

Aprile 2025: 78 morti (sul lavoro 64; in itinere 14; media giorno 2,6)

Maggio 2025: 95 morti (sul lavoro 77; in itinere 18; media giorno 3)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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