di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Accade in Sicilia, regione che arriva così a contare 15 vittime nel 2025, terzo posto nella classifica italiana della vergogna insieme a Campania ed Emilia Romagna (guida – come sempre – la Lombardia, seguita dal Veneto).
Terrificante l’incidente in cui hanno perso la vita tre operai agricoli e altri sette sono rimasti feriti. Si è verificato poco dopo le 14 di lunedì 17 marzo, sulla statale 194 all’altezza di Carlentini (Siracusa). Un van con nove operai che tornavano ad Adrano (Catania) dopo aver raccolto arance dall’alba a Francofonte (Siracusa), si è scontrato frontalmente con un camioncino.
Un urto legato con tutta probabilità a un’invasione di corsia, dal momento che entrambi i veicoli presentano i danni peggiori sul lato anteriore sinistro. Tre degli occupanti del van, uscito scoperchiato dall’incidente, sono morti.
Gli altri sei e il guidatore del camion sono stati ricoverati, anche con l’elisoccorso, a Caltagirone (3), Lentini e Catania (2). Quattro di loro sono in gravi condizioni.
Le vittime sono il 18enne Rosario Lucchese, deceduto durante il trasporto in ospedale: il 54enne Salvatore Lanza; il 56enne Salvatore Pellegriti.
Lavoravano tutti per una società di Adrano, ma Lucchese aveva iniziato da una settimana appena: doveva preoccuparsi del figlio che stava per arrivare. I due lavoratori più anziani lasciano moglie e figli.
Antonio Alongi era invece un operaio edile ed è morto a 55 anni a Monreale (Palermo), lunedì 17 marzo, cadendo dal tetto di un edificio in ristrutturazione, mentre rimuoveva alcune lamiere di copertura.
Anche Salvatore Mezzatesta, 75 anni, stava lavorando in un cantiere, a Santa Caterina Villarmosa (Caltanissetta), e anche lui è caduto da un’altezza di circa 3 metri, domenica 16 marzo.
È stato trasportato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta con gravissime lesioni alla testa. I medici hanno tentato un intervento, ma il paziente è morto poco dopo.
La sesta vittima siciliana è un lavoratore di cui non è ancora stato diffuso il nome. È morto lunedì 17 marzo nella raffineria Sonatrach di Augusta (Siracusa).
Dipendente di una ditta esterna, ha chiesto di fare una pausa perché non si sentiva bene. I colleghi quando non l’hanno visto tornare sono andati a cercarlo e lo hanno trovato senza vita in un bagno dello spogliatoio.
Cesare Rizzo, 73enne di Gioi (Salerno), è morto lunedì 17 marzo mentre lavorava da solo nel cantiere per la ristrutturazione della casa destinata al figlio. È rimasto vittima del ribaltamento del dumper che stava guidando.
Un lavoratore 44enne della provincia di Mantova è morto nel primo pomeriggio di lunedì 17 marzo in un cantiere stradale sulla A13, all’altezza di Villamarzana (Rovigo). L’uomo è stato investito da un furgone mentre ritirava i coni di plastica che delimitavano il cantiere ed è morto sul colpo.
#rosariolucchese#salvatorelanza#salvatorepellegriti#antonioalongi#salvatoremezzatesta#cesarerizzo#mortidilavoro
Marzo 2025: 50 morti (sul lavoro 39; in itinere 11; media giorno 2,9)

Anno 2025: 212 morti (sul lavoro 174; in itinere 38; media giorno 2,8)
35 Lombardia (sul lavoro 25, in itinere 10)
27 Veneto (23 – 4)
15 Campania, Sicilia (12 – 3); Emilia Romagna (9 – 6)
14 Puglia (13 – 1); Lazio (11 – 3)
13 Piemonte (13 – 0); Toscana (11 – 2)
11 Abruzzo (10 – 1)
9 Calabria (9 – 0)
7 Umbria (7-0)
4 Basilicata (4 – 0); Liguria, Marche (3 – 1)
3 Trentino, Alto Adige (3 – 0); Sardegna (2 – 1)
2 Friuli Venezia Giulia (2 – 0)
1 Molise (0 – 1)
Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)
Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)