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L’Unhcr non conta un fico secco? Adesso ci prova Maroni a metterci una pezza, mentre arriva una dura reazione dell’Unicef.

Sulla questione dei respingimenti dei clandestini, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha detto che “la polemica è incomprensibile”. Maroni non ha fatto riferimento al botta e risposta fra l’alto commissariato per i rifugiati e il ministro della Difesa La Russa. Ha detto però che dal suo “punto di vista vorrei la polemica terminasse. Innalzare i toni potrebbe pregiudicare il buon lavoro che abbiamo fatto in questi dieci mesi”. Secondo il ministro, infatti, l’Unhcr potrebbe svolgere un ruolo importante in Libia, anzi “fondamentale”. “Rispetto le opinioni di tutti – ha aggiunto – ma non penso sia utile tenere i toni della polemica”.

Nel frattempo interviene un’altra agenzia dell’Onu: l’Unicef. L’aspetto generale della polemica – ovvero il rapporto tra il governo italiano e le agenzie della Nazioni Unite – è stato affrontato oggi da Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia: ”Delegittimare l’operato di organizzazioni delle Nazioni Unite che da sempre hanno il compito specifico di svolgere una azione di supporto ai governi ed alle popolazioni è un errore, un segnale che giudico pericoloso”, ha detto l’alto funzionario Onu. Beh, buona giornata.

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A proposito di rifugiati, sarebbe bene che il ministro della Difesa si rifugiasse in un doveroso silenzio. Sperando in nessun “respingimento”.

Non si placa la polemica suscitata dalle dichiarazioni di La Russa, ministro della Difesa, che aveva detto che l’Unhcr conta “un fico secco”. L’Alto commissario, che nei giorni della polemica si trovava in Pakistan per seguire la crisi dei rifugiati dello Swat, interviene al fianco del delegato italiano Laurens Jolles e la portavoce Laura Boldrini: “Gli attacchi immotivati e personali sono inaccettabili, non mutano e non muteranno l’impegno dell’Unhcr nel perseguire il suo mandato e la sua missione umanitaria – afferma Guterres”, venuto “a conoscenza dei commenti negativi e infondati che sono stati rivolti al mio Ufficio e a singoli funzionari da un esponente del governo italiano”.

E ribatte alle critiche mosse al suo organismo dal governo italiano confermando l’impegno dell’agenzia dell’Onu che “ha una responsabilità globale nella protezione dei diritti dei rifugiati”. “Continueremo a esercitare il nostro mandato in Europa – prosegue – così come lo facciamo in altre parti del mondo. Il mio ufficio è ben consapevole delle sfide che l’immigrazione irregolare pone all’Italia e ad altri Paesi europei. Continueremo a lavorare con i governi e con tutti gli altri partner per affrontare queste sfide in modo da garantire il pieno rispetto dei diritti dei rifugiati e di quanti hanno bisogno di protezione internazionale”.

L’Alto commissario ribadisce poi la sua “piena fiducia nel rappresentante in Italia, Laurens Jolles, e nella portavoce, Laura Boldrini nel portare avanti questo importante compito”.

A proposito di rigugiati, è il caso che il ministro della Difesa la smetta in penosi tentativi di autodifesa e si rifugi in un doveroso silenzio. Sperando in nessun “respingimento”. Beh, buona giornata.

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L’attacco di La Russa all’ Unhcr dell’Onu: il ministro degli Esteri cerca di metterci una pezza, ma inciampa su se stesso.

Le organizzazioni internazionali vanno sempre rispettate anche quando sbagliano, e nel giudicare il governo in questo caso sbagliano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a quanto si apprende da ambienti vicini al ministro, riferendosi alla polemica innescata dalle dichiarazioni del responsabile della Difesa, Ignazio La Russa, sull’Unhcr.

“Il rispetto delle regole è garanzia e tutela anche per tutti quegli immigrati regolari che hanno seguito le regole. La politica della sinistra sull’immigrazione e’ a scapito dell’identita’italiana ed europea. – ha aggiunto Frattini – Noto che siamo in piena campagna elettorale eppure si parla poco di Europa.

Il tema della sicurezza deve invece divenire un impegno europeo, non puo’ gravare solo sui paesi del mediterraneo”.

Il Ministro Frattini, evidentemente non si ricorda chi fosse il Commissario europeo alla Sicurezza , fino un hanno fa, quando è stato nominato agli Esteri. Glielo ricordiamo noi: era Franco Frattini, che è stato in carica circa quattro anni. Sarà mica per questo che ” in campagna elettorale si parla poco di Europa?” Beh, buona giornata.

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Frattini spieghi a La Russa che cos’è l’UNHCR, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati. O nel governo non conta un “fico secco”?

UNHCR è l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati). L’agenzia fu creata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1950 e di fatto, incominciò ad operare il 1° gennaio 1951.

Stati che ancora si stavano riprendendo dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale volevano accertarsi di avere un’organizzazione forte ed efficace che badasse agli interessi dei rifugiati – o li ‘proteggesse’ nei paesi in cui avevano cercato asilo. L’UNHCR fu anche incaricata di aiutare i governi a trovare “soluzioni permanenti” per i rifugiati.

Il mandato originario dell’UNHCR era limitato ad un programma di tre anni destinato ad aiutare coloro che erano ancora rifugiati della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, gli esodi non solo non cessarono, ma si trasformarono in un fenomeno persistente su scala mondiale. Nel dicembre del 2003, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abolì l’obbligo per l’agenzia di rinnovare il proprio mandato ogni pochi anni.

Lo statuto dell’UNHCR fu redatto praticamente in simultanea con la Convenzione del 1951 sui Rifugiati; ne consegue che lo strumento chiave del diritto internazionale e l’organizzazione designata al suo monitoraggio sono particolarmente ben sincronizzati.

L’Articolo 35 della Convenzione del 1951 rende esplicita la relazione e richiede agli stati di cooperare con l’UNHCR sulle questioni relative alla messa in vigore della Convenzione stessa e ad eventuali leggi, regolamenti o decreti che gli stati possono redigere e che possono avere un effetto sui rifugiati.

Attività
In base al mandato assegnatogli dalle Nazioni Unite, l’UNHCR ha il compito di fornire e coordinare la protezione internazionale e l’assistenza materiale ai rifugiati ed alle altre categorie di persone di propria competenza, impegnandosi nel ricercare soluzioni durevoli alla loro drammatica condizione. Per fornire protezione ed assistenza l’UNHCR è impegnato in tutto il mondo, direttamente o attraverso agenzie partner governative o non governative, in programmi che coprono entrambi i settori di attività.

Protezione
La protezione internazionale dei rifugiati costituisce il nucleo principale del mandato dell’UNHCR e comprende, tra l’altro, attività quali la registrazione dei rifugiati, la consulenza per la documentazione, la raccolta dati anagrafici e biografici dei richiedenti asilo, la localizzazione sul territorio per la fornitura di protezione e di altre soluzioni durevoli alle esigenze derivanti dalla loro condizione di rifugiati. L’UNHCR è inoltre impegnato nella formazione per tutti gli operatori del settore, governativi e non, al fine di garantire al meglio il rispetto, l’applicazione e la promozione dei diritti dei rifugiati.

Assistenza
L’UNHCR, in base al proprio mandato, è incaricato di fornire assistenza nelle crisi umanitarie ai rifugiati in fuga da situazioni di crisi determinate da eventi politici e non naturali.

Tale assistenza generalmente consiste nel garantire i beni di prima necessità come acqua, cibo, assistenza sanitaria, alloggi temporanei e non (tende, infrastrutture prefabbricate e l’allestimento di veri e propri campi dotati delle basilari infrastrutture). L’assistenza comprende inoltre la fornitura di trasporti per le persone e le cose (coperte, indumenti, medicinali, infrastrutture, utensili vari) e interventi di carattere sociale (assistenza psicologica, sociale, istruzione, formazione professionale).

A seguito del disastroso maremoto del 26 dicembre 2004, su richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per la prima volta nella sua storia l’UNHCR è intervenuto in favore delle vittime di una calamità naturale, mettendo a disposizione tutti i propri operatori, mezzi e proprie risorse presenti nei paesi della regione colpita dallo tsunami.

L’UNHCR in Italia
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è presente in Italia fin dal 1953.

L’ufficio di Roma dell’UNHCR partecipa alla procedura di determinazione dello status di rifugiato in Italia e svolge attività relative a protezione internazionale, formazione e training, diffusione delle informazioni sui rifugiati e richiedenti asilo in Italia e nelle varie aree di crisi in tutto il mondo, sensibilizzazione dell’opinione pubblica e raccolta fondi presso governi, aziende e privati cittadini.

Dal 2006, l’ufficio italiano dell’UNHCR ha ampliato le proprie competenze diventando Rappresentanza Regionale responsabile, oltre che per l’Italia, anche per Cipro, Grecia, Malta, Portogallo, San Marino e Santa Sede, con il ruolo di coordinare le attività regionali in favore di richiedenti asilo e rifugiati presenti in questi paesi. Dal 2009 la Rappresentanza Regionale è responsabile anche per l’Albania.

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