Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Sejdi Jilali, 48enne operaio marocchino residente con la famiglia a Bellaria (Rimini), è morto nell’ospedale Bufalini di Cesena dopo 8 giorni di coma.
Vi era stato ricoverato il 28 aprile scorso dopo una lunga e complicata operazione di soccorso.
L’operaio si trovava sul tetto di un edificio in costruzione a Russi (Ravenna), dove era appena stata stesa una guaina che copriva anche i lucernari. Jilali, che non indossava protezioni né era assicurato a sistemi anticaduta, è precipitato attraverso uno dei lucernari finendo 3 metri più in basso.
Pompieri e 118, compreso l’elisoccorso, hanno lavorato a lungo per stabilizzare l’operaio, che aveva riportato un grave trauma cranico, e trasportarlo al Bufalini. Martedì 6 maggio il quadro clinico si è aggravato e l’operaio è morto.
La Procura di Ravenna indaga per omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme contro gli infortuni sul lavoro e ha iscritto una persona nel registro degli indagati.
Un autista bulgaro di 59 anni, dipendente di una ditta di Castel San Giorgio (Salerno), appaltatrice della Pac2000 di Fiano Romano (Roma), è morto giovedì 8 maggio durante le operazioni di scarico di merci destinate ai supermercati romani.
La piattaforma del tir ha ceduto improvvisamente sotto il peso di un pesante collo di scatolame, travolgendo il lavoratore e causandone la morte sul colpo
Aniello De Rosa, 55enne macellaio di Gragnano (Napoli), addetto al banco carni del supermercato Treesse di Piano di Sorrento, è morto nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 maggio all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli).
Mercoledì nel tardo pomeriggio si era schiantato con il suo maxiscooter contro un’automobile mentre rientrava a casa, dove lo attendevano moglie e tre figli. Ricoverato in rianimazione per le gravi ferite, è sopravvissuto poche ore.
Nerio Salvatorelli, 62enne di Montesilvano (Pescara), supervisore logistico in una ditta di autotrasporti di Pineto (Teramo), è morto mercoledì 7 maggio per un malore che lo ha colpito mentre era al lavoro.
Si è accasciato improvvisamente ed è spirato prima che arrivassero i soccorsi.
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Maggio 2025: 21 morti (sul lavoro 18; in itinere 3; media giorno 2,6)

Anno 2025: 360 morti (sul lavoro 296; in itinere 64; media giorno 2,8)
51 Lombardia (sul lavoro 40, in itinere 11)
40 Veneto (33 – 7)
31 Campania (24 – 7)
28 Emilia Romagna (21 – 7); Sicilia (19 – 9)
27 Puglia (23 – 4)
25 Lazio (22 – 3)
22 Abruzzo (20 – 2)
21 Toscana (16 – 5)
19 Piemonte (18 – 1)
11 Calabria (11 – 0)
10 Liguria (7 – 3)
9 Marche (8 – 1)
8 Umbria (8 – 0)
7 Basilicata (7 – 0)
6 Friuli Venezia Giulia (5 – 1)
5 Trentino, Alto Adige (5 – 0)
4 Sardegna (3 – 1)
2 Molise (1 – 1)
1 Valle d’Aosta, Estero (1 – 0)
Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)
Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)
Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)
Aprile 2025: 78 morti (sul lavoro 64; in itinere 14; media giorno 2,6)