“L’Italia recupera il livello di produzione pre-Covid e anche quello precedente alla crisi del 2008, ma il potere d’acquisto dei salari in dieci anni crolla del 4,5%.
Complice l’inflazione, che stritola soprattutto le famiglie meno abbienti.
Tra i 5,7 milioni di poveri rilevati nel 2023 – il 9,8% della popolazione, il dato più alto degli ultimi 10 anni – c’è anche l’8,2% dei lavoratori dipendenti, e il 14,6% degli operai.
Il salario, che secondo l’art.36 della Costituzione dovrebbe garantire al lavoratore e alla sua famiglia “un’esistenza libera e dignitosa”, non riesce a garantire a molti la mera sopravvivenza”, lo sostiene l’Istat, lo scrive Repubblica