L’attacco ucraino in profondità del territorio russo è la famosa l’escalation che tutti evocavano come pericolo da evitare, ma per la quale si è agito con ostinazione fin dal primo momento, sia a Washington che a Bruxelles.
Al di là degli effettivi danni sul terreno militare, è stata messa in scena una provocazione che spinge alla rappresaglia nucleare. Ecco a cosa sono serviti miliardi di euro e di dollari, ingenti forniture di armi, ore e ore di propaganda bellicista: non a vincere in Ucraina, ma ad allargare il conflitto. Era quello cui mirava la NATO.
Il dato è tratto.
L’Europa è in serio e imminente pericolo.