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L’inflazione ci ha sottratto 3.600 euro in un anno. Festeggiamo un Primo Maggio più povero.

Le stime dicono che l’inflazione è allo 0,9%. Però i costi dei trasporti delle merci sono al +4,5%. Perché se i costi dell’energia sono scesi da -13,9% a -10,3%?

Il risultato è che il carrello della spesa batte +2,4%.

Secondo il presidente delle Coop Marco Pedroni, “nonostante i dati di oggi confermino un rallentamento dell’inflazione e una timida accelerazione della crescita del Pil, gli italiani fanno fatica a percepire un miglioramento delle condizioni economiche del Paese”.

L’Ufficio studi Coop calcola infatti che il delta tra “l’inflazione percepita e quella misurata, nel 2024 potrebbe aggirarsi intorno ai 9 punti percentuali (+1,3% quella prevista nelle misurazioni statistiche e +10,3% quella percepita), come se gli italiani avessero perso in un anno circa 3600 euro a famiglia”.

In Italia c’è troppo lavoro povero, troppa miseria, i rinnovi dei contratti sono bloccati, il governo lascia fare all’inflazione, non vuole nemmeno il salario minimo.

Questa è la realtà, altro che “fatica a percepire un miglioramento delle condizioni economiche”.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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