AdnKronos ha raccolto la dichiarazione di Piero Santonastaso, ideatore di “Morti di lavoro”.
Piero Santonastaso
“Assistiamo a una bella differenza di numeri questo perché l’Inail usa criteri molto stretti, lavora sulle denunce, sulle quali pende sempre la mannaia della burocrazia e inoltre non considera molte categorie di lavoratori”
“Con l’incidente di oggi in Sicilia sul lavoro arriviamo a 379 morti nel nostro Paese da inizio anno, in pratica in soli 127 giorni.
Questi sono i dati diversi da quelli dell’Inail che ha atteso il 1° maggio per diffondere il dato dei morti del primo trimestre 2024 conteggiando 191 vittime, in calo del 2,6% rispetto al 2023.
Eppure a noi risultavano 260 morti con un aumento del 3% in un anno”.
Così all’Adnkronos/Labitalia è Piero Santonastaso, ideatore e curatore di ‘Morti di lavoro’, progetto partito su Facebook e in cui racconta, e da conto, del fenomeno degli incidenti sul lavoro al di là dei dati ufficiali.
“Con i morti di oggi – rimarca – in Sicilia arriviamo a 29 morti dall’inizio dell’anno, 21 proprio sul luogo di lavoro e gli 8 in itinere.
Nella pessima classifica italiana la Sicilia sale così al quinto posto.
Al primo posto c’è fissa e stabile, da anni, la Lombardia, a seguire la Campania, l’Emilia-Romagna, il Veneto e ora appunto la Sicilia”.
L’icona di “Morti di lavoro”, il progetto che Santonastaso ha lanciato su Facebook.