
“Lo scorso aprile, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, i tre grandi leader europeisti Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese, Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea, ed Enrico Letta, ex Presidente del Consiglio ed ex segretario del Partito Democratico italiano, attualmente Presidente del Jacques Delors Institute, hanno pronunciato una serie di importanti discorsi istituzionali nei quali hanno preso finalmente atto della drammatica situazione di stallo dell’Ue e hanno esposto i loro piani di riforma.
I tre, che sono tra i principali protagonisti della costruzione europea, sono improvvisamente e sorprendentemente diventati anche i maggiori critici della Ue attuale, di questa Ue che dimostra una completa impotenza nel convulso scenario dei conflitti europei e in Medio Oriente; e di questa Ue sempre sull’orlo della crisi e della recessione economica.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin ha rivelato la debolezza strategica dell’Europa, la sua fragilità strutturale e la sua sudditanza rispetto all’economia e alla politica degli Stati Uniti, diventati il nuovo fornitore di gas della Ue”. (Enrico Grazzini, MicroMega+).